News
Maggiora 2T Trophy, buona la prima!
Solo motori 2 tempi, ingresso gratuito per il pubblico, paddock aperto a tutti e la presenza di tantissimi campioni, europei e americani: ecco le poche e semplici regole che hanno decretato il successo dell'evento voluto da Maggiora Park e da Stefano Avandero
Maggiora 2T Trophy, buona la prima! Anzi, mi verrebbe da dire buonissima, visto l’enorme risonanza che ha avuto questo evento fortemente voluto sia dal Maggiora Park che da Stefano Avandero.
L’idea, ben chiara nella testa dei suoi ideatori ma assolutamente non semplice da realizzare, era di far rivivere agli appassionati la grandezza degli anni d’oro del motocross con gli eroi che quell’epoca l’hanno scritta. Gli anni in cui si accedeva alle gare con più facilità, dove il contatto con i protagonisti era più agevole, dove si respirava la pura passione per il motocross!
E per far questo c’erano alcuni punti fissi da dover mantenere: innanzitutto solo motori 2 tempi, perché si sa che l’odore di miscela ci fa ritornare subito con la mente al passato. Poi ingresso gratuito per il pubblico e paddock aperto a tutti, con la possibilità di guardare, fotografare, toccare da vicino i propri beniamini. E poi la forza, innanzitutto economica, ma anche il coraggio o se meglio vogliamo l’audacia di chiamare e convincere alcuni grandi campioni del passato a rimettersi in gioco in una gara che, anche se dallo spirito non troppo competitivo, prevedeva comunque una partenza dal cancelletto, e si sa che quando un pilota indossa il casco qualcosa scatta sempre nella sua testa. Così rivedere uno Stefan Everts schierarsi al cancello come non accadeva da probabilmente 10 anni, o un Frederic Bolley o un James Dobb è veramente qualcosa di unico. Chi se lo sarebbe mai aspettato che qualcuno riuscisse a convincerli! Come per Alex Puzar, il nostro campionissimo che proprio qui a Maggiora ha scritto pagine indimenticabili. Rivederlo in pista con quel numero 71, che quei gomiti larghi e con il mento sopra il manubrio a mordere la pista, sempre all’attacco, è stato qualcosa di incredibile.
Altri grandi campioni ci hanno invece abituato in questi anni a non toglierlo mai quel casco, soprattutto gli Americani. Ma ciò non toglie che poter vedere girare McGrath, Brown, Emig, Hughes, Glover è sempre un evento eccezionale, per lo meno dalle nostre parti. E lo stesso si può dire per Paulin Gautier o Christophe Pourcel, più giovani ma sempre spettacolari e soprattutto velocissimi.
3 categorie in gara (under 30, tra 30 e 45 ed over 45), motori a 2 tempi ma senza limitazioni di cilindrata o anno, 2 manche da 15 minuti totali. Evento che parte e si conclude tutto il Sabato mattina, perché in realtà per questo primo anno è stato inserito all’interno del trofeo delle regioni Epoca e non si poteva fare altrimenti. Ma per gli appassionati la possibilità di trascorrere due giorni con questi campioni che passeggiavano per il paddock di Maggiora, sempre pronti ad una foto o un autografo, e la parata in pista effettuata nella pausa pranzo di Domenica. Sicuramente, dopo questo primo test, il futuro potrebbe essere quello di vedere questo format organizzato come evento trainante, da solo, con tempi più distesi.
Le gare sono state spettacolari ed emozionanti, anche per me che mi sono schierato nella categoria over 45 al fianco di alcuni idoli della mia infanzia! Incredibile poter lottare con McGrath, di cui avevo i poster in cameretta, o poter scattare dal cancello a fianco di Emig di cui ho ancora il ricordo di quella foto dentro alla Jacuzzi con 4 belle donne dopo la vittoria del titolo Supercross, o poter vedere da vicino l’aggressività della guida di Puzar che non ha perso nulla di quello stile che lo ha caratterizzato nella sua carriera e che proprio qua a Maggiora aveva esaltato tutti con una rimonta paurosa, nell’anno del suo primo titolo mondiale. Chiaramente alcuni piloti erano più caldi di altri, semplicemente per il fatto di essere più allenati, come Paulin e Pourcel che hanno offerto uno spettacolo incredibile tra gli under 45. O come Mike Brown, che si sa continua a gareggiare con regolarità in USA e va ancora molto forte. Anche Puzar si è presentato con buone velleità e con qualche allenamento sulle braccia, ed in effetti ha guidato alla grande. Ma anche gli altri, nonostante gli anni di inattività, hanno mantenuto lo stesso stile che conoscevamo, come Stefan Everts sempre in piedi sulle pedane a spingere centralmente con quella perfezione e quella fluidità che gli ha permesso di diventare il più titolato di sempre. O come McGrath, ancora stiloso e idolo incontrastato delle folle, è sempre lui il più cercato da tutti!
Sono tornato a casa con l’adrenalina che scorreva ancora nel corpo e con la pelle d’oca sulle braccia, con la testa già orientata al 2025!
Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.