Enduro
Africa Eco Race 2022: settima tappa a Svitko, nuovo leader
Gerini ha chiuso secondo a 6’26” dal vincitore. In classifica assoluta ora Svitko conduce con un margine di 3’46” sull’italiano mentre al terzo posto c’è sempre il francese Xavier Flick
Una vegetazione fitta e addirittura un timido campo di granoturco a bordo strada. La Mauritania è più verde che mai e grosse pozze d’acqua fanno capire mentre si viaggia verso est che le inondazioni non sono passate da troppo tempo. I cammelli e le capre sparse ovunque mangiano volentieri un’erbetta a cui davvero non erano abituate e il panorama ha cambiato colore. Nonostante questo la speciale di 450 chilometri ha presentato il suo menù giornaliero ai piloti fatto di dune, cordoni di dune, erg e fuoripista al punto tale che più di qualcuno ha cercato compagnia: come per esempio le due Yamaha Ténéré 700 di Alessandro Botturi e Pol Tarres che stamattina avevano deciso di aspettarsi e viaggiare insieme. “Ci eravamo già messi d’accordo – racconta Botturi al bivacco di Akjoujt, in mezzo al nulla più totale – io che partivo prima l’ho aspettato e poi abbiamo proseguito sempre insieme perché se una delle nostre moto si insabbia da soli è dura tirarla fuori”. In questo modo sul traguardo lo spagnolo, Tarres che ha dovuto accelerare più del solito oggi per tenere il ritmo del professor Botturi, ha chiuso sesto davanti al campione di Lumezzane, settimo.
La vittoria della tappa è andata a Stefan Svitko che ha a sua disposizione ancora quattro tappe per conquistare la sua prima Africa Eco Race, ma lo stesso vale per il nostro Maurizio Gerini. Oggi, fra qualche errore di navigazione, qualche traccia da cercare e qualche wpt da individuare i due hanno viaggiato più o meno insieme fino a 100 chilometri dalla fine dove, una volta finite le dune, lo slovacco ha aperto il gas e se n’è andato. “Ho provato a stargli dietro – diceva Gerini, che ha chiuso secondo a 6’26”- ma non era proprio possibile, la sabbia era morbida sulle piste sabbiose e non mi riuscivo neanche ad avvicinare al limite di velocità dei 150 km/h, così lui mi ha distaccato”. In classifica assoluta ora Svitko conduce con un margine di 3’46” sull’italiano mentre al terzo posto c’è sempre il francese Xavier Flick che, quarto oggi, alle spalle del norvegese Pal Anders Ullevalseter, resta sempre il migliore della categoria Malle Moto, riservata ai piloti che corrono senza alcun supporto e senza assistenza.
Impressionanti i risultati degli altri italiani: Massimiliano Guerrini ha chiuso 11° con la sua Husqvarna davanti al 12°, Lucio Belluschi su Ténéré e Salvatore Di Benedetto, 14° anche lui sul bicilindrico Yamaha. Francesca Gasperi chiude quindicesima assoluta e quando il gruppo d’italiani arriva al bivacco la festa è grande. Hanno viaggiato insieme, alcuni, e per alcuni tratti della speciale, ma ognuno ha fatto il suo lavoro soprattutto Guerrini partito dalle ultime posizioni. È lo stesso Jean Louis Schlesser che si congratula con loro dicendo al napoletano Di Benedetto che al rifornimento era 29° ed è riuscito a rimontare la bellezza di 14 posizioni fra sorpassi e manetta.
La Gasperi è radiosa quando raggiunge il bivacco e confessa di non essersi mai insabbiata: ha viaggiato con un buon ritmo insieme allo slovacco Martin Benko inizialmente e dal rifornimento, al chilometro 245, ha proseguito con Belluschi fino a che lui non si è insabbiato. A quel punto ha continuato da sola, incontrando poi anche Di Benedetto. I quattro arrivano al bivacco fra gli applausi e il sorriso di Jean Louis Schlesser è smagliante “Avevo paura che per i bicilindrici sarebbe stata troppo pesante questa tappa” confessa, e invece, per fortuna, non è stato così. Complice anche un cielo velato che ha attutito il calore che oggi non ha superato i 38 gradi.
L'ottva tappa sarà ad anello con un trasferimento di 24 chilometri a inizio e fine : la speciale di 423 chilometri e 800 metri partirà di nuovo presto per evitare di incontrare il grande caldo delle ore centrali della giornata. Le previsioni sono, nuovamente, quelle per una speciale quasi inedita, con dune ma anche distese pietrose e naturalmente del sano fuoripista.
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