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Internazionali d'Italia MX: Stefano Dami post race report – Arco di Trento

Redazione
dalla Redazione il 20/02/2023 in Motocross
Internazionali d'Italia MX: Stefano Dami post race report – Arco di Trento
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I titoli di Seewer, Benistant ed Escandel, la sfortuna di Gajser, il talento dei fratelli Coenen, le ottime prestazioni dei piloti italiani: questo e tanto altro nell'analisi del nostro esperto sulla gara di Arco di Trento

Con Arco si chiudono gli Internazionali d'Italia 2023, che hanno visto il ritorno delle gare nel "vecchio continente" dopo qualche anno in cui si era scelto di stare in Sardegna alla ricerca del clima più mite e della sabbia sempre molto amata da chi deve prepararsi per una stagione in campo internazionale. Per quest'anno terreni sicuramente diversi, più duri e che avrebbero potuto subire l'incognita del freddo e del maltempo, che per fortuna non c'è stato ed abbiamo potuto assistere a due gare dall'alto contenuto tecnico.

Là davanti alla fine c'erano comunque i soliti, perché oramai sabbia o duro i migliori vanno forte dappertutto. Tante le presenze straniere, con molti di quelli che saranno protagonisti nei prossimi campionati del mondo MX2 ed MXGP che hanno scelto di scaldare i motori proprio con questi Internazionali d'italia. Ma tante anche le presenze proprio dal punto di vista numerico dei piloti italiani, con due gruppi di qualifiche "pieni" per tutte le classi, cosa certo favorita dal correre in piste più facilmente raggiungibili rispetto a quelle in terra sarda.

Dicevo contenuti tecnici altissimi, e non poteva essere altrimenti guardando i nomi presenti. Qui ad Arco si sono aggiunti nella MX2 De Wolf, Prugnieres, Horgmo e Bonacorsi (in realtà presente a Ponte a Egola, ma non aveva corso per problemi tecnici), Bogers, Vlaanderen e Watson nella MX1. Dovevano esserci anche Prado e Jonass, ma quest'ultimo è stato messo fuori causa da un'influenza mentre lo spagnolo alla fine non è arrivato.

Gare non troppo spettacolari in realtà, con pochi sorpassi tra le prime posizioni e top riders intenti più che altro a controllarsi a vicenda cercando di evitare rischi inutili. Ma anche così il motocross sa essere imprevedibile, ed ecco che al terzo giro della seconda manche MX1 Gajser perde il controllo sulla rampa del salto in salita dopo la partenza, per farvi capire quello del famoso triplo di Seewer dell'ultimo GP. Quest'anno quel salto non lo faceva nessuno, si chiudeva il primo doppio. Tim si scompone su alcune buche in salita, sembra perdere la mano del gas dal manubrio ed anche i piedi dalle pedane hanno movimenti strani come se mancasse il pedale del freno, fatto sta che decolla in maniera scomposta e lunga rispetto all'atterraggio, all'ultimo momento si stacca dalla moto prima di impattare a terra ma comunque il colpo è fortissimo. Per lui frattura scomposta del femore della gamba destra e addio mondiale, che perde anche quest'anno il campione in carica ancor prima di cominciare. Peccato perché fino a quel momento non avevamo visto nessuno dei migliori prendere rischi inutili, e anche questa caduta non è stata di certo causata dall'aver tentato qualcosa oltre il limite. Semplicemente l'errore può essere sempre dietro l'angolo, fa parte delle corse e del motocross.

La prima manche era passata senza troppi sussulti: Seewer, Gajser, Fernandez, Renaux, Vlaanderen e Paturel nell'ordine hanno mantenuto le stesse posizioni dal primo all'ultimo giro, senza nemmeno tentativi troppo decisi di attacco. Uniche rimonte degne di nota quelle di Forato e Guadagnini, entrambi a terra al primo giro.

La seconda manche, dopo la caduta di Gajser che si trovava sesto dietro a Renaux, è andata avanti fino al settimo giro prima di essere fermata con bandiera rossa per permettere i soccorsi al pilota sloveno. A quel punto c'era in testa di nuovo Seewer, che fa doppietta e porta a casa questi internazionali con 3 vittorie di manche su 4 disputate. Sicuramente un ruolino di marcia importante per il pilota svizzero, che dimostra di avere già un'ottima condizione fisica e mentale (per lui anche 2 holeshot oggi) e di essere pronto per il mondiale. Così come Renaux e Fernandez, e come anche Guadagnini e Forato che hanno fatto vedere pur se a sprazzi ottime cose. Poi si sa che quando iniziano i GP cambia tutto, i ritmi saranno diversi ed anche l'aggressività in pista non sarà quella vista durante questi internazionali ma i nostri ci sono e potranno essere protagonisti!

