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Speciale Desert Logic. Vince ancora Bibione Free Time

il 12/12/2007 in News

Da Djerba a Djerba, il Sahara di Desert Logic è un'avventura a portata di mano

Speciale Desert Logic. Vince ancora Bibione Free Time
Con il senno di poi poteva anche essere prevedibile, che la squadra detentrice del titolo, Bibione Free Time, avrebbe bissato il successo dell'edizione 2006.
Ma nello sviluppo dell'evento le cose non sono state del tutto chiare sino a chè non ha sventolato l'ultima bandiera a scacchi della manifestazione di Fabio Fasola.
Merito delle complessità della competizione, pur in un certo senso subordinata alla caratteristiche "Grand Tour" tipiche di Desert Logic. In Desert Logic, infatti, prima di tutto bisogna prendere confidenza con la tipologia del tracciato, ed immediatamente dopo imparare a gestire la parte più complicata della formula, la navigazione.
E sotto questo aspetto, i favoriti erano i componenti della squadra toscana, quest'anno passata alla denominazione di "Ribollita", dal nome del più tipico piatto della gastronomia tradizionale toscana. Ma è successo proprio nella prova di navigazione purissima, tre waypoint in rapida successione da trovare, inserire nello strumento e da raggiungere nell'ordine corretto, che i toscani hanno "toppato", lasciando ai bibionesi la strada aperta al secondo successo consecutivo.
Un abbonamento, ha detto qualcuno, che consente agli specialisti della sabbia Paolo Moro, Massimo Zamparo ed Ivano Zaccheo di ottenere l'accessso "automatico" all'edizione successsiva di Desert Logic. Oltre alla pesante medaglia d'oro che pende dal loro collo, infatti, il premio più ambito per i vincitori di Desert Logic è la corsia preferenziale per l'iscrizione all'edizione 2008. Moro, Zaccheo e Zamparo non hannno sbagliato nulla, ed hanno dimostrato di essere entrati immediatamente in perfetta sintonia con le regole e con la filosofia di Desert Logic. Sulla pista e sulle speciali guidate, nulla da dire: i più bravi sono stati loro!
Bravissimi anche I "ribolliti", "orfani" quest'anno della loro guida, del loro mentore Stefano Beni, passato al ruolo di "coach" sulla pista. Matteuzzi, Passigato e Minucci ci hannno creduto fino in fondo, ed il loro secondo posto assoluto lo hanno interpretato come il grosso successo di una squadra di perrfetti amatori alle prese con una più preparata, tecnicamente, formazione, tra l'altro scesa sulle piste tunisine con l'obiettivo preciso di ripetersi.
Al terzo posto le "Volpi nel Deserto". Franco Coppo, Guido Falciola, Paolo Valle. Fasola, riferendosi principalmente a Coppo, che conosce da tempo, dice che è la formazione di "quelli che sannno vivere", e che iniettano nelle loro iniziative questo spirito. Terzi per costanza in classifica generale, primi ex aequo con tutti i partecipanti di Desert Logic, per simpatia. Poi, per esempio, la formazione del Bpet, di Nicola Bernardelli, Maurizio Zachetti e del "ferrarista" Filippo Petrucci. Appassionatamente amatori, los tre amigos partivano con i favori del pronostico un po' contro. Tra l'altro Petrucci si schierava con una moto che ha fatto la storia delle gare su sabbia, ma che ormai non può essere considerata "attualisssima".
Da Djerba verso Ksar Ghilane via Chenini e Bir Soltane, l'anello delle dune attorno a Ksar, quindi la pista dei Dakariani verso Doouz. Un cambio deciso di terreni per raggiungere la mitica Matmata di Guerre Stellari, ed infine la pista di montagna per affacciarsi di nuovo al mare e raggiungere di nuovo l'Isola di Djerba, questa volta per l'ultimo striscione d'arrivo. I partecipanti, stando a quello che hanno detto durante e dopo Desert Logic, hannno gradito la formula ed il percorso, fornendo entusiasticamente preziose indicazioni per il suo ulteriore miglioramento.

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