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Comparativa enduro 125 4t

Redazione
dalla Redazione il 16/08/2019 in Moto
Comparativa enduro 125 4t
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16 anni e tanta voglia di andare, senza limiti. quale compagna sceglere? Abbiamo messo una contro l’altra le migliori 125 4T da Enduro sul mercato, per verificare cosa possono fare oltre al classico casa-scuola e scoprire le tante differenze di impostazione e di carattere fra di loro. Aprilia, Beta, Bantic, F.b Mondial, Rieju, SWM, Vent: fate la vostra scelta, signori.

Ma quanto abbiamo aspettato quest’ultima, maledetta campanella? E finalmente ha suonato. La scuola è finita!Se avete tra i 16 e i 19 anni, questa è la vostra prova! Se volete avvicinarvi alla disciplina più simile alla vostra anima, questa è la vostra prova! Se siete alla ricerca di una emozione indescrivibile che vi potrà far volare tre metri da terra... questa è sempre la vostra prova! E già, perché proprio quando si chiudono le porte delle scuole, si aprono quelle delle vacanze estive di questo 2019. La ricerca degli amici più cari per trascorrere i pomeriggi tra parchi e oratori diventa una priorità, e anche noi di XOFFROAD vorremmo consigliarvi qualche nuovo compagno di gioco. Volete sapere i loro nomi? Semplice: Aprilia RX 125 Factory, Beta Enduro RR 4T 125 LC, oppure Fantic Enduro 125 Casa, o anche Mondial SMX Enduro 125; e perché no, la Rieju MRT 125 Pro Replica 125 o la SWM RS 125 R Factory... e non possiamo certo dimenticare la Vent Baja 125 RR. Chi sono, o meglio, cosa sono?

 

 

Fuoco alle polveri

Sono tutto ciò che c’è di più semplice, ma allo stesso tempo performante per potersi avvicinare al mondo delle due ruote, agli sterrati, e perché no, anche ai primi salti. Ben sette moto spinte da propulsori 125 quattro tempi, passate in rassegna una per una per potervele raccontare dal nostro punto di vista: cioè con le ruote rigorosamente fuori dal nastro di asfalto! Nonostante sembrino sulla carta molto simili, abbiamo scoperto moto davvero diverse per carattere e attitudini. Ci hanno accompagnato nel nostro percorso e nelle nostre valutazioni “pilotini” dotati di manico vero, perché come ormai saprete bene a noi di X piace spingere l’acceleratore sempre al limite, quindi non potevamo risparmiarci nemmeno stavolta. Il resoconto della giornata? Una vera battaglia infuocata, con tanto di duelli, cadute e contatti. Ma non preoccupatevi, il tutto è stato ripreso dalle nostre telecamere e potrete vederlo sui nostri canali Social. Ecco come vanno… La scelta, ora, è tutta vostra!

 

APRILIA

Erede di un passato glorioso, l’Aprilia RX (allora 2T) sul principio degli Anni 90 primeggiava sia in ambito nazionale che internazionale. La sigla torna nel 2007, e oggi la troviamo affissa su questa 125 dotata del motore Piaggio bialbero, e identifica una Enduro più stradale, in cui le attitudini off-road sono affidate più alle geometrie che alla componentistica. In sella la seduta risulta più abbondante rispetto alle altre, e l’ergonomia non è quella classica da off-road ma più da Dual Sport, per affrontare in sicurezza sia l’asfalto che gli sterrati.

Ciò significa che la RX è perfetta per i meno smaliziati che si vogliono avvicinare al mondo delle due ruote. Facile e comoda finché si guida rilassati, mostra i suoi limiti quando si vuole spingere: la forcella e il mono lavorano discretamente, ma sono morbidi, e la frizione ha sofferto molto gli strapazzi. Anche il motore è la classica via di mezzo: allunga bene, ma non sviluppa grandi velocità di punta. Quindi una moto che non vi farà godere in sterrato... ma in tutte le altre situazioni sì, anche perché ha una linea davvero mozzafiato.

 

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BETA

Non ci si può sbagliare: la RR 4T 125 è figlia delle stesse mani che hanno sviluppato la RR 300 del Campione del mondo Steve Holcombe. Questa moto è la più efficace del lotto in tutto e per tutto: alta di sella ma con tanta luce a terra, manubrio dalla presa racing, stretta tra le gambe e perfetta per spostarsi dinamicamente in sella, ha insomma un’ergonomia perfetta sia da seduti che in piedi. A questo si sposa un motore che non spinge forte agli alti quanto la Fantic o la Vent, ma resta un perfetto compromesso tra bellissimi bassi e una buona resa agli alti, che permette di correre nei canali senza ricorrere alla frizione, che comunque è la migliore del lotto. Anche di sospensioni è la più a posto - sempre nel contesto delle 125 4T - insieme con Fantic e SWM: sono relativamente sostenute e ti fanno sentire la progressione, per cui funzionano bene anche se guidi in modo aggressivo. La Beta è sicuramente parte del gruppo di testa nella guida off-road, e ti permette di fare cose “diverse”, cose che fai soltanto con le migliori due o tre del test.

