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Mondiale flat track a Manchester: il primo round raccontato da dentro

Carlo Pettinato il 09/08/2023 in News
Mondiale flat track a Manchester: il primo round raccontato da dentro
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In una serata estrema a causa di pioggia e fango svetta il ceco Ondřej Svědík, con Boncinelli primo degli italiani, sesto. Il racconto in prima persona del nostro pilota italiano Nico Sorbo

Un perfetto tempo inglese a Manchester per la prima prova del Campionato del Mondo di flat track 2023. Pioggia tutta la notte e tutto il giorno che hanno preceduto le gare, al via nel tardo pomeriggio di sabato 5 agosto sull’ovale in terra battura - fango battuto - di Belle Vue. Situazione estrema per uno sport come il flat track, che ha addirittura visto alcuni piloti chiedere l’annullamento della gara e scontrarsi con una Federazione irremovibile che ha deciso di procedere. 

E quindi via con lenti a strappo e roll-off per cercare di capirci qualcosa o, ancora meglio, a caccia di una super partenza per non essere accecati dagli avversari. A uscire vincitore da una serata più tosta di quanto preventivato è stato il ceco Ondřej Svědík su Yamaha, davanti al connazionale Ervin Krajčovič e allo statunitense Sammy Halbert. Svědík arrivava in finale con ruolino di marcia impeccabile, quattro vittorie su quattro batterie, e la finale stessa non andava diversamente. Al comando dal primo all’ultimo giro, per non lasciare spazio ad alcuna replica. Più interessante la battaglia per la seconda posizione, con diverse tornate sul filo di lana tra Krajčovič e Halbert, vicinissimi per tutto il tempo sino all’arrivo.

Queste le parole del vincitore Ondřej Svědík: “per me è stata un’esperienza nuova, la pista era molto diversa rispetto a quelle dove ho corso in passato, ma mi sono divertito. Vincere il primo round è pazzesco, ne mancano ancora tanti ma è un modo eccellente di cominciare. Le condizioni erano estreme e il terreno era davvero pesante, ma nel corso della serata la pista è stata preparata ed è migliorata molto; sono felicissimo di aver vinto”.

Mondiale flat track a Manchester: il primo round raccontato da dentro
foto © FIM

Primo italiano Matteo Boncinelli del team VFR di Fabrizio Vesprini, vice campione del mondo in carica, sesto al termine delle danze alle spalle anche di Gerard Bailo, quarto, e dell’australiano Jarred Brook, quinto. Alla finale aveva avuto accesso diretto anche Daniele Tonelli, ma veniva escluso dalla ripartenza dopo una scivolata che aveva causato una bandiera rossa al primo giro. Gli altri della nostra pattuglia sono stati nell’ordine Marco Troiano e Giacomo Bossetti 18° e 19° sulle moto del team VFR, Vittorio Emanuele Marzotto 20° in sella alla Fantic, loro tre passati per la batteria di recupero, la cosiddetta Last Chance; poi Daniele Moschini 21° e Nico Sorbo 27°.

Lo svolgersi della serata è stato tuttavia tutt’altro che lineare e senza intoppi. Come intuibile dalle condizioni meteo, già nelle prime batterie la pista è diventata per tutti i piloti un inferno. Ce lo ha raccontato direttamente Nico Sorbo, al suo primo anno “vero” di mondiale, per la prima volta tra i 28 piloti fissi che correranno tutta la stagione.

La era pista al limite dell’impraticabile, a causa delle condizioni impossibili i due turni di libere previsti sono stati ridotti a uno solo, un’assurdità. L’ovale era stato preparato con una ventina di centimetri di materiale morbido, che con l’acqua si è inevitabilmente trasformato in fango micidiale. Si sono creati canali e si faticava addirittura ad allineare la moto per la partenza.

Mondiale flat track a Manchester: il primo round raccontato da dentro
foto © Bjwtphotography

Dopo le prime tre batterie c’è stata una riunione con la direzione gara per valutare la possibilità di fermare l’evento, noi piloti eravamo più o meno tutti d’accordo ma la Federazione ha deciso di procedere. La situazione in pista è migliorata di poco dopo un riassetto con cui è stato rimosso un po’ del fango superficiale, così hanno potuto svolgersi la quarta heat e poi last chance e finale.

