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Motocross delle Nazioni Europee. Italia in pista con quattro squadre

il 01/10/2015 in News

Sabato 10 e domenica 11 ottobre ad Arco di Trento (TN) andrà in scena il Motocross delle Nazioni Europee. L’Italia schiererà due squadre maschili e due femminili

Motocross delle Nazioni Europee. Italia in pista con quattro squadre
A pochi giorni dalla conclusione del Motocross delle Nazioni, è già tempo di pensare ad un’altra competizione Mx a squadre nazionali. Sabato 10 e domenica 11 ottobre, infatti, ad Arco di Trento (TN) andrà in scena il Motocross delle Nazioni Europee. La Maglia Azzurra ci arriverà da campionessa in carica dopo i successi ottenuti l’anno scorso a Pacov, in Repubblica Ceca. I ragazzi si imposero su Olanda e Francia, le ragazze su Francia e Germania.
Quest’anno l’Italia – in qualità di nazione ospitante - schiererà quattro squadre, due maschili e altrettante femminili. La competizione riservata alle donne prevede la sola classe MX2, quella degli uomini vedrà in pista quattro piloti per squadra e tre categorie: MX2 (Under 21), 125 cc (Under 17) e 85 cc (2 piloti Under 14).

Maglia Azzurra uomini
MX2 Ivo Monticelli (KTM)
125 cc Morgan Lesiardo (TM)
85 cc Gioele Palanca (TM), Emilio Scuteri (KTM)

MX2 Filippo Zonta (Honda)
125 cc Paolo Lugana (KTM)
85 cc Andrea Bonacorsi (KTM), Mattia Capuzzo (Husqvarna)

Maglia Azzurra donne
MX2 Kiara Fontanesi (Yamaha)
MX2 Francesca Nocera (Suzuki)


MX2 Giorgia Montini (Yamaha)
MX2 Floriana Parrini (Yamaha)

“Quest’anno schiereremo quattro squadre – spiega il Commissario Tecnico FMI, Thomas Traversini – le quali avranno tra loro diversi obiettivi. Monticelli, Lesiardo, Palanca e Scuteri, così come Fontanesi e Nocera, dovranno difendere le vittorie del 2014. Le altre due formazioni sono invece composte da piloti che potranno fare esperienza e, nel 2016, partecipare nuovamente al Motocross delle Nazioni Europee nelle stesse categorie in cui correranno tra pochi giorni. Gli avversari? In questo tipo di manifestazione si possono sempre trovare delle sorprese, date dal fatto che i giovanissimi spesso si mettono in luce nei campionati nazionali ma devono ancora emergere a livello internazionale”.

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