 

 

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FANTIC

Forse il principale oggetto del desiderio dei ragazzini degli ultimi anni, la Fantic 125 Enduro tiene fede al suo nome collocandosi a buon diritto sul podio di questa comparativa. Ha un’ottima ciclistica, con un telaio collaudato e vincente in gara e un pacchetto sospensioni, sviluppato dalla stessa Fantic, che ha mostrato di sapersi far valere in ogni condizione. Per efficacia di guida somiglia alla Vent, rispetto alla quale la Fantic ha però una impostazione più “adulta”, con dimensioni più abbondanti che piaceranno a chi è più sviluppato di corporatura. Rispetto alla Beta, il suo motore monoalbero (di origine Minarelli e alimentato a carburatore) perde qualcosa ai bassi, dove è meno corposo e richiede di girare un po’ più alto. In generale per tenere un passo veloce con la Fantic devi usare molto il cambio, assistito peraltro da una frizione che lavora davvero bene. Lode ai freni, molto potenti. Una moto che conferma insomma il suo DNA off-road, al quale aggiunge una linea azzeccata e sempre ammiratissima, un plus non da poco.

 

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MONDIAL

Ad occhi chiusi, sembra di salire sull’Aprilia RX tanto lei e la Mondial SMX  Enduro 125 sono simili come impostazione e ingombri. Mondial, storica e titolata azienda lombarda rilanciata qualche anno fa con una gamma di moto 125 e 300 4T, propone questa Enduro che è di fatto un’altra Dual Sport, che nonostante le ruote da 21”-18” predilige i facili sterratoni sui quali andare a passeggio alle mulattiere più impestate.

Perfetta per chi muove i primi passi e non vuole limitarsi all’asfalto, è più comoda che efficace quando si tratta di guidare veloci, con le plastiche larghe che non agevolano l’avanzamento in ingresso curva e l’arretramento nei rettilinei lanciati. Anche lei non ha una componentistica particolarmente votata all’off-road, ma la sua ciclistica comunque si comporta dignitosamente, comprese le sospensioni che copiano tutto senza andare in crisi e mettere a disagio. Il motore bialbero di origine Piaggio non ha dei gran bassi e preferisce girare alto, sviluppando discrete velocità se si cambia al momento giusto. Bene la frizione, originale la linea.

 

 

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RIEJU

Realizzata da una Casa di grande esperienza in questo settore, la MRT Replica 125 ha una linea aggressiva costruita attorno a un telaio perimetrale di grande effetto. Se non fosse per il motore molto diverso (monoalbero corsa lunga contro bialbero corsa corta), quanto a filosofia ricorda molto la SWM: è una moto al crocevia tra le rivali più tecniche e le Dual Sport, che consente di avventurarsi in tratti anche non semplici a patto di rispettarne l’indole “off” senza essere racing. Se si chiede alla Rieju di tenere andature “da pilota”, infatti, ci si imbatte in un motore che si rifiuta categoricamente di allungare: la guidi cambiando con grande precisione, forse anche a causa della rapportatura corta. Da diporto anche il pacchetto sospensioni, decisamente soft, che la penalizza nel brutto. È una moto che sembra pensata apposta per i principianti: per il motore che dà tutto sotto, per le sovrastrutture strettissime, la sella bassa, le sospensioni morbide che copiano sempre e non mandano mai in crisi la trazione e la sensazione generale di leggerezza.

 

 

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SWM

Tornata a far parlare di sé da pochi anni, SWM ha mostrato di non aver dimenticato come si fanno le moto con una bella gamma off-road e una Supermoto che si è subito rivelata competitiva nell’Europeo. La RS 125 R è un po’ la via di mezzo tra le moto più facili come Aprilia e Mondial e le moto più vicine alla filosofia racing come Beta, Fantic e Vent. Questa SWM ha caratteristiche da moto “vera”, con ottimi freni e sospensioni dalla progressione apprezzabile; il suo bialbero corsa corta di ascendenza Piaggio, però, nonostante l’iniezione non ha una grande rotondità di funzionamento; e su moto poco potenti come queste, l’impatto del motore sulla guida è forte, riflettendosi sul funzionamento della ciclistica. Quindi, nonostante la SWM abbia ottime potenzialità ciclistiche, per questo motivo è più indicata per l’utilizzo disimpegnato che per affrontare tratti molto difficili, nei quali peraltro viene in soccorso la frizione, dal buon funzionamento. Abbondanti le dimensioni e originale la linea ispirata alle SWM di cilindrata maggiore.

 

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VENT

Anche la Vent eredita un glorioso passato, quello recente della HM: e se chiudi gli occhi, la Baja 125 sembra proprio la Baja 50 2T. Infatti è una moto dalle ottime attitudini off-road, che completa il nostro podio ideale di oggi; è più compatta di sovrastrutture rispetto alle altre, più seduta dietro, mettendo così più a suo agio chi non è altissimo. Il suo telaio, l’unico in alluminio, ha geometrie super-collaudate e infatti la Baja RR è la più stabile di tutte.

Il motore monoalbero di origine Minarelli è un filo più pieno del Fantic, ma non ha i bassi della Beta; in compenso la Vent distende molto i rapporti, ha un bell’allungo che consente di farla correre tenendo la marcia. Robusta la frizione, anche quando strapazzata.

Bene anche le sospensioni, che possiamo mettere tra quelle di tipo “racing” nel contesto di queste 125 4T. E una delle particolarità della Vent è nelle grafiche: se lo stile della Baja segue strade “classiche”, le colorazioni si ispirano alle racer a cilindrata piena più in vista: ci sono blu, rosso, verde, arancio e in questo bianco-giallo-blu di sapore... nordico.

 

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