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Gas Gas EC 125 Racing 2013. I'm back

il 02/01/2013 in Moto

Come certi bambini a scuola, è nata un po' più tardi e ha saltato l'anno. Ora però l'endurina spagnola è pronta e nel 2013 di sicuro darà fastidio alle "grandi" della categoria

Gas Gas EC 125 Racing 2013. I'm back
Ha saltato un anno per tornare il successivo più agguerrita che mai. Parliamo dell'Enduro Gas Gas EC 125, e per conoscere da vicino la piccola spagnola siamo venuti a... Susa, località Trerivi più precisamente, a casa di Gas Gas Italia. L'anno nuovo è ormai alle porte e finalmente è arrivata la comunicazione, l'ottavo di litro è pronta: noi di X corriamo a darle il benvenuto. In realtà avremmo dovuto provare da tempo la Gas Gas EC 125 ma la produzione è stata interrotta a causa del progetto che prevedeva un filtro dell'aria piatto, estraibile lateralmente dalla cassa affogata nel telaietto posteriore. Un progetto abbandonato per scarsa efficienza soltanto dopo i dovuti test. Come conseguenza di questo intoppo tecnico sono slittate le date di produzione della moto. Quando tutti i problemi sono stati risolti montando una cassa filtro più tradizionale, era ormai troppo tardi per lanciarla sul mercato nel 2012. A questo punto è calato il silenzio e si è rivolto lo sguardo al futuro: gli uomini spagnoli si mettono al lavoro per un rientro con scintille nel 2013.

Miss Vitastretta
E allora… che scintille siano, non perdiamo altro tempo e saltiamo in sella alla nuova EC. Ergonomica e snella, trasmette leggerezza al primo sguardo, sensazione confermata una volta in sella. La guida da seduto è confortevole, grazie alla sella rigida che non affonda e ben permette lo spostamento alla posizione eretta. Il manubrio Renthal Twinwall, oltre a garantire una presa aggressiva, aiuta a sollevarsi grazie alla conformazione e alla posizione ben studiate. La guida in piedi è fluida, l'altezza è quella giusta, il baricentro anche e la distanza tra i fianchetti è veramente ridotta. Risultato? Cambi di direzione e spostamenti formidabili. La snellezza della zona centrale della moto si traduce in grande maneggevolezza, l'ingresso in curva è buono, perfezionato dalla corretta distribuzione dei pesi e dalla Marzocchi da 45.
In staccata, quando il peso si sposta verso l'avantreno, la forcella non affonda e il baricentro rimane ben allineato con la struttura, garantendo una precisione estrema. Il lavoro della forca continua positivamente anche tra pietre e sassi smossi: la Marzocchi parte bene e copia le asperità del terreno senza trasmettere troppo lavoro alle braccia. Se si forza il ritmo, nei tratti veloci e più insidiosi la sbacchettata ci scappa, ma complessivamente l'esito è buono. Anche l'Öhlins 46 al posteriore si comporta egregiamente, non scalcia sulle gobbe e mantiene direzionalità, anche se il ritorno è un filo troppo lento. I convogliatori sono ora dotati di una nuova nervatura di irrigidimento e si allargano con decisione nella zona centrale della moto, creando un'area d'appoggio per le ginocchia molto vasta, particolarmente utile quando si cerca il corretto inserimento. La EC 125 è intuitiva nelle svolte prive di appoggi, mentre quelle con il canale richiedono maggior concentrazione. In queste curve il feeling non immediato è conseguenza diretta dell'arco di utilizzo del motore. Percorrendo le svolte prive di canali, dove il motore è più libero di prendere giri, si può tenere la seconda e schizzare via con l'aiuto della frizione, un filo dura ma modulabile e ben resistente anche se strapazzata a lungo.

Un allungo da brividi
Quando sei obbligato a utilizzare la prima marcia, come nelle curve a stretto raggio, il motore ha limiti di utilizzo molto stretti e non puoi sbagliare. Bisogna infilare il canale a testa bassa, con il motore già pronto e appoggiare il rapporto successivo subito, in uscita, altrimenti il 125 cc tende a imballarsi. Insomma, bisogna giungere in curva già grintosi visto che il tiro ai bassi non è il massimo e "picchiare" la cambiata in pochissimo tempo. Quando la manovra riesce, inizi a girare veramente forte. Intendiamoci, l'erogazione è comunque morbida, ma in un arco di giri ristretto. Il cambio non monta più prima e seconda marcia lunghe come sul modello precedente, anzi, i primi rapporti sono stati accorciati per consentire alla EC 125 di "arrampicare" ovunque.
Per contro, prima e seconda molto corte e quinta e sesta lunghe non aiutano nello sfruttamento del motore. Il 2T monta un cilindro Athena con travaseria modificata internamente dalla Gas Gas, e nasconde un asso nella manica che sfodera quando può essere scatenato: la potenza agli alti regimi è da brivido e consente di tirare gli ultimi rapporti senza problemi, facendo il vuoto alle proprie spalle. "Siglato Racing", il propulsore è adatto alle gare e sarà più apprezzato dallo smanettone che dall'amatore, che invece gradirà l'avviamento a pedale immediato. Sostituita anche la centralina Kokusan che lascia il posto a quella della JD. Si tratta di un'unità non programmabile, ma dotata di due mappature (le classiche Hard e Soft), che sulla EC 125 sono selezionabili tramite due connettori a cavo presenti sul corpo della centralina, posizionata appena davanti al serbatoio del carburante.
Positiva la trazione complessiva della moto, garantita anche dai pneumatici Metzeler. L'innesto delle marce è comodo, grazie a un carico di inserimento ridotto. Le nuove pedane garantiscono il giusto grip agli stivali, ma la leva del freno posteriore è collocata direttamente sotto la pianta del piede e non in prossimità della punta, causando perdita di sensibilità in frenata.
La piccola Enduro Gas Gas sfrutta nuovi dischi Galfer e pinze Nissin: buona la resa, con un punto in più all'anteriore per la modulabilità. Leggermente lungo il comando del gas e spesso d'impaccio il cavalletto laterale, non provvisto di elastico di sicurezza. Il nuovo telaio offre grande stabilità: deriva da quello delle sorelle maggiori EC 250 e 300 del 2012 con culla adattata agli attacchi del propulsore più piccolo. Per questo, rispetto all'ultima versione della ottavo di litro spagnola, l'albero motore della EC 125 risulta posizionato più in alto nel telaio. Anche il leveraggio è stato "rubato" dalle sorelle di maggior cilindrata e monta biellette più lunghe che rendono la sospensione più tenera da metà escursione in poi.
A noi la EC 125 è piaciuta e siamo sicuri che per il 2013 le rivali avranno un'altra nemica da temere: la piccola Gas Gas è tornata a rompere le scatole.
Gas Gas EC 125 Racing 2013. I'm back
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