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Prova d'epoca: Yamaha XTZ 750 Super Ténéré . La leggenda raddoppia

il 15/03/2017 in Moto

Dopo lo strepitoso successo con la XT 600 Ténéré monocilindrica regina degli Anni Ottanta, Yamaha nel 1989 lancia la versione "super" a due cilindri. Era in vendita a 10.580.000 lire

Prova d'epoca: Yamaha XTZ 750 Super Ténéré . La leggenda raddoppia
A metà degli Anni Ottanta, il mondo del fuoristrada conobbe una rivoluzione destinata a scrivere pagine importanti della storia moderna del motociclismo intero, non solo quello tassellato. Le moto "africane" spopolavano. Erano ispirate alle regine della Paris-Dakar, ma erano apprezzate anche dai turisti in virtù della loro ecletticità. Si girava il mondo, con quelle moto. Oppure ci si andava al bar. La maggior parte erano monocilindriche, e tra tutte la più venduta era la Yamaha XT 600 Ténéré.
E poi c'erano le bicilindriche, ad ampliare e velocizzare il raggio d'azione, sempre più numerose anno dopo anno: BMW e Cagiva in prima fila, ma anche Moto Morini e Moto Guzzi. I giapponesi tardarono un attimo, ma risposero per le rime: Honda con l'accoppiata Transalp/Africa Twin. Poi, nel 1989, Yamaha presentò la XTZ 750 Super Ténéré. Un ulteriore passo avanti: imponente e dotata di un due cilindri frontemarcia da 70 CV, poteva offrire invidiabili prestazioni velocistiche. Grazie (anche) a lei, le maxi enduro si avviarono verso quella declinazione "crossover" come la intendiamo oggi: moto dall'aspetto fuoristradistico ma efficaci tra le curve asfaltate, instancabili divoratrici di chilometri quanto maneggevoli nell'impiego quotidiano.

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