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Campionato Italiano Motocross. I piloti scrivono alla F.M.I.

il 30/06/2011 in News

Il testo della lettera inviata alla FMI in merito agli episodi di Cavallara, quarta prova di Campionato

Campionato Italiano Motocross. I piloti scrivono alla F.M.I.
Questi i fatti accaduti Domenica 26 Giugno in occasione della quarta prova di Campionato Italiano Motocross. A causa di un ritardo delle autoambulanze i warm up venivano posticipati di circa quaranta minuti, su decisione del race director, e soprattutto accorciati nella durata a soli 5 minuti. È opportuno precisare che la pista, ottimamente fresata e abbondantemente bagnata da parte degli organizzatori, riservava comunque ai primi conduttori che sarebbero scesi sul tracciato un terreno al limite della praticabilità. Questo ha indotto i piloti a non svolgere i warm up, in quanto avrebbero percorso soltanto un paio di giri a causa delle condizioni proibitive, rendendoli di fatto inutili. Se la durata dei warm up fosse rimasta, come da regolamento, di 10 minuti avremmo sicuramente visto i piloti scendere in pista. Dopo essere stati disertati tutti i warm up dei gruppi B e quelli della 125, la direzione gara ha modificato il programma di giornata, mettendo come prima corsa della mattinata la mx1 gruppo A, alle ore 10:10. Il warm up di questa classe si sarebbe concluso alle 9:45 , rendendo di fatto impossibile preparare le moto per la successiva gara. Così nemmeno i piloti della mx1 ed mx2 gruppi A hanno svolto le prove libere. A questo punto una delegazione di piloti ha provato a proporre al race director inviato dalla FMI, delle nuove modifiche al programma di giornata, convinti che affrontare una gara senza aver prima testato il percorso ed in quelle condizioni sarebbe stato pericoloso e avrebbe portato ad una gara dallo svolgimento non regolare. Ma il race director non ha voluto assolutamente venire incontro alle esigenze dei piloti, portando all'esasperazione il clima generale e causando la defezione alla prima manche da parte di tutti i piloti della mx1 gruppo A. I timori su uno svolgimento irregolare si sono poi puntualmente verificati nella successiva manche della mx2 gruppo A, interrotta dal direttore di gara con la bandiera rossa a causa di numerosi piloti fermi ai piedi di una salita in situazione di pericolo. A nostro avviso la gara andava comunque interrotta poiché quasi tutti i piloti hanno effettuato passaggi al di fuori del percorso nei punti della pista resi più insidiosi dal fango. Inoltre nel corso delle fasi iniziali si è assistito a numerose cadute che solo fortunatamente non hanno avuto gravi conseguenze per i piloti. Riteniamo che non si sia cercato di mettere i concorrenti nelle condizioni migliori per affrontare una gara, a causa di decisioni inappropriate ed "indiscutibili" prese dal race director.
Noi piloti avevamo proposto diverse soluzioni. La prima di mantenere invariato tutto il programma di giornata, posticipandolo del tempo perso a causa del ritardo delle autoambulanze, non ritenendo un problema se la manifestazione si fosse conclusa un'ora più tardi. Ma il race director, nonostante ci fossero ancora i tempi adatti ad una simile soluzione, non ha voluto accettare le nostre richieste, creando di fatto il presupposto per la presa di posizione da parte dei piloti della mx1. Una seconda soluzione era quella di rendere obbligatori tutti i warm up e riportarli alla durata originaria. Logicamente in questo caso il ritardo che si stava accumulando cominciava ad essere importante, ma tutti i piloti erano intenzionati ad accettare questo ulteriore sforzo pur di svolgere una manifestazione regolare. Bocciata anche questa soluzione e continuando a passare il tempo, che stava davvero diventando troppo poco per svolgere tutto il programma, si è proposto di effettuare tutti i warm up ed una sola manche per categoria. Inutile dire che anche queste parole non hanno trovato risposta, e tutto ciò ha portato i piloti della mx2 A a svolgere una manche di fatto irregolare.
Vogliamo infine precisare che tutti i piloti avrebbero voluto correre, ma con il diritto di farlo nelle condizioni di pista e di sicurezza migliori possibili. Ed oggi, con decisioni più accorte, sarebbe stato possibile farlo.
A questo punto vorremmo fare alcune considerazioni:
Il campionato Italiano di fatto ha successo perché la partecipazione numerosa dei piloti e quindi del loro supporto finanziario tramite le iscrizioni, permette agli organizzatori di realizzare le manifestazioni con un basso impegno in denaro, a volte nullo , che stimola i moto club ad adoperarsi in continue migliorie su percorso, logistiche ed organizzazione andando a beneficio di tutto l'ambiente. E'necessario che la federazione ne prenda atto e che tramite i suoi rappresentanti sui campi di gara cerchi di coinvolgere nelle decisioni quelli che sono i principali attori di questo sport cioè noi piloti. Diciamo questo anche perché in questi anni si è fatto richiesta più volte di effettuare piccole modifiche di dettaglio ad orari e tempistica delle gare, non certo sul regolamento che spetta giustamente alla fmi, ma non siamo mai stati considerati, anzi a volte le decisioni sono state all'opposto di quanto proposto. Chiediamo solo maggior dialogo magari instaurando una commissione di gara con rappresentanti di piloti , team, organizzatori e federazione che si prenda cura di tutto quanto ruota intorno a questo Campionato.

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