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Comparativa Enduro Racing 50. Fantic Motor Caballero vs Rieju MRT vs Valenti RME

il 18/08/2011 in Moto

Prestazioni (e prezzi) da moto vere, ma per sfruttarli servono manette di fuoco

Comparativa Enduro Racing 50. Fantic Motor Caballero vs Rieju MRT vs Valenti RME
Caballero 50 Scuderia
I 6.399 euro richiesti parlano da soli. Questo è un mezzo da ufficiali, un ordigno fatto e finito per andare a correre. Ha già tutto, dall'imbiellaggio racing al cilindro Top Performances, dalla frizione rinforzata al carter frizione scomponibile, per fulminei interventi nel paddock, senza doverlo svuotare dell'acqua di raffreddamento. Pronto per correre, quasi pronto per vincere. Quel "quasi" è la ricetta personale che ognuno poi apporta, secondo le sue esigenze personali.
Simone Croci, il nostro tester campione italiano 50 nel 2010, non ha dubbi, questo è un cavallo di razza: "Sì, sì ne ha di motore. Un botto, esplosivo, si sente come gira che è già una moto da gara. Manca solo qualcosina per farla andare come il mio Beta con cui ho vinto l'italiano, che era più pieno, soprattutto ai bassi. Ma era preparato, mentre questo Caballero esce dal concessionario".
Un oggetto senza compromessi, quindi, con i suoi tanti pro e pochissimi contro, come la frizione dura. Che però, con quelle molle che si ritrova, non ti tradisce mai. L'abbiamo violentata e lei ha tenuto alla grande. D'altra parte, queste moto vanno tutte guidate così, dagli 8mila in su, sempre di frizione, altrimenti non ti diverti neanche. Ma poi, agli alti, che esplosione di potenza! Per chi la sa sfruttare al meglio, è una vera goduria.
Le sospensioni sorreggono, eccome, anche se sono un pelino morbide di taratura: è sufficiente lavorare con i click. Il Fantic ha una grande dote: è molto stabile, anche se prendi un sasso o una radice, lui tiene la linea. In discesa vai giù sereno con il gas a fuoco, senza mollare, senza perdere centesimi preziosi: stabilità da riferimento. Anche l'agilità non è male, il Caballero si lascia buttare nel canale senza forzature, ma - come vedremo - c'è un rivale più agile. Freni? Ottimi. "La pinza davanti è la Braking già quella bella - spiega Simone - potenza e modulabilità". Posizione guida ok, sul Fantic sei su una moto vera. Un filo altina, ma è giusto così. Gran mezzo. Se volete un 50 cc per vincere, il Caballero è uno di questi.

Rieju MRT 50 Competizione Se lo guardi con l'occhio clinico del pilota, con la manetta calda di uno che vuole vincere il regionale... pensi che al Rieju manchi ancora qualcosina. Le sospensioni hanno bisogno di un po' più di tono, dal motore vorresti più potenza. Poi guardi la fattura e vedi che hai speso solo 4.200 euro. Vuol dire che dopo l'acquisto te ne rimangono in tasca oltre 2.000 rispetto ai rivali, più che sufficienti per portare le sospensioni da uno specialista e per far "limare" il cilindro dallo stregone. Tanto per fare un confronto, i 6.399 euro del Fantic 50 Scuderia corrispondono a un "quasi pronto gara", nel senso che la moto è davvero competitiva, ma per correrci sul serio ha ancora bisogno di due ritocchini di numero.
Tornando alla Rieju MRT 50 Competizione, è quello che si dice un'ottima base su cui lavorare. La moto è consegnata in configurazione omologata, ma viene fornita con il kit motore a parte, compreso nel prezzo. Noi, ovvio, l'abbiamo provata "racing". Questa preparazione rende la MRT 50 valida per fare Enduro vero, ma non ancora per essere vincenti. Il motore gira volentieri, ma alla prova dei fatti spinge meno rispetto ai rivali. Fuori dalla curva si rimane un po' lì e anche in allungo si perde. In alto l'erogazione è certamente meno esplosiva. Però... però quando manca trazione e quando c'è una situazione di incertezza, il carattere meno aggressivo della Rieju aiuta. Tra i nostri due tester, uno ha preferito la spagnola proprio per l'entrata in coppia meno scorbutica, complice il carburatore "solo" da 24 mm che tende meno ad affogare ai bassi. Insomma, in certe situazioni la Rieju è più facile. Le sospensioni non sono male, rispondono bene alle regolazioni, ma nella guida estrema prendono qualche fondo corsa in più. In frenata, inoltre, il posteriore tende un po' a saltellare. Non ci viene voglia di sostituirle, ma per correre vanno portate da uno specialista. Ottima la frizione idraulica, è morbida e non chiede regolazioni, mentre il freno dietro ha una corsa piuttosto lunga. Ok l'anteriore.
In definitiva, la "Competizione" è un ottimo affare, va dappertutto ed è più facile da sfruttare. Ma non chiedetele l'Assoluta.

Valenti Racing RME 50 R
Il Valenti toglierà il sonno a molti ragazzi. Bello, bellissimo, fatto bene, con un telaio così rifinito che sembra arrivato dal Giappone (e invece lo fa Accossato, un nome una garanzia). Il Valenti pare un piccola RM-Z: saranno in molti a chiamarlo "il Suzukino". Lo accendiamo e - in versione kittata racing - suona come un ottantino! Per impostazione di guida sembra più un 125 che un 50 e questo ci piace. A sorprendere sono le sospensioni, una spanna sopra quelle dei rivali. Dove gli altri (soprattutto il Rieju) atterrano con duri fondocorsa, con il classico "tonk" da cinquantino, il giallo plana morbido, sicuro. Il mono lavora alla grande, garantendo controllo e trazione. La forcella non è da meno, per andarci a correre gli daremmo ancora due click di idraulica, ma è comunque su livelli di eccellenza.
Fatto sta che l'insieme telaio-sospensioni rende il Suzukino maneggevole ed efficace. A colpire è la leggerezza: si lascia guidare d'istinto, scende in curva da solo. Ed è pure stabile: dove lo metti sta, non scappa via. È già una moto vera, seria. Il motore? Prima buona notizia: al contrario del Minarelli che monopolizza il mondo dei 50 cc, il Derbi si accende anche in marcia, con la frizione tirata. È una gran comodità, perché in mulattiera o nel panico della speciale non è sempre facile trovare la folle. La frizione è a cavo, morbidissima all'azione. Molto bene.
Il motore c'è, è senza dubbio potente. Da rifinire la carburazione del 28 del kit racing, un po' grassa, che a volte soffoca il Suzukino e costringe il pilota a guidare con la frizione in mano. Ma è una questione di messa a punto di fino, perché il motore Derbi appare davvero in forma smagliante. Anche il Fantic agli alti va forte, per esempio, ma in basso è più vuotino... ecco, rispetto ai suoi rivali, il giallo fa la differenza ai bassi: è pronto e corposo, spinge forte, a patto di frustarlo con la frizione, come tutti i 50 cc racing.
"Siamo quasi ai livelli del mio Beta - ammette Simone - ci vai già a correre". Insomma, nelle mani di un buon team (e di un buon pilota!), il Suzukino ha tutte le carte in regola per fare risultato. Un nuovo colore si affaccia nei campionati di Enduro della classe 50. E questa, per lo sport, è una bella notizia.
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