Dakar 2020: vince Ricky Brabec!

La 42a edizione della Dakar è giunta al termine portando con se importanti novità. Prima fra tutte la vittoria dello statunitense Ricky Brabec, primo americano nella storia del Rally a vincere la gara più famosa del mondo. Dopo la prima settimana passata all'attacco, dopo essersi portato in testa alla terza tappa Brabec non ha più ceduto la leadership della classifica generale, adottando una guida accorta, ma non per questo meno efficace durante le velocissime Prove Speciasli della seconda settimana.

Con Brabec trionfa anche Honda, che con i piloti Benavides, Barreda e Cornejo chiude una splendida pagina di motorally, spodestando KTM Factory dal trono dopo 18 vittorie consecutive alla Dakar. Pablo Quintanilla su Husqvarna finisce in seconda posizione, dopo una seconda settimana a tutto gas con due vittorie di tappa. Terzo l'autraliano Toby Price, scosso per la perdita dell'amico Paulo Goncalves, che lui stesso ha soccorso per primo. Recupero difficile ma gas quanto basta per portare una KTM sul podio.

Questa Dakar si è svolta lungo circa 5.000 km di prove speciali per una distanza totale di 7.800 km, compresi i trasferimenti. Oltre alle due vittorie di tappa di Brabec (tappa 3 e 6), Honda ha contato su quelle di José Ignacio Cornejo (tappe 4 e 12), Kevin Benavides (tappa 7) e Joan Barreda (tappa 10), ribadendo la superiorità della sua squadra in questa Dakar 2020.

Quella di Brabec è la sesta vittoria Honda alla Dakar, dopo quelle ormai storiche (la più recente 31 anni fa) di Cyril Neveu (1982, 1986, 1987), Edi Orioli (1988) e Gilles Lalay (1989). Dopo essere rientrato in forma ufficiale nel 2013, al team HRC era finora sfuggita la vittoria finale, nonostante di due secondi posti del compianto Paul Gonçalves (2015) e di Kevin Benavides (2018).

Ecco le parole a caldo di Ricky Brabec: "Per vincere la Dakar ti devi dedicare al 100% alla Dakar, e sono contento che l'impegno mio e del team abbia finalmente ripagato. Questa è la vittoria più importante ed emozionante della mia carriera, l'ho fatto per l'America e per Honda e voglio tornare l'anno prossimo e cercare di ripetermi. Anche perché prima che un altro pilota americano vinca una Dakar penso passerà parecchio tempo. Ringrazio tutti quelli che mi hanno supportato a partire dal team Honda, Monster Energy e Alpinestars."

Anche quest'anno il rally più duro di tutti ci ha fatto emozionare, commuovere, appassionare come solo i grandi eventi sanno fare. Nonostante le critiche per la navigazione non troppo difficile e le velocità molto alte, questa prima edizione in territorio arabo sembra quindi essere stata promossa.