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Mondiale MXGP: il punto della situazione con Stefano Dami

Redazione
dalla Redazione il 10/04/2024 in Motocross
Mondiale MXGP: il punto della situazione con Stefano Dami
Mondiale MXGP: il punto della situazione con Stefano Dami

Le prima gare hanno messo in luce il miglior Prado di sempre, un Tim Gajser che non molla, Jeffrey Herlings stranamente guardingo, Kay De Wolf dominante e Andrea Adamo (un po') sfortunato

Il mondiale motocross è partito dalla Patagonia, per poi proseguire in Spagna e quindi sulla sabbia terribile di Riola Sardo. Tre contesti differenti, tre piste dalle caratteristiche assolutamente diverse, 6 manche che se non sono abbastanza per dare giudizi definitivi, sono comunque sufficienti per una prima riflessione.

E credo che tutti siano d'accordo sul dire che al momento abbiamo trovato due dominatori, ovvero De Wolf per la MX2 e Prado per la MXGP.

Mondiale MXGP: il punto della situazione con Stefano Dami

Per quanto riguarda la MXGP, nelle nostre anticipazioni pubblicate prima del GP di Argentina, avevamo detto che un Prado così bello, così veloce e sciolto sulla moto non lo avevamo mai visto, e che probabilmente era ancora migliorato tecnicamente dopo la parentesi americana. Le prima gare hanno ribadito quanto sopra, senza dubbio questo è il miglior Prado di sempre. Ha vinto 5 manche su sei, nell'altra è arrivato secondo. Ed ha dominato due manche di qualifica su 3 disputate. Un dominio assoluto, ottenuto con una semplicità disarmante che ha portato Herlings a dichiarare in un intervista che al momento contro questo Prado non si può fare nulla. Detto da un pilota del calibro di Jeffrey, queste parole sono davvero pesanti e fanno capire come, anche di testa, queste prestazioni dello spagnolo stiano avendo un ruolo determinante anche dal punto di vista psicologico. Jorge ha vinto sulla pista velocissima della Patagonia, ha dominato con distacchi importanti sul tracciato scavatissimo e difficile di casa, ha perfino stravinto sulla terribile sabbia sarda, da sempre terreno di caccia di belgi ed olandesi. Insomma un dominio mai messo in discussione in nessuna condizione, agevolato dalle solite partenze razzo a cui siamo ormai abituati.

L'unico che al momento sembra tenere il passo del campione del mondo in carica è Tim Gajser, ed anche questo lo avevamo detto dopo averlo visto all'opera negli Internazionali d'Italia. La voglia di rivincita dello sloveno è tanta, ed al momento sembra l'unico in grado di impensierire Jorge. La classifica per lui è ancora corta, complice i pochi punti di distacco tra il primo ed il secondo posto, e Tim di piazze d'onore ne ha collezionate ben 4, oltre alla vittoria della seconda manche in Patagonia. I punti di distacco dal capoclassifica sono 17, mentre il terzo Herlings è già a 49 punti, praticamente una gara. L'olandese è partito cauto, non vuole prendere rischi, ma onestamente pensavo che a Riola avrebbe potuto dare la prima zampata, ed invece ha patito anche lì il passo di Prado. Febvre già più distante, causa qualche errorino qua e là nonostante a sprazzi abbia anche lui dimostrato una buona velocità per lottare per il podio. Ma forse non di più..

Sono mancati gli italiani in questo inizio di campionato. Guadagnini e Forato non sono riusciti nemmeno ad iniziare il mondiale, complice infortuni in allenamento. Mattia sembra ormai prossimo al rientro, mentre per Alberto ci vorrà più tempo per rivederlo al via. Così l'unico a tenere alto il tricolore è stato Monticelli, veloce e concreto in Patagonia, un pochino meno nelle altre prove. Ma ora arriva Arco, dove Ivo sa essere davvero molto veloce, ed un risultato nella top ten è sicuramente alla portata.

