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Mondiale Flat Track, Daniele Moschini trionfa in Repubblica Ceca
Sull’ovale di Pardubice arriva una bella doppietta italiana, grazie anche a Matteo Boncinelli secondo; completa il podio il pilota di casa e leader di campionato Ervin Krajčovič. Anche Tonelli e Marzotto in Top 10
Dopo il TT di Boves, per la quarta prova del Campionato del Mondo flat track 2023 si torna a correre su di un ovale, nella splendida cornice dello stadio di Pardubice, Repubblica Ceca. La struttura è nota nell’ambiente per la prestigiosa e storica gara di speedway del Casco d’oro, la più antica di tutta Europa, istituita nel 1929. Il fine settimana ceco è ricco di eventi: venerdì sera finale dell’europeo di speedway; il sabato sono in programma il 4° round del mondiale flat track e a seguire il Golden Ribbon di speedway; la domenica si chiude con la 75^ edizione dello Zlatá Přilba, il Casco d’oro appunto.
È un vero pubblico da stadio quello che accoglie piloti e addetti ai lavori sabato 23 settembre, come purtroppo qui da noi è riservato solo ad altri sport. La giornata è fresca ma moderatamente soleggiata. La pista si presenta umida per la pioggia della notte, ma l’organizzazione lavora tutta la mattina per asciugare il terreno e sino a farlo seccare troppo, con conseguente carenza di grip quando il fondo non viene irrigato a dovere.
La sessione di batterie di qualifica si apre all’insegna di Matias Lorenzato, argentino su moto italiana Zaeta, Daniele Moschini su GASGAS del team VFR, Sammy Halbert, statunitense ufficiale GASGAS, e Jarred Brook, australiano in sella a Husqvarna. Bene anche Daniele Tonelli, Matteo Boncinelli e Vittorio Emanuele Marzotto, tutti secondi nelle prime rispettive heat.
Il secondo giro di qualifiche vede le vittorie ancora di Halbert e Lorenzato, ma si fanno vedere Ervin Krajčovič e il campione in carica Gerard Bailo. Marzotto è ancora secondo, mentre Boncinelli e Tonelli sono terzi. Continuano a dettar legge anche nel terzo turno Lorenzato e Halbert, che cederanno qualche punto solo nella quarta ripresa. Arrivano due successi per Boncinelli, uno per Tonelli e due secondi posti per Moschini.
I top rider sono tutti direttamente in Finale: Lorenzato e Krajčovič con 27 punti, Halbert segue a ruota con 26, poi Boncinelli 25, Brook 24, Moschini e Marzotto appaiati con 22, Tonelli 21, Neave e Bailo con 20. Passano per la Last chance Ondřej Svědík e Menno Van Meer.
La Finale viene subito interrotta con la caduta alla prima curva di uno dei favoriti, Matias Lorenzato. L’argentino trascorre qualche attimo a terra ma si rialza ed è pronto a ripartire. Altro semaforo verde e a venir fuori stavolta è Matteo Boncinelli, in cerca di riscatto dopo lo zero fatto segnare a Boves. Il toscano guida le danze per qualche giro, ma alle sue spalle si fa largo tra gli avversari Sammy Halbert.
Lo statunitense aggancia Boncinelli ed effettua il sorpasso. I due si toccano, Boncinelli allarga la traiettoria con la moto che si rialza e punta verso gli air fence a bordo pista. Riesce a rallentare quanto basta, ma finisce comunque a terra senza conseguenze. La condotta di Halbert non passa inosservata all’arbitro di gara, che decide di squalificarlo dalla Finale per un’entrata giudicata troppo aggressiva. Per lo statunitense è la terza squalifica consecutiva dopo quelle di Debrecen e Boves; un peccato, perché in quanto a velocità pura sembra non essere secondo a nessuno, ma a quanto pare il metro di giudizio dell’aggressività in pista tra il Campionato del Mondo flat track e l’AMA Grand National è differente.