Internazionali d'Italia MX: Stefano Dami post race report – Arco di Trento

Nella MX2 ad Arco c'è stata la conferma dell'enorme talento dei fratelli Coenen, che non a caso hanno già ricevuto entrambi un manubrio Factory. Lucas ( quello in sella all'Husqvarna ) vincitore di giornata con un secondo posto in apertura dietro a Benistant e un primo nella ripresa dopo il sorpasso al terzo giro proprio ai danni del fratello Sacha. Quest'ultimo, sulla RedBull Ktm, terzo assoluto con un 3 in prima manche ed un quinto dopo una piccola scivolata. Fanno esperienza davvero in fretta questi ragazzi, giovanissimi ma già tremendamente veloci. Chissà se il mondiale avrà trovato 2 nuovi protagonisti, loro che sulla carta dovrebbero essere la terza guida nei rispettivi team!

Benistant alla fine si dimostra il più concreto, e si porta a casa gli internazionali d'italia confermando di essere già concentrato per l'inizio della stagione mondiale.

Male invece quest'oggi Langelfelder. Il pilota GasGas non è mai apparso troppo a suo agio con il tracciato e ha faticato non poco a trovare il ritmo. Le partenze non lo hanno aiutato, e se nella prima manche ha comunque trovato il bandolo della matassa con il quarto posto e buoni tempi sul giro nel finale di gara, nella ripresa ha perso ogni possibilità di lottare per il titolo sbagliando di nuovo partenza e chiudendo fuori dai 15. Poco importa una giornata no, il tedesco sarà sicuramente protagonista tra poche settimane in Patagonia.

Bene di nuovo Adamo, che cade in partenza nella prima manche e rimonta fino alla 12 piazza, ma si rifà nella ripresa con il secondo posto dopo esser transitato sesto al primo giro. Andrea c'è, sia fisicamente che tecnicamente, e potrà regalarci grandi soddisfazioni.

E poi tanti altri protagonisti che hanno fatto vedere a sprazzi belle cose, come Toendel, Elzinga, Liam Everts, De Wolf ( pole man ad Arco ma poi gara condizionata da partenze disastrose ) ed il nostro Ferruccio Zanchi. Il toscano, all'esordio in 250 sul Ktm, è davvero andato forte e potrà a mio avviso fare molto bene nel campionato europeo. Anche Bonacorsi, all'esordio in gara oggi e subito dietro ai big, ha la possibilità di puntare al campionato europeo. E poi Lata, Tuani, Andrea Rossi, tutta l'Italia che avanza!

Internazionali d'Italia MX: Stefano Dami post race report – Arco di Trento

Anche nella 125 qui ad Arco tante nuove presenze importanti, piloti sicuri protagonisti del prossimo campionato europeo come Ernecker, Mikula e Reisulis.

Nella prima manche tanti sbagliano in partenza, e tra questi i primi due del campionato. Pulvirenti ed Escandel sono costretti a recuperare dal fondo, ma l'azzurro è più incisivo, chiude sesto e riesce a mettere qualche punto tra sé e lo spagnolo. Vince Mikula su Ernecker e Gaspari, che poi verrà retrocesso di 30 secondi per un piccolo taglio di percorso. Ma poco importa, sul campo ha dimostrato davvero una grande velocità, rimanendo vicino al duo di testa.

La seconda manche è decisiva per il titolo, ma Pulvirenti sbaglia di nuovo la partenza, Escandel no e si ritrova secondo dietro ad uno scatenato Salvini. Il toscano guida davvero da paura per tutti i 20 minuti + 2 giri della manche e conquista una vittoria meritata ed importante per il suo morale.

Ad Escandel basta il secondo posto per laurearsi campione, perché Pulvirenti in rimonta non riesce ad andare oltre la nona piazza. Bene ancora Gaspari, sesto al traguardo preceduto da una schiera di forti stranieri, e terzo in campionato. E senza la penalizzazione della prima manche avrebbe potuto anche puntare alla piazza d'onore. Per la cronaca la gara la vince Ernecker.

Si chiudono così gli Internazionali D'italia 2023, con numeri confortanti ed ottimi spunti tecnici, e con l'unica nota dolente dell'infortunio di Gajser. Queste sono le corse, lo sappiamo tutti e lo sa anche lo sloveno, che avrà modo di spiegare la caduta e di rifarsi non appena potrà riprendere a gareggiare. See you soon Tim!

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