È stato uno spettacolo la prova inaugurale del 50° Anniversario del Campionato AMA Pro Motocross di sabato scorso, con due (ex) “pensionati di lusso” Ryan Dungey e Antonio Cairoli che hanno dimostrato che la classe non è acqua dando vita a due manche alla pari con i piloti più veloci in pista. Dungey, nonostante i sei anni di assenza dall'outdoor, ha guidato alla grande in entrambe le manche chiudendo nella top five, mentre il compagno di squadra Cairoli ha chiuso con un ottimo settimo posto, nonostante qualche problema di setting alla sua KTM, leggermente diversa rispetto a quella usata fin’ora nel Mondiale MXGP.

Al suo attesissimo debutto nel motocross americano, il nove volte campione del mondo Antonio Cairoli ha dato spettacolo per i fan del sud della California e di tutto il mondo. Partito ottavo nella manche d'apertura, il pilota italiano ha lottato fin da subito all'interno di un folto gruppo di piloti. Si è fatto strada verso la top-five, ma una caduta nel finale di gara lo ha fatto retrocedere, facendogli chiudere al 10° posto la prima manche. Con una partenza molto più fluida nella seconda manche, Cairoli è entrato nella top-five al primo giro. In lotta con Eli Tomac per la quinta posizione, Cairoli ha finito per passare in sesta posizione e ha fatto un'ottima prestazione per il resto della gara per ottenere il settimo posto assoluto nel suo debutto nell'AMA Pro Motocross.

Antonio Cairoli: "Qui a Pala è un debutto molto bello per me. Certo, poteva andare un po' meglio senza la caduta nella prima manche, ma sono stato vicino alla top-five in entrambe le gare. Sono molto contento di come è andata, considerando la mia forma fisica: ho iniziato ad allenarmi in gara solo due o tre settimane fa. Prima stavo solo facendo dei test per il team e per la ricerca e sviluppo di KTM, quindi fino a un mese fa non avevo ancora in mente di correre qui. Mi sentivo un po' come se la tua mente volesse fare di più, ma sei attento perché questo tracciato è molto accidentato e impegnativo, quindi devi prendere tutto quello che viene e costruire un po' gara dopo gara".