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MXGP 2024: Jorge Prado e Kay de Wolf, Campioni del Mondo! - L'opinione di Stefano Dami

Redazione
dalla Redazione il 29/09/2024 in Motocross
MXGP 2024: Jorge Prado e Kay de Wolf, Campioni del Mondo! - L'opinione di Stefano Dami
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In MXGP lo spagnolo si aggiudica gara 1 e poi gli basta marcare Tim Gajser in gara 2 per aggiudicarsi il titolo iridato, mentre all'olandese bastano due manche in controllo per aggiudicarsi la corona della MX2

Venti GP corsi, 40 manche da 30 minuti + due giri a cui vanno sommate le 20 gare di qualifica del Sabato che assegnano comunque punti importanti. Se con un calendario di questo tipo ci si ritrova ad assegnare i titoli all’ultima manche in programma vuol dire che c’è stato grande equilibrio, che tutto sarebbe ancora potuto capitare.

Che nulla fosse scontato lo abbiamo visto un paio di settimane fa in Cina, quando Gajser ha visto sfumare in una manche tutto il vantaggio che stava gestendo apparentemente con tranquillità. Da quel momento da leader Tim si è trovato a dover inseguire un Prado galvanizzato dal poter tentare di riconfermarsi campione proprio davanti al suo pubblico, prima di salutare tutti e tentare l’avventura Americana a tempo pieno.

Un Prado che dalla sua aveva, oltre al tifo amico, una condizione fisica/mentale ottimale che gli ha permesso di ricucire lentamente, come una formichina, il gap che lo separava dallo sloveno grazie a 10 successi assoluti, fino al sorpasso decisivo. E poi le partenze, nessuno più di lui sa fruttare a proprio favore questo fondamentale che da solo vale più di metà gara.

Sulla pista di Castilla La Mancha gli avversari di Prado lo hanno visto nelle prime battute soltanto di schiena, 3 holeshot nelle 3 partenze effettuate questo fine settimana. E poi un ritmo insostenibile per gli altri, in primis per Gajser, il diretto avversario al titolo, che ha provato a rimanere attaccato a Jorge sia nella manche di qualifica del Sabato che nella prima manche di Domenica, ma inutilmente. Soltanto nella seconda manche Prado ha mostrato un pelo di tensione, sbagliando quando al comando ha visto dietro un Herlings arrembante, e accontentandosi di rimanere quarto dietro ad un Gajser che non riusciva ad approfittare di questo errore perché oggi non aveva il passo né di Jeffrey né di Febvre davanti a lui. E così è arrivato l’undicesimo successo di questa stagione ma soprattutto il secondo titolo consecutivo nella classe regina, il quarto contando anche quelli in MX2. Meritato, non ci sono dubbi, lo dicono i numeri, le statistiche, e lo dice la pista.

Oggi Gajser sembrava un po’ scarico, probabilmente ha accusato la battuta d’arresto dello scorso GP, non facile digerire la perdita della tabella rossa dopo aver guidato la classifica per gran parte della stagione, fatto stà che lo sloveno non è mai sembrato in grado di impensierire Prado. Herlings oramai era fuori dai giochi, ma ha corso alla sua maniera, con tanto cuore e grande gas soprattutto nella manche conclusiva. Non è bastato a chiudere questo 2024 con una vittoria assoluta, perché nella prima manche l’olandese dal terzo posto finale è stato penalizzato per un taglio di percorso avvenuto nelle fasi coincitate del primo giro.

Così la festa finale è tutta per Prado, talento incredibile che tutto l’ambiente rimpiangerà perché fa male sapere e vedere che i giovani più forti sono attratti dagli USA, che qua in Europa non si è riusciti a far niente negli ultimi anni per invertire questa tendenza. Ma così è, e non credo sia soltanto una questione di sfide, di voler attaccare i migliori piloti di Supercross a casa loro. La questione è principalmente economica e di prestigio, di là si guadagna molto di più, si è trattati da superstar ed alla fine il mestiere del pilota non è solo passione, è un lavoro come tanti altri dove l’aspetto economico/motivazionale è fondamentale. E purtroppo non è il primo, e non sarà di certo l’ultimo.

