Per la sua 44a edizione, che si svolgerà dal 2 al 14 gennaio, la Dakar farà la sua terza visita in Arabia Saudita. Il rally partirà da Ha'il e finirà a Jeddah, dopo un giorno di riposo a Riyadh. Le verifiche tecniche, il prologo e la partenza della Dakar 2022 si terranno ad Ha'il. Il percorso partirà in direzione sud, passando per Riyadh, dove è previsto il giorno di riposo. La gara si concluderà di nuovo a Jeddah, dopo aver completato dodici tappe estenuanti, con la navigazione, la sabbia e le dune in maggiore evidenza rispetto alle edizioni precedenti. L'80% del percorso si correrà su un territorio ancora inesplorato

Il percorso 2022 si avventurerà nell'Empty Quarter, tanto sabbioso quanto misterioso.  Circondati da vaste distese di sabbia e dune, gli esperti in sella o al volante potranno approfittare del paesaggio, a condizione di mettere a frutto le loro capacità di navigazioneDurante il Rally d'Andalusia, con la partecipazione di alcuni dei favoriti della Dakar, sono stati annunciati i primi dettagli dell'edizione 2022 e l’apertura delle iscrizioni, prevista il 17 maggio.

Nel 2020 i concorrenti e le squadre della Dakar hanno scoperto l'Arabia Saudita. Nel 2021 hanno familiarizzato con i suoi territori in condizioni uniche, e nel 2022 continueranno la loro esplorazione. Uno sguardo alla mappa del paese invita gli amanti dei grandi spazi ad addentrarsi nell'Empty Quarter. Questo immenso deserto è grande come la Francia e si estende su tutta la regione sud-orientale del paese. È la sfida che David Castera si è posto, con tre tappe esclusivamente tra le dune. Il processo di selezione  si baserà sulla capacità degli equipaggi di affrontare le dune e la navigazione fuoristrada. Il calo del tempo medio non dovrebbe essere il risultato di una serie di forature che diversi concorrenti hanno subito su alcune delle tappe rocciose.

Nel 2020 i concorrenti e le squadre della Dakar hanno scoperto l'Arabia Saudita. Nel 2021 hanno familiarizzato con i suoi territori in condizioni uniche, e nel 2022 continueranno la loro esplorazione. Uno sguardo alla mappa del paese invita gli amanti dei grandi spazi ad addentrarsi nell'Empty Quarter. Questo immenso deserto è grande come la Francia e si estende su tutta la regione sud-orientale del paese. È la sfida che David Castera si è posto, con tre tappe esclusivamente tra le dune. Il processo di selezione  si baserà sulla capacità degli equipaggi di affrontare le dune e la navigazione fuoristrada. Il calo del tempo medio non dovrebbe essere il risultato di una serie di forature che diversi concorrenti hanno subito su alcune delle tappe rocciose.

Un'altra caratteristica tecnica sarà il debutto del roadbook elettronico per i piloti della classe elite, oltre a continuare con l'uso obbligatorio degli airbag per tutti i partecipanti alla moto.

Prologo nella sabbia

Il rombo dei motori inizierà il 1 gennaio con un prologo destinato a definire l’ ordine di partenza per la prima tappa, negli immediati dintorni di Ha'il, che offrono già notevoli tratti di sabbia. Sarà un buon modo per i piloti di abituarsi ad un terreno che vedranno molto di più: ci saranno tre tappe di sole dune!

Due tappe ad anello

In alcuni luoghi, sarà essenziale prendersi del tempo per sfruttare al massimo il potenziale del terreno che attraversiamo. Questo sarà il caso in due occasioni durante la Dakar 2022. È anche l'occasione per le squadre di supporto di rallentare e concentrarsi sul loro lavoro principale.

La tappa maratona alla vecchia maniera

La gestione della meccanica e lo sforzo fisico sono due degli aspetti più importanti del rally raid, e questi aspetti non sono mai così decisivi come durante una tappa maratona, dove la capacità di essere autonomi è essenziale, anche per chi è abituato ad aiutarsi a vicenda. Nell'Empty Quarter, le due giornate di maratona saranno corse "alla vecchia maniera".