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Motocross delle Nazioni 2024: la prima vittoria dell'Australia nell'analisi di Stefano Dami

Redazione
dalla Redazione il 06/10/2024 in Motocross
Motocross delle Nazioni 2024: la prima vittoria dell'Australia nell'analisi di Stefano Dami
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Quella di Matterley Basin entra di diritto tra le gare di Motocross più belle ed avvincenti di sempre, per la prima, storica, vittoria dell'Australia, per le prestazioni dei fratelli Lawrence e per il duello stellare nell'ultima tra Tim Gajser e Jett Lawrence

Credo che possa nessuno avere da ridire se affermo che mi veniva quasi da piangere al termine della terza manche di questo Nazioni strepitoso, incredibile, dalle emozioni forti, da far venire la pelle d'oca anche a chi di gare ne ha viste tante..

Ma mi sento di affermare che Matterley Basin entra di diritto tra una delle gare di Motocross più belle ed avvincenti di sempre. Per tanti motivi, a partire dalla vittoria storica per l'Australia; al fatto che due fratelli Lawrence stanno scrivendo pagine indelebili di questo sport, portando una nazione a vincere un Nazioni principalmente grazie a loro; fino alle gesta di tanti piloti che hanno davvero gettato il cuore oltre l'ostacolo oggi, a partire dal duello stellare che nell'ultima manche ha visto contrapposti Gajser e Jett Lawrence.

Motocross delle Nazioni 2024: la prima vittoria dell'Australia nell'analisi di Stefano Dami

Parto da questa, perchè è stata la sfida nella sfida, la guerra tra due mondi che si possono toccare solamente una volta all'anno, in questa occasione, e qua la lotta si è consumata davvero fino all'ultimo metro, in una guerra che ha perfino oscurato il fatto che l'Australia stesse per conquistare una storica affermazione. Ma così è stato, perché a sfidarsi sono stati due campioni che nulla hanno da dimostrare, ma una volta di più hanno invece fatto vedere a noi appassionati la vera essenza di questo sport.

La sfida nella sfida l'ha vinta Gajser, con un sorpasso deciso all'ultima curva che avrebbe anche potuto avere conseguenze nefaste per Jett Lawrence. Ma non credo sarebbe importato nulla all'australiano, che per primo non si è tirato indietro da lanciarsi a capofitto in questa battaglia.

Due situazioni completamente diverse: Gajser senza nessuna pressione di classifica odierna ma solo con l'obbiettivo di vendicare un mondiale perso e far vedere al mondo intero di essere il migliore; Lawrence invece con il compito di guidare l'Australia ad una vittoria, ma nel momento in cui ha annusato la possibilità di giocarsi qualcosa di più di una "semplice" vittoria di squadra ha messo da parte qualsiasi calcolo.

Bisogna dire, per onor di cronaca, che Jett aveva riposato meno avendo corso le ultime due manche consecutive, ma questo non è una scusa perché Jett in realtà non ha assolutamente accusato la fatica, anzi ha recuperato da una partenza intorno alla decima posizione fino ad agganciare Gajser davanti, e da quel momento è partito un duello incredibile che sembrava risolto a favore dell'australiano, per lo meno fino a quando un Tim mai domo inventava una magia all'ultima curva sorprendendo un Lawrence che forse non si aspettava un'ulteriore reazione da parte dello sloveno. Ma hanno vinto entrambi, regalando davvero qualcosa di magico a tutti noi.

Gajser si sapeva che non poteva puntare a qualcosa di più che la vittoria individuale, mentre Jett e Hunter hanno trascinato l'Australia con l'importante apporto di Webster, che ha fatto ciò che doveva fare, ovvero conquistare almeno un risultato utile da sommare a quello dei due fratelli.

Motocross delle Nazioni 2024: la prima vittoria dell'Australia nell'analisi di Stefano Dami

E così hanno regolato una squadra USA forse non meritava neppure il secondo posto, e se non fosse stato per Tomac che ha tirato fuori veramente dei grossi attributi per chiudere le manche al secondo e terzo posto, non ci sarebbero riusciti. In difficoltà Webb nella MX2, ancora di più Plessinger rispetto ai big impegnati nel mondiale. Ma hanno sbagliato meno degli altri, ed il titolo di vice fa da preludio al ritorno del Nazioni in America il prossimo anno, e sappiamo che in casa sarà diverso.

