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Tony Cairoli in pista a Valencia. Test con la KTM da MotoGP

il 17/10/2017 in News

Il nove volte campione del mondo di Motocross è sceso in pista con la RC16 che corre nel Motomondiale

Tony Cairoli in pista a Valencia. Test con la KTM da MotoGP
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Il tassello è bello, ma l'asfalto è una tentazione ancora più grande. Oggi, dieci anni dopo l'ultimo test in pista (ai tempi, con la Yamaha), Tony Cairoli è tornato in circuito, al Ricardo Tormo di Valencia, per provare la RC16 che quest'anno ha debuttato in MotoGP.
La moto è la stessa con cui hanno corso Bradley Smith e Pol Espargarò. Si tratta di una sorpresa fatta a Cairoli dal boss di KTM Stefan Pierer, una sorta di ringraziamento per l'ennesimo titolo vinto in MXGP con la Casa austriaca e una specie di regalo di nozze, visto che Tony si è sposato domenica con la storica compagna Jill Cox.
Assistito dalla squadra austriaca e consigliato dal tester finlandese Mika Kallio, Tony ha compiuto 22 giri, durante i quali ha dovuto prima familiarizzare con il cambio invertito, prima di partire per una serie di giri veloci, cercando di trovare il suo limite sul "mostro" da oltre 200 CV.
"Mi sono sposato domenica con Jill e KTM mi ha voluto fare un regalo particolare: un testa con la RC16 ufficiale. Non capita tutti i giorni di poter provare una MotoGP per cui mi sono precipitato subito Valencia. Guidare la MotoGP è un emozione incredibile. Sono rimasto sorpreso da quanto le MotoGP si siano evolute in dieci anni e quanto siano migliorate sotto ogni punto di vista. Tutti gli aspetti tecnici sono spinti al massimo: frenata, potenza, accelerazione, maneggevolezza. Per questo è difficile trovare il limite, c'è tantissimo grip e praticamente la moto è perfetta. Rispetto alla MXGP ci sono meno margini per "inventare" qualcosa. Ho dovuto abituarmi al cambio, che è al contrario rispetto alla mia KTM 450 e all'inizio ho sbagliato un paio di staccate per questo. Avere Mika Kallio davanti a me come riferimento è stato molto importante perché potevo seguire le sue linee, permettendomi di migliorare giro dopo il giro, trovando le migliori traiettorie. Comunque la soddisfazione più grande è stata superare i 300 km/h nel rettilineo... pura adrenalina!"

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