Per quanto riguarda la mia, di gara, non è di certo stata delle migliori. Date le difficoltà logistiche avevo deciso di raggiungere Manchester in aereo e di noleggiare una moto in loco, ma questo ha comportato evidentemente il correre con un mezzo mai visto e nemmeno tarato per il mio peso. Le libere ridotte a soli 3 minuti non hanno aiutato.

Nella prima batteria sono partito bene, sono scattato quarto, ma nel secondo rettilineo a causa di un contatto malfunzionante la moto si è spenta e ho dovuto fermarmi. Nelle batterie due e tre sono caduto quindi altri due risultati da dimenticare, uno 0 e poi 2 punti nella heat 3; le condizioni erano limite, non si stava davvero in piedi.

Per l’ultima batteria di qualificazione la pista era stata preparata meglio ed era più praticabile. Ho fatto una buona partenza ma mi sono toccato con un altro pilota già alla prima curva e sono finito a terra abbastanza pesantemente. Mi sono rialzato e con l’adrenalina della gara sono ripartito nonostante un profondo taglio a una mano. Quest’ultima batteria, nonostante il piccolo infortunio, non è andata male e sono riuscito a prendere 3 punti. Con soli 5 punti totali non sono purtroppo riuscito a qualificarmi per la last chance e la mia gara è finita lì.

Mondiale flat track a Manchester: il primo round raccontato da dentro
foto © Bjwtphotography

Un po’ meglio è andata al mio compagno di avventure Vittorio Emanuele Marzotto, Lele per tutti. Nelle batterie aveva collezionato 19 punti, ma alla pari con molti altri. In teoria con quel punteggio avrebbe dovuto accedere direttamente alla finale, ma per una serie di discriminanti è dovuto passare per la manche di recupero.

Nella last chance è partito male, e quando parti male con questo fango è difficilissimo tornare su; tuttavia ha recuperato bene sino ad agganciare il secondo, l’inglese Jack Bell, con cui si è giocato la seconda posizione, l’ultima valida per l’accesso alla finale. Le ha provate davvero tutte, ma la pista aveva una sola traiettoria lontanamente accettabile quindi era davvero improbabile inventarsi qualcosa; all’inizio dell’ultimo giro ha provato il tutto per tutto ed è scivolato, quindi pure lui fuori dalla finale.

Torniamo a casa con il morale un po’ basso, di sicuro come inizio avrebbe potuto andare meglio; il meteo ha complicato non di poco le cose, rendendo tutto molto più insidioso per me ma anche per molti piloti ben più esperti, cosa che mi consola parzialmente. Io, tra le altre cose, andrò pure a farmi controllare la mano…”

Speriamo quindi in un prosieguo del mondiale di flat track più “consono”, con piste asciutte dove i piloti possano esprimere il proprio meglio e dar vita a belle battaglie senza il rischio di scivolare ad ogni metro. E, perché no, in un po’ di fortuna in più per tutti i nostri connazionali. L’appuntamento è dunque per il 10 di settembre in Ungheria, in quel di Debrecen, mentre la settimana successiva si correrà il round italiano in provincia di Cuneo, a Boves.

 

Classifica del mondiale flat track 2023 dopo il primo round

1. Ondřej Svědík 25 pts

2. Ervin Krajčovič 22 pts

3. Sammy Halbert 20 pts

4. Gerard Bailo 18 pts

5. Jarred Brook 16 pts

6. Matteo Boncinelli 15 pts

7. Matias Lorenzato 14 pts

8. Markus Jell 13 pts

9. Eric Reverté 12 pts

10. Jack Bell 11 pts

11. Ferran Sastre Martinez 10 pts

12. Daniele Tonelli 9 pts

13. Sébastien Jeanpierre 8 pts

14. Menno Van Meer 7 pts

15. Santagio Arangio 6 pts

16. Tim Neave 5 pts

17. Josep Piedra 4 pts

18. Marco Troiano 3 pts

19. Giacomo Bossetti 2 pts

20. Vittorio Emanuele Marzotto 1 pt

21. Sébastien Clément

22. Daniele Moschini

23. Klaus Mayr

24. Nico Sorbo

25. Florian Eder

26. Yasmin Poppenreiter

27. Hanson Schruf

28. Tomáš Kolařík

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