Si riparte ancora una volta, con una pista sempre più asciutta e scivolosa. Stavolta è Daniele Moschini a partire a razzo: si porta davanti al gruppo e tiene la testa della corsa con i denti per tutti i giri previsti. Boncinelli lo raggiunge, sembra avere qualcosa in più ma Moschini è bravo a non lasciare mai un varcoaperto e passa per primo sotto la bandiera a scacchi, bissando il successo conquistato proprio qui a Pardubice il 24 settembre 2022. Moschini è il terzo differente pilota italiano a vincere sulle quattro finali sino ad ora disputate.
Alle sue spalle appunto Boncinelli, poi Krajčovič, Bailo, Neave e Lorenzato, non più in palla dopo la caduta a inizio Finale. Seguono Svědík, Van Meer, Tonelli e Marzotto. Quest’ultimo sembrava poter replicare il buon risultato di Debrecen, ma dopo un ottimo avvio che lo aveva portato in top 5, soffriva la mancanza di grip a causa della pista molto secca e concludeva decimo. Gli altri italiani: Giacomo Bossetti chiude 15° e Marco Troiano 16°.
Con una sola gara da disputare da qui al termine della stagione mondiale 2023, la classifica sorride al ceco Ervin Krajčovič, che allunga in campionato di un qualcosa. Non cambiano le prime tre posizioni, ma tra Krajčovič e Bailo ora ci sono 5 punti. Impresa non impossibile per il campione in carica ma di certo molto difficile, date la velocità e la costanza dell’avversario. Krajčovič non ha ancora vinto una finale ma è il pilota con più podi all’attivo, 3 su 4 gare, contro i 2 di Boncinelli e uno solo per gli altri.
Boncinelli si risolleva dopo la battuta d’arresto in Italia ed è quarto, ma lontano 15 lunghezze dal ceco. È a tiro il podio finale, solo 3 punti più avanti. Moschini sale in settima posizione, mentre Marzotto scende dalla nona all’undicesima, ma la top 10 è a portata di mano con una buona gara in Francia, tra due settimane; Daniele Tonelli è ora 13°.
Abbiamo raccolto la testimonianza sul fine settimana ceco di Pardubice da Vittorio Emanuele Marzotto, pilota veneto in sella alla Fantic Motor: “Difficile Finale quella di Pardubice, meno grip c’è più grandi diventano le difficoltà che incontro. Qui, la pioggia della notte aveva messo i presupposti per una gara su fondo perfetto, ma gli organizzatori a forza di lavorarla l’hanno asciugata sin troppo e ora della Finale era davvero secca e scivolosa.
Quando c’è buon grip bene o male si riesce a sopperire con un po’ di malizia, grinta e gas; spingendo un po’ di più in qualche modo si riesce a stare nel gruppo. Più la pista si asciuga, più si palesa la difficoltà a causa di un bilanciamento della moto che qui non era ottimale.
In Finale, prima che Lorenzato mi arrivasse all’interno ero quarto o quinto, ero col gruppetto di testa, poi basta un niente e l’equilibrio scompare. Le numerose ripartenze hanno aggravato la situazione: il tempo scorre, il sole fa il suo effetto e la pista asciuga sempre più, e così ho fatto sempre più fatica.
Con un calendario così serrato, corriamo tutti i fine settimana in sequenza, e avendo ricevuto la moto solo una settimana prima del debutto, riesco a fare solo piccole modifiche in corso d'opera e le provo direttamente alla gara successiva. Si cerca naturalmente di lavorare nella giusta direzione, ma non è scontato che il risultato sia quello sperato.
Ormai manca solo un GP, in Francia tra due settimane. Correremo a Morizes, che non dovrebbe essere critica, solitamente è una pista con buon grip. È anche vero che ci ho sempre corso di sera, mentre la prossima gara sarà a metà giornata, quindi non mi aspetto che ci siano le condizioni delle altre volte. Sicuramente sarà meglio di Pardubice...”
E allora il prossimo appuntamento con la stagione mondiale Flat Track 2023, l’ultimo, è per domenica 8 ottobre in quel di Morizes, Francia. Lì, verrà assegnato il titolo di Campione del Mondo, vedremo chi riuscirà a spuntarla.
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