Terza l'Olanda, che meritava di più, forse addirittura di giocarsi la vittoria perché la prestazione di De Wolf con la piccola 250 è stata incredibile, al pari di quello che ci hanno fatto vedere Gajser e Lawrence. Peccato che Herlings abbia commesso molti errori e non abbia portato a casa il suo miglior risultato, e che Coldenhoff sia stato un pò bersagliato dalla sfortuna. Ma poteva davvero essere il loro anno.

Così come poteva puntare al podio la Spagna, e forse in questo caso un Prado non incisivo come nel mondiale appena concluso ha lasciato per strada qualche punto importante, dopo che Fernandez e Oliver avevano fatto il loro dovere.

Motocross delle Nazioni 2024: la prima vittoria dell'Australia nell'analisi di Stefano Dami

E poi la Francia, questa volta sfortunata e probabilmente mai in lotta davvero per la vittoria come eravamo abituati a vederla. Un Vialle che ha lottato per tutta la domenica con errori, problemi agli occhiali (fattore che ha condizionato in realtà molti piloti oggi a causa della continua pioggerella incessante ) ed ha raccolto meno di quanto ci si aspettasse, considerando anche che spesso al Nazioni la differenza era portata dal risultato ottenuto dal pilota schierato nella MX2. Ed anche Febvre e Renaux non hanno vissuto una gara semplice, condizionata da cadute, errori ed episodi sfortunati.

Così, come non si vedeva da tempo, la Francia è giù dal podio e ha preceduto la Slovenia chiaramente aiutata dall'1-1 di Tim Gajser ma anche da una gara concreta di Pancar, che a sua volta ha preceduto l'Italia. Gli azzurri hanno fatto del loro meglio, in particolare Forato che convocato all'ultimo per rimpiazzare Guadagnini è stato in realtà il migliore dei nostri con due manche nella top ten. Anche Bonacorsi ed Adamo non hanno corso male, o per lo meno hanno fatto vedere di avere un buon ritmo ma hanno commesso qualche errore di troppo.

Ma un risultato complessivo non è da buttare, in un Nazioni che ha fatto vedere un tasso tecnico altissimo e che si è corso in una pista davvero tosta e scavata, difficile per tutti, anche per i big.

Un modo davvero meraviglioso di chiudere questo 2024 dove spesso ci siamo trovati a parlare di piste non adatte ad un mondiale, oggi qua credo che nessuno possa avere da ridire. È stata una giornata di grandissimo Motocross!!

Race 1 (MXGP + MX2) – Top 10 Classification: 1. Tim Gajser (SLO, Honda), 35:11.182; 2. Eli Tomac (USA, Yamaha), +0:06.810; 3. Romain Febvre (FRA, Kawasaki), +0:08.978; 4. Jorge Prado (ESP, GASGAS), +0:18.038; 5. Jeffrey Herlings (NED, KTM), +0:28.371; 6. Kay de Wolf (NED, Husqvarna), +0:30.159; 7. Jeremy Seewer (SUI, Kawasaki), +0:31.445; 8. Hunter Lawrence (AUS, Honda), +0:42.032; 9. Alberto Forato (ITA, Honda), +0:51.153; 10. Ken Roczen (GER, Suzuki), +0:58.580    

Race 2 (MX2 + Open) – Top 10 Classification: 1. Jett Lawrence (AUS, Honda), 36:14.723; 2. Ruben Fernandez (ESP, Honda), +0:07.919; 3. Simon Laengenfelder (GER, GASGAS), +0:10.438; 4. Maxime Renaux (FRA, Yamaha), +0:12.162; 5. Kay de Wolf (NED, Husqvarna), +0:29.029; 6. Conrad Mewse (GBR, KTM), +0:35.536; 7. Aaron Plessinger (USA, KTM), +0:37.007; 8. Karlis Alberts Reisulis (LAT, Yamaha), +0:41.572; 9. Cooper Webb (USA, Yamaha), +0:43.286; 10. Mikkel Haarup (DEN, Triumph), +0:43.325

Race 3 (MXGP + Open) – Top 10 Classification: 1. Tim Gajser (SLO, Honda), 35:51.888; 2. Jett Lawrence (AUS, Honda), +0:00.459; 3. Eli Tomac (USA, Yamaha), +0:17.172; 4. Hunter Lawrence (AUS, Honda), +0:18.129; 5. Jeffrey Herlings (NED, KTM), +0:20.434; 6. Jeremy Seewer (SUI, Kawasaki), +1:00.988; 7. Alberto Forato (ITA, Honda), +1:09.220; 8. Aaron Plessinger (USA, KTM), +1:12.390; 9. Maxime Renaux (FRA, Yamaha), +1:17.022; 10. Ken Roczen (GER, Suzuki), +1:20.261

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