Sabato sera, a Salt Lake City, Chase Sexton verrà incoronato nuovo campione del AMA Supercross! Al momento manca l'ufficialità, perché una matematica beffarda tiene ancora in corsa Eli Tomac, anche se ormai è chiaro a tutti che il pilota Yamaha in Utah non ci sarà.

Così il giovane Chase, classe 1999, originario dell'Illinois riuscirà a porre il suo primo sigillo nella massima categoria del Supercross americano, dopo aver già fatto filotto ( 2019 e 2020 ) nella East Regional della classe 250. Anche questi due titoli furono conquistati in sella alla Honda, il CRF 250 del Team Geico.

Già...Honda! Quest'anno la casa alata, da sempre considerata la massima espressione delle moto da fuoristrada, riuscirà a piazzare una tripletta che non ha precedenti. Tutti i titoli del supercross 2023 andranno a riempire la bacheca dei trofei del Team HRC, grazie al doppio successo dei fratelli Lawrence nella 250. E il futuro per le rosse sembra piuttosto roseo, visto che al momento i piloti più talentuosi e soprattutto più giovani sono sotto il loro contratto, a meno di clamorosi colpi di mercato a suon di bigliettoni! Ma credo che sul piatto, chi vorrà portare via Sexton ed i fratelli Lawrence ad Honda, di dollari ne dovrà mettere davvero tanti..

Ma se il futuro potrebbe sorridere, il passato ha fatto invece versare tante lacrime amare agli uomini in red! Se nella 250 qualche titolo negli ultimi anni è arrivato, sapete da quanto tempo Honda non vinceva un campionato supercross della massima categoria? Era il 2003, hanno in cui un certo Ricky Charmichael vinse il suo secondo titolo consecutivo in sella alla CR250, perché all'epoca all'interno degli stadi americani si sentiva ancora odore di miscela!

E quello fu l'ultimo titolo di un periodo leggendario per Honda, che aveva visto correre sulle sue moto i più forti piloti della storia del supercross, con il punto più alto raggiunto con i 4 titoli consecutivi, dal 1993 al 1996, di "Showtime" Jeremy McGrath!

Dopo Charmichael un vuoto di vent'anni, che pesava come un macigno in HRC. Perché si sa che gli Usa rappresentano il mercato più importante per il motocross, e questo fa degli Stati Uniti anche la vetrina più importante per i propri prodotti. I piloti in questi anni ci sono stati, nomi importanti di grandi campioni, ed anche la moto era sicuramente all'altezza di lottare per il titolo, lo confermano le vittorie parziali ottenute costantemente. Ma questo non è bastato.

Kewin Windham è stato il rider che meglio ha rappresentato Honda nel dopo Charmichael, correndo per la casa alata praticamente lungo tutto il corso della sua carriera. Molte vittorie ottenute, 3 volte vicecampione (2004, 2008 e 2010), ma sulla sua strada ha sempre trovato qualcuno più determinato di lui, in primis Stewart e Villopoto.

Tanti altri hanno indossato i colori HRC Factory in questo lungo periodo: Mike Larocco, Andrew Short, Nick Wey, Ernesto Fonseca, David Millsaps, Trey Canard, Justin Brayton, Barcia, Cole Seely. Anche Chad Reed ed Eli Tomac hanno tentato di vincere un titolo con la CRF 450, ma per entrambi è arrivato soltanto il secondo posto.

L'ultimo ad essere stato chiamato per rompere questa maledizione è stato Ken Roczen. Per lui un terzo posto nel  2020 ed un secondo posto nel 2021, ma anche tanti infortuni che avrebbero potuto addirittura mettere fine alla carriera del tedesco. Fino al 2022, quando a causa della partecipazione di Ken al mondiale supercross (organizzato da un promoter concorrente a quello americano) Honda gli ha dato il ben servito.

Il resto è storia recente. Finalmente il tanto sospirato titolo è arrivato, ed ora che la maledizione è stata interrotta chissà che per Honda non ricominci un periodo di splendore come quello degli anni 80/90!