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Internazionali d’Italia Motocross: una lunga storia di successi

Redazione
dalla Redazione il 09/02/2023 in News
Internazionali d’Italia Motocross: una lunga storia di successi
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Dal primo titolo di Pekka Vehkonen con la Cagiva nel 1997 alla vittoria di Tim Gajser nel 2022. Trentasei anni di storia che hanno per protagonisti i nomi più importanti della storia del motocross iridato

A scorrere l’albo d’oro degli Internazionali d’Italia Motocross c’è da farsi venire un giramento di testa: si susseguono alcuni dei nomi più importanti di sempre della storia del motocross iridato. La storia della serie italiana ha infatti ospitato il gotha del fuoristrada a due ruote degli ultimi 35 anni.

La serie, nata nel 1987 per volontà della Federazione Motociclistica Italiana ha attraversato il bel paese portando nelle piste italiane i grandi piloti del Motocross, di cui poteva ammirare le gesta anche a chi non aveva la possibilità di raggiungere una tappa del mondiale e permettendo così a tutti di vedere all’opera alcuni dei più grandi fuoriclasse di tutti i tempi.

Internazionali d’Italia Motocross: una lunga storia di successi

Il primo a laurearsi campione degli Internazionali nel 1987 è Pekka Vehkonen, vincitore con la Cagiva. L’anno successivo è il compianto Eric Geboers con la Honda a scrivere il suo nome nell’albo d’oro della serie italiana, prima che Alex Puzar si aggiudichi per ben tre volte consecutive la serie con la sua Suzuki. Bob Moore regala il primo successo alla Yamaha nel 1992, mentre l’anno successivo un certo Stefan Everts in sella alla Suzuki si aggiudica l’unica sua vittoria agli Internazionali. Nel 1994 è Alessio Chiodi ad essere titolato per la prima delle sue sette volte; Chicco si ripeterà poi nel 1998, 1999 e nel 2003 in sella alla 125, nel 2002 e 2005 nella classe Open e nel 2002 anche nella Elite.

L’ultima edizione degli Internazionali “vecchia maniera” viene vinta da Pit Beirer in sella alla Honda e dopo dieci anni dalla prima edizione gli Internazionali d’Italia diventano Assoluti d’Italia; i titoli che vengono assegnati diventano 125, Open e Elite. Claudio Federici in 125 e Andrea Bartolini nella Open inaugurano il nuovo corso, nel 1998 è la volta di Chiodi e Alessandro Belometti, ma l’anno successivo Bartolini si riprende lo scettro che terrà anche nel 2000, quando sarà Cristian Stevanini a vincere in 125. Nel 2001 Belometti torna in 125 e vince, mentre Federici si aggiudica la classe Open, l’anno seguente Stevanini si riprende il titolo della 125 e Chiodi vince per la prima volta nella Open, prima di tornare all’amata 125 con la quale vince nel 2003, quando Federici centra il suo quarto titolo che conferma nel 2004, lasciando a Daniele Bricca il titolo della 125. Il 2005 è l’ultimo anno degli Assoluti e i due piloti che si laureano campioni sono Alex Salvini e Chicco Chiodi che conquista così il suo settimo ed ultimo titolo.

Internazionali d’Italia Motocross: una lunga storia di successi

Dal 2006 la serie torna a chiamarsi Internazionali d’Italia e adeguandosi a quello che succede nel Campionato del Mondo FIM di Motocross, vengono introdotte le classi MX2 e MX1. Claudio Federici inaugura il nuovo corso aggiudicandosi il primo titolo della MX1, mentre per la prima volta è Antonio Cairoli con la Yamaha del team De Carli a vincere in MX2. Il siciliano che sta vivendo un momento d’oro si è da poco laureato Campione del Mondo della MX2 per la prima volta e manco a dirlo diventerà anche il pilota più vincente di sempre degli Internazionali, portando a casa ben 14 titoli tra MX2, MX1, Elite e Supercampione. Nel 2007 è David Philippaerts a vincere la MX1, il pilota della Yamaha che l’anno successivo coronerà la sua carriera con l’iride in MX1 vince in 450, mentre è nuovamente Cairoli, a vincere in MX2. 

