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AMA Pro Motocross 2024: l'analisi di Stefano Dami

Redazione
dalla Redazione il 09/06/2024 in Motocross
AMA Pro Motocross 2024: l'analisi di Stefano Dami
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Dopo le prime tre prove a Pala, Hangtown e Thunder Valley è arrivato il momento di fare le prime analisi. Nonostante lo scenario di gara sia cambiato, rispetto al SX i protagonisti sono sempre i soliti con poche sorprese

Finito il Supercross i piloti americani hanno avuto giusto un paio di settimane di pausa per farsi trovare pronti per l’apertura del National Outdoors. Non facile passare dal main event unico in mezzo agli ostacoli artificiali a due manche da 30 minuti + 2 giri in pistoni esagerati!

Ma nonostante lo scenario di gara sia cambiato, i protagonisti sono sempre i soliti con poche sorprese. Al momento si sono corse le prime 3 prove: dopo Pala si è passati ad Hangtown e quindi a Thunder Valley.

C’era molta curiosità per vedere se il fenomeno che sta dominando la scena Americana negli ultimi 2 anni, ovvero Jett Lawrence, potesse tentare una nuova perfect season. L’ipotesi è sfumata da subito, alla seconda gara di Hangtown, quando nella prima manche l’ufficiale Honda è caduto rovinosamente nel primo giro, mentre si trovava già al comando. Caduta cruenta nel tentativo di saltare una serie di waves in discesa, che fortunosamente non ha avuto come conseguenza un infortunio. Fino a quel momento l’andazzo era quello già visto in passato, con la doppietta ed i primi 50 punti incassati a Pala. La velocità di Jett non si discute, sue le prime 3 pole position nelle qualifiche, e dopo la battuta d’arresto della seconda gara, dove ha collezionato soltanto 16 punti, a Thunder Valley ha ricominciato a vincere, per lo meno l’assoluta di giornata con un secondo ed un primo posto di manche.

L’errore ci sta tutto visto che anche lui è umano, non sbagliare mai quando si corre a quei livelli e su quei ritmi non sarebbe possibile. Ma questo lo costringe ad inseguire. Meglio così, almeno il campionato risulta più aperto e combattuto. La tabella rossa ha cambiato proprietario già 3 volte, seguendo i 3 piloti che probabilmente si giocheranno il titolo. Attualmente è nelle mani di Hunter Lawrence, che conferma il dominio assoluto che questi 2 fratelli australiani stanno avendo nei campionati AMA. Il maggiore dei due ha vinto la sua prima manche in 450 proprio a Thunder Valley, avendo la meglio di Jett in apertura. I due si sono poi scambiati le posizioni nella seconda manche, concludendo a pari punti l’assoluta ma con la dominante della manche conclusiva che ha posizionato Jett sul gradino più alto ma ha consegnato la red plate ad Hunter.

L’altro pilota che ha guidato la classifica, dopo una doppietta strepitosa ad Hangtown, è Chase Sexton. Il pilota KTM è da sempre velocissimo nel National, ma sulla sua strada ha trovato due piloti come Tomac e Lawrence che lo hanno privato del titolo. Ci riprova quest’anno, e sinceramente in occasione della doppietta ad Hangtown, ha corso una seconda manche che rimarra’ per sempre nella storia del motocross. Dopo una scivolata nelle fasi iniziali, Chase ha messo in essere una rimonta strepitosa che a suon di sorpassi lo ha visto recuperare da fondo gruppo fino alla testa della gara, strappata a Plessinger a poche curve dell’arrivo. Una gara incredibile, corsa con un ritmo pazzesco che nelle ultime fasi di gara gli ha permesso di ricucire un gap che era salito a oltre 15 secondi. Ma nelle altre due gare Chase ha sbagliato molto, con diverse cadute che lo costringono comunque ad inseguire in campionato, stretto nella morsa dei due fratelli terribili!

Saranno questi 3 a giocarsi il titolo, per ora sono racchiusi in 15 punti, ma dietro sta correndo un buon campionato Justin Cooper, molto veloce nelle fasi iniziali di gara dopo essersi preso già diverse holeshot. Sta migliorando anche la tenuta alla distanza, e potrebbe fare da ago della bilancia tra i pretendenti al titolo, così come Plessinger, Anderson e Barcia.

AMA Pro Motocross 2024: l'analisi di Stefano Dami

Passiamo alla classe 250. Anche qua poche sorprese, i protagonisti sono quelli che ci aspettavamo sulla carta. Deegan ha corso le prime 3 gare in modo molto autoritario, cogliendo altrettante vittorie assolute e tenendosi ben stretto la tabella rossa. Ma non è stata una passeggiata, in primis perché ha rischiato di gettare via tutto con qualche caduta di troppo, come la seconda manche ad Hangtown mentre si trovava al comando. Per lui vale lo stesso discorso già fatto per Lawrence, fortunosamente la caduta non ha lasciato conseguenze peggiori. Al momento il suo personal score vede 4 primi e 2 secondi posti parziali, quindi la leadership è più che meritata, ma deve tenere d’occhio Tom Vialle. Il francese ha preso le misure alla vita in Usa, e dopo l’anno di apprendistato ha dimostrato di aver imparato in fretta. E se lo ha fatto nel Supercross, lo può fare a maggior ragione nell’outdoors, noi europei sappiamo bene di che pasta sia fatto nei tracciati naturali. Tom sta crescendo di gara in gara, e soprattutto in occasione delle ultime 2 prove ha battagliato spesso con Hayden, riuscendo anche a sorpassarlo in più occasioni e mettendolo comunque in difficoltà. Potrebbe essere lui l’antagonista di Dangerboy per il titolo, ma bisogna aggiungere anche Chance Hymas. Il Rookye di casa Honda sta crescendo gara dopo gara, fino a riuscire a vincere la sua prima manche in carriera, nella heat conclusiva a Thunder Valley. Non so se riuscirà ad essere costante e se continuerà ad essere anche così veloce per tutto il campionato, ma al momento occupa il secondo posto meritatamente. Dietro ai tre, Levi Kitchen, veloce ma sprecone e troppo spesso a terra in questo inizio di stagione. Ma ha le carte in regola per poter riagganciare il trio al vertice e giocarsi anche lui il podio finale. Da segnalare che Ty Masterpool, rivelazione dello scorso anno in sella ad una Kawasaki privata, ha trovato un manubrio factory proprio nel team Kawasaki ProCircuit. Personalemnte mi piaceva di più alla guida del 450, la moto con cui si è messo in luce nel 2023, ma sicuramente questa era un’occasione impossibile da rifiutare! Al momento i suoi migliori risultati sono 2 quinti posti parziali, ma lo vedo in crescita!

Così come sono in crescita le quotazioni di Jo Shimoda, partito in sordina come aveva fatto nel Supercross. E questo è un problema per il giapponese, costretto sempre ad inseguire. Ma nell’outdoors i punti in palio e le manche sono di più, per cui anche le sue possibilità di ritornare sotto ai primi sono sicuramente maggiori. Per ora ha dimostrato, nell’ultima manche disputata, di poter ambire al podio ed anche lo scorso anno aveva corso un gran finale di stagione.

Ora ci si sposta ad High Point, poche pause per questi riders che sono costretti dai calendari americani ad un ritmo sicuramente infernale. Considerate che tra supercross e motocross si corrono ben 28 eventi nei primi 8 mesi dell’anno!

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