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Prova Honda CRF 250R 2008. Il trucco c'è ma non si vede

il 26/12/2007 in Moto

Nasconde la sua nuova chicca sotto la tabella portanumero. Costa 8.300 euro

Prova Honda CRF 250R 2008. Il trucco c'è ma non si vede
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E adesso è arrivato anche l'HPSD
Honda Progressive Steering Damper per chi mastica inglese, ammortizzatore di sterzo per farla breve.
Un'altra novità nel mondo del cross. Non sappiamo se farà epoca come il telaio in alluminio introdotto nel 1997 con la leggendaria (e da quest'anno estinta) CR250 due tempi, che questa CRF 250R indossa ancora volentieri.
I tempi sono cambiati, quel telaio non è più lo stesso (nel frattempo si è arrivati alla quarta generazione), ma intanto a Tokyo continuano a spremersi le meningi. E così la rossa è la più tecnologica tra le jap.
Altre diavolerie sono il doppio terminale di scarico (modificato per il 2008) e soprattutto l'Unicam, quel sistema di distribuzione a metà tra un mono e un bialbero che permette al 4T Honda di essere così piccino.
La versione 2008 viene rinvigorita con un nuovo pistone, interventi alla testa, contralbero alleggerito, albero a camme con fasatura più spinta.

L'equilibrio fatto moto
Oltre a modifiche alla cartuccia della forcella Showa, la CRF 2008 ha quote ciclistiche più aggressive, in cerca di ulteriore maneggevolezza e prontezza nell'inserimento in curva: le nuove piastre di sterzo riducono l'offset da 24 a 22 mm. Senza altri interventi di supporto, la modifica potrebbe rendere l'Hondina ben disposta alla sbacchettata nei canali, magari meno stabile. E invece la rossa è tutt'altro che frivola.
Colpisce per la sensazione di leggerezza nella guida, ma rimane precisa, come ce la ricordavamo. Il segreto non sta tutto nell'ammortizzatore di sterzo, ma quella nuova diavoleria aiuta. Senza quell'aggeggino a dare una mano, la CRF risulterebbe più ballerina. Il bello è che l'HPSD non si sente, lascia neutrale la moto, come se... Non ci fosse. Insomma, nonostante tutte le sue particolarità, quando poi la si guida, la CRF 250R è la più "normale".
Deny Philippaerts si sbottona e dice che "è la migliore per passare dal Minicross al 4T". Non impressiona per valori assoluti: il motore aggancia bene la marcia, è abbastanza corposo e tira fuori bene dalle curve, sale con un'erogazione lineare, ma poi in alto si arrende. La Hondina va guidata dandole la marcia, senza chiedere troppo agli alti, dove mura.
La sua arma letale è l'equilibrio della ciclistica: è immediata, con un inserimento in curva perfetto e un buon appoggio. Le sospensioni sono a posto, una ottima base di partenza su cui poi lavorare solo di fino. La forcella scorre poco all'inizio, ma poi dà il giusto sostegno, anche atterrando dai panettoni. Il mono lavora bene almeno fino a quando la pista non si buca troppo, ma anche lui "c'è".
Alla fine, la CRF piace perché è un violino accordato sia per il bambino a scuola di musica che per il solista esperto.


SCHEDA TECNICA

MOTORE
Tipo monocilindrico 4 tempi
raffreddato a liquido
Alesaggio e corsa 78 x 52,2 mm
Cilindrata 249,4 cc
Rapp. di compressione 13,1 : 1
Distribuzione Unicam con comando a catena, 4 valvole
Alimentazione carburatore
Keihin FCR a valvola piatta da 40 mm con sensore TPS
Avviamento kick starter

TRASMISSIONE
Finale a catena (14/48)
Cambio a 5 marce
Comando frizione a cavo

CICLISTICA
Telaio a doppio trave in alluminio
Forcella Showa rovesciata da 47 mm a cartuccia con doppia camera.
Regolazioni: compressione e ritorno;escursione 315 mm
Ammortizzatore Showa regolabile nel ritorno e nella compressione per le basse e alte velocità; escursione 313 mm
Cerchi anteriore 1,60x21";
posteriore 1,85 x19"
Freni ant. disco da 240 mm;
post. disco da 240 mm

DIMENSIONI
Interasse 1.477 mm
Altezza sella 965 mm
Altezza min. da terra 362 mm
Peso a secco 101,2 kg
Capacità serbatoio 7,3 litri

PRESTAZIONI
Potenza max 43 CV all'albero a 11.000 giri/minuto
Coppia max 2,98 kgm a 8.500 giri

Prezzo: 8.300,00 euro

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