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Sardegna Rally Race. Juan Pedrero è il vincitore dell’edizione 2016

il 07/06/2016 in Enduro

Il pilota della Sherco ha preceduto il francese Xavier de Soultrat e il connazionale spagnolo, Armand Monleon

Sardegna Rally Race. Juan Pedrero è il vincitore dell’edizione 2016
Juan Pedrero, 38 anni, catalano di Canet Del Mar, è il vincitore del Goldentyre Sardegna Rally Race, edizione 2016. Il suo nome è scritto sulle “tavole della legge” dell’appuntamento centrale del Mondiale Cross-Country Rally, inciso con il laser e la dinamite. La precisione assoluta dell’intervento chirurgico sulla navigazione, chiave antica del Rally di Bike Village, e la forza esplosiva nel corpo a corpo contro gli avversari sul ring naturale e selvaggio di una Sardegna da capogiro.
La battaglia è stata “aspra”. L’avversario da battere era Xavier de Soultrait, alla ricerca di una prestazione che brillasse di luce propria e che gli consentisse di tornare nelle grazie del Team Ufficiale Yamaha. Il francese c’è riuscito, conquistando la leadership del Rally già a partire del prologo, e mantenendola fino alla fine della terza tappa con impressionante maturità agonistica, ma non ha vinto. Il “Sardegna” è così, offre ai suoi amanti una vicenda appassionata dal fascino irresistibile, ma non perdona. È il Rally che offre ai suoi partecipanti una “laurea” in Navigazione, uno dei fattori cruciali della Corsa e della disciplina, ma non ammette errori. La costanza di rendimento e la necessità di evitare il benché minimo errore, si trasformano in una colonna di pressione che, con il passare dei giorni e delle prove speciali, può diventare insostenibile. Ed è a quel punto che le curve di rendimento possono subire un’impennata o, “drammaticamente”, una caduta. L’incrocio di queste curve cambia la faccia del Rally durante la quarta tappa.
De Soultrait vinceva la seconda aprendo la pista, e la sua leadership resisteva agli attacchi di Botturi e Pedrero, rispettivamente primi al termine della seconda e della terza tappa. Grande show del francese!
La quarta tappa, sul primo “anello” di Arbatax, diventava decisiva, e aggiungeva allo spettacolo del Rally un Juan Pedrero mai visto. Lo spagnolo si lanciava in un’impresa “storicamente” impossibile: partire per primo, aprire la pista e tentare di aggiudicarsi la Speciale più lunga del Goldentyre Sardegna Rally Race. Nulla di fatto a metà della tappa, ben 165 chilometri di prova speciale, ma alla fine Pedrero riusciva, senza commettere errori, a rompere l’equilibrio, ad aggiudicarsi la Speciale e a staccare De Soultrait di 55 secondi. Non era finita. Colpevole di aver “tagliato” involontariamente sul percorso, De Soultrait veniva penalizzato, cinque minuti poi ridotti a tre, e manteneva la testa della Corsa ma con un vantaggio di appena 17 secondi.
Un’inezia e il vantaggio sull’ordine di partenza della tappa conclusiva, che non riuscivano però ad innervosire Pedrero. Lo spagnolo abbandonava ogni tatticismo e sferrava un attacco irresistibile. Il duello resisteva sul filo dell’incertezza fino a dieci chilometri dalla fine. Pedrero continuava a spingere a fondo, De Soultrait sbagliava di nuovo. L’impresa di Pedrero, non più inedita e ripetuta in una sorta di trascendente bis, era ancora più grande e questa volta definitiva. Dopo cinque tentativi e un podio, il Gigante Catalano è il monumentale vincitore del Goldentyre Sardegna Rally Race. L’impresa esalta il Pilota e gli avversari e trasforma il Rally nel thriller più affascinante della stagione.
Il podio del Rally di Antonello Chiara e Gian Renzo Bazzu è stellare. Joan Pedrero, Xavier De Soultrait, Armand Monleon, ma il parterre è non meno avvincente. Alessandro Botturi, vincitore della terza e dell’ultima tappa con l’en plein sulle prove speciali, Olivier Pain per la prima volta sulla Beta ufficiale da Dirt Racing, Kevin Benavides, prima Honda ufficiale, e poi Adrien Van Beveren, tra i protagonisti della prima ora ma “condannato” da un errore, Vanni Cominotto sul podio virtuale degli italiani che, saltato il nono posto di Helder Rodrigues, si completa con la decima posizione assoluta di Andrea Mancini.
Cinque tappe, nove prove speciali, 1.300 chilometri dei quali quasi 800 cronometrati, una lunga e intensa tappa marathon, quattro Province e ben 65 Comuni della Sardegna attraversati nel triangolo d’oro Budoni-Sa Itria-Arbatax, il bivacco memorabile al santuario e l’ospitalità “regale” delle strutture coinvolte.
È l’avventura agonistica fantastica, ultima di una “specie” in via di estinzione, del Goldentyre Sardegna Rally Race. Bike Village.

ASSOLUTA 1. PEDRERO (SHERCO 450) in 14:31'15.00; 2. DE SOULTRAIT (YAMAHA 450) a 43.70; 3. MONLEON HERNANDEZ (HUSQVARNA 450) a 2'17.33; 4. BOTTURI (YAMAHA 450) a 2'56.93; 5. PAIN (BETA 430) a 3'58.89; 6. BENAVIDES (HONDA 450) a 7'58.13; 7. VAN BEVEREN (YAMAHA 450) a 9'30.79; 8. COMINOTTO (HUSQVARNA 500) a 23'17.80; 9. RODRIGUES (YAMAHA 450) a 23'30.69; 10. MANCINI (BETA 430) a 26'26.44; 11. VECCHI (KTM 250) a 35'21.92; 12. PAVAN (BETA 430) a 44'42.14; 13. IOB (HONDA 500) a 51'11.27; 14. SELLA (KTM 450) a 55'33.00; 15. SOUDAY (QUAD) a 1:10'48.54; 16. GRITTI (HONDA 450) a 1:12'02.41; 17. USLENGHI (HONDA 250) a 1:15'12.12; 18. CORNEJO FLORIMO (KTM 450) a 1:27'41.13; 19. SALVATIERRA VILAGUT (KTM 500) a 1:31'20.73; 20. CIOTTI (SHERCO 460) a 1:31'50.44;

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