Anche se non è una novità assoluta, visto che la vediamo in gara nel Mondiale MXGP da inizio stagione, si tratta pur sempre della presentazione ufficiale del modello che segna una svolta nel filone delle RMZ 450, iniziato nel 2008 con la prima moto ad utilizzare l'iniezione elettronica di serie. La nuova Suzuki RMZ 450 2018 rispecchia in tutto e per tutto la moto ufficiale che sta facendo bene nel Mondiale nelle mani di Arminas Jasikonis. Il claim con cui Suzuki ha lanciato la nuova RMZ parla di "winning balance" a cui si arriva attraverso tre focus: Run, Turn e Stop.
Partiamo quindi dal telaio e dal forcellone, completamente rivisti rispetto al vecchio modello. Il nuovo telaio è formato da estrusi con diversa sezione ed è più stretto e più flessibile, oltre che più leggero di 700 gr, il che dovrebbe aumentare il comfort e il feeling con l'anteriore. A questo dovrebbe partecipare anche la nuova forcella Showa da 49 mm. che abbandona l'aria per tornare alle classiche molle.
Tutto nuovo anche il mono Showa Balance Free Rear Cushion (BFRC), con regolazione di compressione e ritorno nella parte superiore del mono. Il nuovo monoammortizzatore promette di essere più reattivo e sensibile anche alla piccole sollecitazioni per garantire maggior trazione della ruota. Il mono lavora sul nuovo forcellone con rigidezza ottimizzata e 100 gr più leggero del vecchio modello.
Il motore adotta nuovi alberi a camme, un pistone rivisto e soprattutto un iniettore che ora è montato in basso, con la benzina che viene spruzzata dal basso verso l’alto da una pompa con pressione maggiorata del 17% per migliorare la miscelazione di aria e benzina. La cassa filtro è modificata con un andamento più rettilineo e un apertura verso l'aspirazione maggiorata del30%. La nuova Suzuki adotta un sistema di controllo della trazione di terza generazione e un sistema di launch control Suzuki Holeshot Assist Control (S-HAC) che dispone di tre mappature, la prima per partenze con terreno duro e scivoloso, la seconda per partenze con terreno in perfette condizionie la terza standard. Oltre a tutto il layout e alla plastiche completamente rinnovate, sono stati rivisti la sella, il manubrio, ora Renthal Fatbar e anche tanti altri particolari, come il serbatoio, ora in resina, ma più leggero del precedente in alluminio, il disco freno anteriore da 270 mm. (prima 250 mm.), il tendicatena, la pompa del freno posteriorela, protezione motore.
Per quanto riguarda infine il peso, nonostante l'arrivo delle molle sulla forcella, Suzuki dichiara un peso di 112 kg, identico a quello del modello 2017.