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Hell’s Gate Metzeler 2017. Tempo di vendetta per Graham Jarvis?

il 17/02/2017 in News

Lo scorso anno il pilota dell'Husqvarna fu sorpreso dalla prestazione maiuscola Wade Young. Sabato l'occasione per la grande rivincita

Hell’s Gate Metzeler 2017. Tempo di vendetta per Graham Jarvis?
Hell’s Gate Metzeler 2017 ha il sapore certo della rivincita. L’epilogo dell’edizione 2016, infatti, ha risentito pesantemente della sorpresa Wade Young, il giovane, fortissimo sudafricano che, arrivato in Italia ancora prima della sua licenza… di uccidere, ha spiazzato l’intera Storia dell’ Estremo irrompendo nella Gara di Fasola con una forza irresistibile. Neanche il tempo di prendere il suo ritmo solitamente demolitore, e Graham Jarvis, già vincitore di ben quattro edizioni consecutive dal 2011 al 2014, si scopriva nell’insolita posizione di inseguitore. L’entusiasmante “cavalcata” di Wade Young si era conclusa, dopo tre ore di inferno spettacolare, all’ultimo cancello di Hell’s Gate Metzeler 2016, tra le braccia del Pubblico in delirio per aver portato a battesimo un nuovo Re dell’Enduro Estremo.
La storia non è andata in archivio. Non ancora. Era ancora estate quando Graham Jarvis mandava a chiedere la data di Hell’s Gate Metzeler 2017, “garantendo” formalmente e anzitempo la sua presenza. Era chiaro che quella sconfitta, attribuita dal Fuoriclasse britannico almeno in parte alla sorpresa, no era stata sedimentata, non nel modo più pacifico caratteristico dello Sport. La richiesta preliminare di Jarvis suonava chiarissime le note della sfida di ritorno, del proposito di “vendetta” che, peraltro, anima la vicende più avvincenti dello Sport.
Jarvis e Young si sono confrontati in altre, poche occasioni durante la stagione passata, ma è ad Hell’s Gate Metzeler 2017 che i due Campioni dell’Estremo si prenderanno le misure, questa volta non più distratti da fattori nuovi e imprevisti.
È la promessa del duello, della grande sfida, della rivincita, o meglio ancora della “vendetta”, e con essa il leit motiv essenziale di un’edizione memorabile (come del resto tutte le precedenti 13) del più grande, irrinunciabile appuntamento dell’Enduro Estremo.
Non per questo il confronto è “isolato” al duello tra i due ultimi vincitori di Hell’s Gate Metzeler. Come in un irresistibile passaparola la grande azione della 14ma edizione dell’Estremo secondo Fasola prende corpo rapidamente, riempiendo lo scacchiere del campo di battaglia in un lampo. I 120 posti disponibili sono occupato, il diritto a un ruolo da protagonista nell’arena dei Gladiatori dell’Estremo è stato prenotato. Dopo che Wade Young ha raccolto il guanto di sfida lanciatogli da Graham Jarvis, anche gli altri classificati del 2016 si sono precipitati ad animare il “cartellone”. Ecco Mario Roman, terzo lo scorso anno ed anch’egli una “terrificante” sorpresa, ed ecco Diego Nicoletti, quarto, ultimo degli scampati alla falcidie dell’Inferno de Il Ciocco e, gloria imperitura, primo degli italiani in una sfida nella sfida che diventa sempre più avvincente ogni anno che passa. Chissà che uno dei “nostri”, magari uno dei più funambolici enduristi “tradizionali”, o uno dei “locals” come Riccardo Piacenza o l’”adottato” Valentin Nita, e magari sospinto dall’entusiasmo nazionale che trasforma Hell’s Gate Metzeler in un’arena incandescente di entusiasmo, non riesca a rompere il ghiaccio interrompendo una serie che dura dall’alba dei tempi!
Comunque vadano le cose, favorevoli per l’uno o “terribili” per gli altri, Hell’s Gate Metzeler riunisce sempre il meglio dello spettacolo di uno Sport mai così entusiasmante, e in questo senso premia già la sola partecipazione, indubbiamente da qualche parte anche un atto di coraggio!

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