Il 2008 si apre con la prima vittoria del siciliano in MX1, in MX2 invece vince Manuel Monni che si ripeterà l’anno successivo, quando ad aggiudicarsi la classe regina sarà l’estone Tannel Leok. E’ il ritorno dei grandi nomi stranieri agli Internazionali, piloti che si cimentano nella serie italiana per prepararsi al meglio alle sfide mondiali. Christophe Charlier, con la Yamaha del team Gariboldi, fa centro nel 2010 in MX2, mentre Davide Guarneri vince in MX1; la stagione successiva il francese Steven Frossard con la Yamaha del team Rinaldi centra il successo in MX1 e nella neonata classe Elite, mentre un giovane Gautier Paulin vince in MX2, sempre sulla moto del team parmense che fa incetta di titoli. 

Dal 2012 agli Internazionali tornano le 125cc 2t ed il primo a centrare il successo è niente meno che un giovanissimo Tim Gajser con la KTM, mentre Alessandro Lupino e Cairoli vincono in MX2 e MX1. Il pilota di Patti ormai salito a quota sei mondiali, apre il 2013 con la vittoria in MX1 ed Elite, mentre Charlier vince in MX2 e Riccardo Righi in 125; una delle tappe della serie è a Malagrotta, nella “tana” di Cairoli che ovviamente vince. Nel 2014 si corre a Noto, in Sicilia e davanti ai suoi tifosi Tony vince ma il suo più insidioso avversario è Jeremy Van Horebeek, il belga della Yamaha Rinaldi vince in MX1 ma Cairoli centra la Elite e Charlier porta a tre il numero di titoli in MX2, mentre Lorenzo Ravera è il campione della 125, seguito l’anno dopo dal bulgaro Petar Petrov. Nel 2015 Cairoli torna a fare doppietta con MX1 e Elite ed è Gajser il vincitore della MX2, con il team Gariboldi nel frattempo passato a Honda. Lo sloveno inizia con una vittoria l’anno che gli regalerà anche il primo titolo mondiale MX2, prima di passare alla classe regina. 

Internazionali d’Italia Motocross: una lunga storia di successi

Nel 2016 gli Internazionali vengono trasmessi in diretta streaming, è una rivoluzione! Si parte dalla nuova pista di Alghero affacciata sul mare della splendida Sardegna, prima di andare in Calabria a Lamezia e a Ottobiano e approfittando dell’assenza di Cairoli infortunatosi a Riola in allenamento, Van Horebeek ripete il successo di due anni prima ma è Evgeny Bobryshev con la Honda HRC a centrare il successo in Elite, mentre Michele Cervellin si aggiudica la MX2 e Stephen Rubini la 125. Tony torna nel 2017 e inaugura la stagione del nono titolo con una vittoria in MX1 e in Elite, mentre il suo futuro compagno di squadra Jorge Prado Garcia vince in MX2 con KTM e il futuro Campione del Mondo della classe Junior, Gianluca Facchetti coglie il successo in 125 col team Maddii. 

Dal 2018 la classe Elite diventa Supercampione, gli Internazionali sono sempre più un appuntamento imperdibile per i migliori piloti del mondo che vengono in Italia per cimentarsi in una serie ormai divenuta propedeutica al mondiale, per i tifosi che accorrono in massa e per il pubblico che segue la serie alla tv. Nel biennio ’18/’19 Cairoli coglie gli ultimi due successi in MX1 e in Supercampione, mentre Cervellin e Prado vincono in MX2 e Mattia Guadagnini e Florient Miot sono campioni in 125. Nel 2020 arriva il primo titolo nella classe regina di Gajser che centra la doppietta MX1/Supercampione, mentre un altro francese, Maxime Renaux, vince in MX2 e il “poliziotto” Pietro Razzini primeggia in 125.

Nel 2021 Febvre diventa il quarto pilota transalpino a vincere agli Internazionali, portando a casa con la Kawasaki che lo vedrà lottare per il titolo della MXGP fino all’ultimo GP, sia la MX1 che la Supercampione. Nicholas Lapucci vince invece per la prima volta nella storia della serie in MX2 con una Fantic 250 2t. mentre il suo compagno di squadra norvegese, Hakon Osterhagen è campione in 125. Veniamo ora alla passata stagione che vedono le gare trasmesse in diretta streaming su FedermotoTV, quando Tim Gajser centra la seconda doppietta della sua vita agli Internazionali bissando il titolo MX1/Supercampione che lo mette sulla strada per il quinto titolo iridato, mentre Fantic si aggiudica nuovamente le due classi MX2  e 125 con il norvegese Cornelius Toendel e l’olandese Cas Valk che vincerà poi il titolo continentale della ottavo di litro.

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