Gli infortuni hanno già tolto di scena uno dei candidati al titolo, il pilota Yamaha Maxime Renaux. Anche qua lo avevamo detto che nelle gare pre season giravano voci di possibili problemi al piede infortunato lo scorso anno. Così è stato, ed il francese si è dovuto fermare dopo la prima manche in Spagna. Troppo dolore per continuare, dovrà risolvere i problemi e non si sa quando potrà essere pronto al rientro. Altri infortuni pesanti quelli di Fernandez, Van Doninck e Geerts subito all'esordio in Patagonia. Un inizio così difficile per il team Yamaha Factory non lo ricordo. Mentre stanno facendo bene sia Jonass con la Honda di Standing Construct che Coldenhoff con la Fantic ufficiale.

Mondiale MXGP: il punto della situazione con Stefano Dami

Nella MX2 abbiamo un altro dominatore, al momento Kay De Wolf non ha lasciato scampo agli avversari e sta facendo la differenza. Tre successi assoluti e red plate già sicura sulla sua Husqvarna, con 29 punti di vantaggio sul tedesco Laengelfelder. L'olandese, dal talento immenso e dallo stile di guida veloce e spettacolare, sembra per ora aver trovato quella continuità che era mancata gli anni passati. Dovrà dimostrare di essere maturato e di saper continuare con questo passo.

Continuità che per ora non ha trovato il suo compagno di squadra Lucas Coenen. Il belga ha dimostrato di essere addirittura a tratti più veloce del rivale, ma ha sprecato molto, come in Argentina dove avrebbe potuto, con più calma ed attenzione, tornare a casa con una doppietta. Invece è costretto ad inseguire, ma il campionato è lungo e sicuramente non è ancora deciso nulla.

Anche il campione in carica, il nostro Andrea Adamo, deve inseguire. Ma la classifica non rende assolutamente giustizia a quello fatto vedere in pista. Ad un inizio cauto in Argentina, Andrea si è subito riscattato in Spagna con una seconda manche magistrale dove si è preso la vittoria piegando sul campo Kay De Wolf. Ed avrebbe fatto anche un garone in Sardegna se non fosse arrivata la squalifica nella seconda manche per un episodio sicuramente discutibile. Il regolamento è quello, ok, ma forse sarebbe il caso di rivederlo perché non è sicuramente proporzionato a quanto commesso dal pilota. Ma è inutile continuare a pensare a quanto successo, anche per Andrea il mondiale è ancora lungo ed ora arriva Arco, la pista e l'atmosfera giuste per ripartire e cominciare la rimonta!

Il pilota GasGas, Laengelfelder per ora è molto regolare, occupa il secondo posto in campionato e anche se non ha ancora vinto una manche, è comunque sempre lì nelle prime posizioni e per il mondiale bisogna tener conto anche di lui. Da sottolineare l'ottimo avvio di Triumph, subito protagonista e già a podio con entrambi i suoi piloti, Haruup e McLellan. Il progetto è valido, avevo già avuto modo di constatarlo al media press in Florida, ed i risultati del team Factory sono oltre ogni previsione per una moto all'esordio.

Benistant con la sua Yamaha al momento è quarto, ma mi aspettavo qualcosa di più dal francese che ho messo tra i candidati al titolo. Ma siamo solo all'inizio, e sappiamo come Thibault sappia svoltare le sue prestazioni da una gara all'altra, chissà se anche lui sul terreno amico di Arco possa farci una sorpresa. In rimonta anche Liam Everts, assente per infortunio alla prima gara ma subito rientrato nelle gare in Europa. Campionato iniziato in salita ma abbiamo visto cosa è stato capace di fare la stagione scorsa nella seconda parte del campionato, per cui non lo darei ancora fuori dai giochi.

Gli altri Italiani in questa categoria si stanno mettendo in luce e stanno facendo esperienza, visto che sia Bonacorsi che Zanchi sono all'esordio nel mondiale (Ferruccio non ha però corso a Riola per i postumi di una caduta in allenamento che non dovrebbe tenerlo fuori a lungo, forse gia ad Arco potremmo vederlo in pista). Per entrambi la top ten è alla portata, soprattutto da metà stagione in poi quando si saranno abituati alla nuova categoria ed ai nuovi avversari. A dirla tutta, io credo che staranno anche più avanti, perché hanno già fatto vedere a sprazzi una grande velocità.

Non ci resta quindi che andare a tifare i nostri in Trentino, in una gara che si preannuncia scoppiettante con quasi 50 piloti italiani al via contando anche quelli iscritti nei vari campionati europei!

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