Chiude bene il mondiale Forato, soprattutto nella prima manche dopo aver corso una qualifica Sabato sempre insieme ai migliori; Bonacorsi fa vedere ancora una volta di avere un potenziale importante con il 450, su cui vale la pena investire; Lupino fa il suo esordio nel mondiale 2024 con la Ducati e raccoglie punti importanti e soprattutto dati da sviluppare per il futuro di Borgo Panigale; mentre si chiude invece malissimo per Guadagnini, caduto nelle fasi iniziali della prima manche e portato fuori in barella. Per lui è ha rischio anche il motocross delle Nazioni, e speriamo che non si tratti di un infortunio ancora più grave.

MXGP 2024: Jorge Prado e Kay de Wolf, Campioni del Mondo! - L'opinione di Stefano Dami

L’altro titolo mondiale assegnato oggi va al più accreditato, nessuna sorpresa nella classe MX2 dove Kay de Wolf riesce a conquistare il suo primo alloro. Anche in questo caso meritato, perché l’olandese oltre ad aver vinto tanto ha mostrato una costanza di rendimento notevole, forse il fattore che era mancato in passato a questo pilota da sempre velocissimo e talentuoso, uno degli stili più spettacolari dell’intero circus mondiale. Ha dovuto anche lui aspettare l’ultima manche per festeggiare, anche se il margine di punti era maggiore rispetto a quello tra Prado e Gajser, perché ha trovato sulla sua strada un Lucas Coenen fortissimo in questo finale di stagione. Per il belga oggi è arrivata la terza doppietta consecutiva, la settima stagionale, ma non è bastato. Troppi errori durante la stagione, la rincorsa era davvero impossibile, ma almeno ha avuto il merito di tenere aperto il campionato fino alla fine. Da parte sua Kay oggi è stato piuttosto conservativo, soprattutto nella prima manche dove ha sbagliato anche la partenza. Meglio nella seconda, ma alla fine l’obbiettivo era soltanto uno e non bisognava fallirlo.

Chiude alla grande Andrea Adamo, con il secondo posto assoluto. Il campione uscente, vittima di numerosi episodi sfavorevoli quest’anno, non è riuscito a replicare un 2023 strepitoso, ma ciò non toglie nulla alle potenzialità del siciliano, perché un mondiale non si vince mai per caso e non sempre si riescono ad allineare tutte le variabili che ti fanno arrivare ad ottenere un risultato simile. Ci sarà modo di rifarsi!

Anche perché non è l’unico deluso, guardate ad esempio Benistant, da un paio d’anni accreditato come uno dei pretendenti al titolo ma costretto a guardare le gare da fuori per gran parte del tempo. Fa parte del gioco, chi riesce a non mollare prima o poi viene ripagato! Intanto oggi il francese è tornato sul podio.

Il nostro futuro sarà ben rappresentato anche da Ferruccio Zanchi, che all’esordio in HRC ha fatto vedere grandi cose, anche se chiaramente è mancata un pò la costanza. Ma questa arriverà, perché i numeri mostrati in pista sono quelli giusti, come oggi dove ha corso due manche grintose e regolari giocandosi la top five. Ed insieme al toscano arriverà anche Valerio Lata, oggi sconfitto dal francese Valin con cui si giocava il campionato europeo EMX250, ma sicura promessa del motocross azzurro. Perché il livello del campionato europeo è molto alto, ed i primi sono pronti per giocarsi da subito le posizioni importanti anche nel mondiale. E Valerio lo ha già dimostrato quando ha corso come wild card a Maggiora.

E poi arriveranno anche i giovani della 125, come Bellei che qua in Spagna ha conquistato una grande vittoria di manche, o come Mancini che senza qualche zero avrebbe potuto giocarsi il titolo continentale con il suo compagno di squadra, il nuovo campione europeo EMX125, Zanocz, ungherese dalla grinta e dalla velocità incredibili e di cui sentiremo ancora parlare. Ma anche Mannini, Alvisi, Mantovani, Gaspari, abbiamo un vivaio interessante che potrà darci in futuro grandi soddisfazioni.

Chiuso il 2024 sportivo, anche se manca ancora il Motocross delle Nazioni a Matterley Basin, rimaniamo in attesa di importanti sviluppi del mercato piloti, con tanti top riders ancora da sistemare tra cui tanti piloti italiani. Speriamo che riescano tutti a trovare soluzioni valide per mostrare il loro valore nel 2025!

 

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