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Andrea Adamo e Jorge Prado: i Campioni siamo noi! – L’analisi di Stefano Dami

Redazione
dalla Redazione il 18/09/2023 in Motocross
Andrea Adamo e Jorge Prado: i Campioni siamo noi! – L’analisi di Stefano Dami
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Non poteva esserci palcoscenico migliore di Maggiora per festeggiare il titolo mondiale MX2 del pilota italiano, 16 anni dopo Antonio Cairoli. E grande festa anche per il primo, meritatissimo, titolo MXGP del giovane spagnolo

Maggiora è destinata a scrivere ogni volta una pagina di storia del motocross, non c'è niente da fare, è la verità.

Sarà la sua bellezza, quel colpo d'occhio che regala ogni volta che la guardi. Lo sai che è così, l'hai già vista mille volte, ma quando ci torni ti lascia di nuovo senza fiato, come la prima volta. Sarà il suo blasone, quel nome che rievoca gare mitiche, che ti fa tornare in mente nomi e battaglie indimenticabili.

Sarebbe stato forse troppo chiedere di poter festeggiare a Maggiora il titolo mondiale MX2 di un pilota italiano. Forse si, soprattutto dopo la Turchia, ed invece Maggiora ha deciso che il pubblico italiano doveva poter onorare Andrea Adamo proprio qua, nella sua patria. Ed è stato veramente qualcosa di incredibile, di indescrivibile.

Perché quando un pilota vince il mondiale per la prima volta, le sensazioni che ti trasmette sono diverse. I festeggiamenti sono sempre gli stessi, le urla, le bandiere, gli abbracci ed i pianti. Ma gli occhi no, gli occhi di chi finalmente ha coronato il suo sogno per la prima volta sono diversi, lasciano trasparire tutti i sacrifici fatti, la fatica, la paura di non farcela, la gioia di poter urlare che sei davvero " CAMPIONE DEL MONDO"!

Andrea lo ha fatto, lo ha urlato salendo sul podio davanti ad un tripudio di folla che in quel momento era lì solo per lui. Ha lasciato uscire tutte le sue emozioni, la sua grinta, la sua tenacia che lo hanno portato ad essere in breve tempo il nuovo campione del mondo della classe MX2.

Dall'ultimo titolo in questa categoria di Antonio Cairoli nel 2007 sono passati 16 anni. Ed Andrea è siciliano proprio come Tony, che da quest'anno lo tiene sotto la sua ala e che ha fatto un lavoro enorme, straordinario insieme a tutta la squadra di KTM. Sono riusciti a tirare fuori da Adamo il meglio che si potesse avere, lo hanno migliorato tecnicamente, lo hanno reso forte mentalmente e fisicamente, la fiducia è stata reciproca ed Andrea ha fatto quell'ulteriore salto di qualità che lo ha portato ad essere il pilota più completo in pista.

A Maggiora è successo di tutto, a partire dal meteo che ha cambiato faccia più volte. Un sabato condizionato da piogge fortissime, che hanno reso le manche di qualifica una roulette russa, e dalle quali ne è uscito bene Andrea e male Everts, a terra in partenza e poi di nuovo successivamente.

La domenica invece il meteo migliora, così come la pista che si trasforma e non centra più nulla con quella del Sabato. La prima manche vede di nuovo Adamo davanti ad Everts, anche se solo di una posizione, ma la classifica si allunga ulteriormente e al cancello della seconda manche quel sogno che alla vigilia sembrava difficile poter realizzare qua, diventa invece più reale.

Andrea scatta meglio di Liam, che durante il tentativo di recuperare posizioni cade rovinosamente appena prima del salto dell'arrivo ed è costretto al ritiro. A questo punto il campionato si chiude, al siciliano basterebbe raccogliere qualche punto ma in realtà non si tira indietro e chiude la manche nuovamente al terzo posto, dietro ad un Geerts ritornato ai livelli che conosciamo ( ma purtroppo per lui troppo tardi..) ed a Laengelfelder che conferma di essere uno dei piloti più in forma del momento. Il resto è storia!

Andrea Adamo e Jorge Prado: i Campioni siamo noi! – L’analisi di Stefano Dami

Ma il titolo di Adamo non è stato l'unico che i tifosi giunti a Maggiora hanno potuto applaudire, è arrivato anche quello più scontato, visto il vantaggio in classifica alla vigilia, di Jorge Prado. La sorpresa è stata che la matematica certezza è arrivata al termine della prima manche, che Jorge ha vinto in modo perentorio, mentre invece Febvre è stato costretto al ritiro per un problema meccanico. Lo spagnolo corona la stagione 2023 con il primo titolo mondiale nella classe regina, dopo aver dominato l'intera annata senza che mai la sua leadership fosse messa in discussione. Arriva il terzo titolo in carriera per il giovanissimo Spagnolo, che ricordiamolo ha solo 22 anni! Dopo i due titoli MX2 nel 2018 e 2019, i regolamenti gli hanno imposto il cambio di cilindrata e Jorge è salito sul 450 a 19 anni. Ci ha messo un pò a prenderci le misure, non tanto come velocità ma piuttosto come gestione delle forze nell'arco della manche, ma quest'anno ha dimostrato di aver raggiunto la completa maturità ed ha saputo interpretare al meglio qualsiasi tipo di tracciato. Titolo strameritato, non conta nulla che Herlings si sia ripetutamente fatto male o che Febvre abbia saltato un GP, che Renaux si sia anch'esso infortunato o che Gajser non sia neppure partito. Le gare sono così, da sempre, vince il pilota più completo, e questa frase racchiude tutte le variabili del motocross. Nel 2023 il più forte della 450 è stato lui!

Ma a Maggiora è successo anche qualcos'altro di incredibile. Il Sabato, su una pista dalle condizioni difficilissime, arriva il successo nella manche di qualifica di un grandissimo Alberto Forato, che lo consacra definitivamente tra i grandi della MXGP! Un successo voluto e meritato, arrivato con un sorpasso in discesa sul neo campione del mondo da brividi! Peccato che Domenica il primo podio in carriera per Alberto sia sfumato per davvero un niente, quarto assoluto ma a pari punti con il terzo classificato Fernandez. Fa lo stesso, anche nella prima frazione ha dimostrato di poter ambire veramente in alto, con il primo podio di manche conquistato dopo una bella partenza ed un ritmo incredibile, che gli ha permesso di rimanere incollato per tutti e 35 i minuti di gara al duo Prado/Seewer che lo precedevano. Speriamo che questa dimostrazione di forza permetta ad Alberto di poter salire su una moto ufficiale, magari proprio un KTM, senza nulla togliere all'enorme lavoro fatto quest'anno dal suo team SM ACTION, una bellissima famiglia che gli ha permesso di trovare le condizioni migliori per tirare fuori tutto il suo talento e la sua forza.

A questo punto Matterley Basin sarà una passerella per tutti, in attesa di un motocross delle Nazioni che si preannuncia stellare!

Ed i consueti voti?? Oggi no, non voglio andare a sminuire una giornata storica con dei semplici numeri, molto meglio le emozioni che tutto il pubblico presente e da casa ha potuto assaporare e vivere!

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