Terzo Triple Crown della stagione al "The Dome At America's Center" di St. Louis. Stadio veramente enorme (sia come spazio disponibile per la pista che per la capienza di 67.000 persone ) e dotato di copertura. Quindi finalmente il tracciato è stato da vero Sx, con le difficoltà degli ostacoli artificiali non esasperate dal terreno troppo pongoso e dalla formazione di canali eccessivi.

I colpi di scena non sono mancati, soprattutto nella 450 dove il format delle 3 finali già è imprevedibile di suo, se oltre a questo aggiungiamo i contatti e le cadute ecco che le classifiche si rivoluzionano ad ogni main.

Se c'è stata una certezza, questa è sicuramente il ritorno di Eli Tomac sul gradino più alto del podio. Il pilota più titolato nella storia dei Triple Crown ha allungato la sua striscia di vittorie in questo particolare format grazie ad una gara perfetta. Due holeshot su 3, e 3 main event conquistati. Due sul campo e con grande merito, il terzo grazie alla penalizzazione di Jett Lawrence nella seconda finale, che taglia il traguardo vittorioso ma non si accorge che dietro alla bandiera a scacchi viene esposta la bandiera bianca con la croce che obbliga a non saltare. Ma a parte questo abbiamo rivisto un Tomac veramente aggressivo e motivato, anche in quella seconda finale dove a più riprese ha messo sotto pressione Jett Lawrence, e sinceramente non lo abbiamo visto fare da molti quest'anno. Il pilota Yamaha si trova ora a -29 dalla vetta, forse è tardi per rilanciarsi in campionato ma non è mai detto, anche perché vediamo ogni gara come i protagonisti possano incorrere in errori e passi falsi.

L'esempio odierno più lampante è proprio quello del leader di classifica Jett Lawrence. Dopo il secondo posto ottenuto in rimonta nel primo main, riesce a vincere nella ripresa ma con la penalizzazione viene retrocesso al terzo posto. Ma i guai veri devono ancora arrivare, e giungono sotto le sembianze di Barcia nel primo giro del terzo main. Il pilota GasGas arriva fortissimo dentro una curva con una linea abbastanza assurda, difensiva verso chi lo seguiva ma senza minimamente pensare a chi lo precedeva. E l'impatto con Jett è inevitabile e fortissimo, e lascia il pilota Honda inizialmente a terra dolorante. Successivamente la red plate riuscirà a ripartire, doppiato e solamente con l'intento di terminare la gara. Ma l'ottavo posto di giornata gli fa perdere numerosi punti, in primis nei confronti di Cooper Webb che si porta nuovamente più vicino al capoclassifica, a -8.

L'altro pilota Yamaha ha regalato una bella doppietta alla casa dei tre diapason, con il secondo posto assoluto grazie in particolare al secondo posto ottenuto nell'ultimo main dopo che qualche errore di troppo nelle prime due finali lo aveva relegato ai margini della top five. 

Risultato che gli ha permesso di avere la meglio di un ottimo Hunter Lawrence, al primo podio nella classe regina. L'ufficiale Honda avrebbe potuto puntare anche più in alto, se non fosse scivolato mentre si trovava al comando del primo main per poi concludere ottavo. Ma con i successivi secondo ( grazie anche alla penalizzazione che oltre a Jett ha colpito anche Webb, Sexton, Plessinger ed Anderson ) e quarto posto abbiamo comunque visto sul podio una Honda ed un Lawrence!

Qualche problema di troppo anche per Sexton, costretto al recupero dal fondo del gruppo nel primo main per una caduta, e poi quinto e terzo per un quinto posto assoluto, preceduto dal suo compagno di squadra Plessinger. Ed ora Chase è a -20 dalla vetta, anche lui ancora potenzialmente in grado di lottare per il titolo.

Se i colpi di scena nella 450 non sono mancati, non si può dire la stessa cosa della classe 250. La costa West sembra aver trovato il suo vero dominatore, ovvero l'ufficiale Kawasaki Levi Kitchen. Anche per lui 3 main event conquistati e vittoria assoluta mai messa in discussione, con vantaggio in classifica che aumenta a +15 sul più immediato inseguitore RJ Hampshire. Dalla sua parte Levi ha una grande capacità di centrare ottime partenze e di scappare subito nei primi giri, caratteristiche che lo mettono al sicuro da colpi di scena. 

Al suo fianco sul podio un regolare Shimoda che per una volta si è tenuto lontano dai problemi vari, e Jordon Smith terzo, che si è ben ripreso dalla botta dello scorso weekend. Hampshire solo quarto, soprattutto a causa di cattive partenze che lo hanno sempre costretto a rimontare. Tranne che nell'ultima finale dove è partito secondo ed ha concluso nella medesima posizione.

Ora c'è un weekend libero per ricaricare le batterie e farsi trovare pronti allo sprint finale che porterà i piloti fino alla gara finale di Salt Lake City. Prossimo appuntamento a Foxborough il 13 Aprile!