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Dakar: svelato (più o meno...) il percorso 2026

La Dakar 2026, in programma dal 3 al 17 gennaio, porterà piloti ed equipaggi sulle rive del Mar Rosso a Yanbu per un percorso ad anello di circa 8.000 chilometri, inclusi 5.000 chilometri di tratti cronometrati
David Castera ha svelato le linee generali della 48a edizione della Dakar, durante un incontro tenutosi a Les Comes, in Spagna. La Dakar 2026, in programma dal 3 al 17 gennaio, porterà piloti ed equipaggi sulle rive del Mar Rosso a Yanbu per un percorso ad anello di circa 8.000 chilometri, inclusi 5.000 chilometri di tratti cronometrati. A metà del rally, i concorrenti godranno di un giorno di riposo a Riyadh, capitale dell'Arabia Saudita.
Giunta al suo settimo anno consecutivo in Arabia Saudita, la Dakar ha sviluppato una conoscenza approfondita del territorio, consentendo agli organizzatori di creare un percorso che coniuga perfettamente lo spirito d'avventura con una logistica funzionale per l'intera carovana. Il formato ad anello di grandi dimensioni soddisfa tutti i requisiti. La città portuale di Yanbu, sul Mar Rosso, è stata scelta per ospitare sia la partenza che l'arrivo, con altri sei bivacchi allestiti nel cuore del deserto e a Riyadh, dove il rally si prenderà una pausa nel giorno di riposo. Sono previste quattro tappe ad anello lungo il percorso, garantendo che la sfida rimanga altrettanto impegnativa in termini di distanza e terreni vari per piloti, conducenti e navigatori... rendendo al contempo la vita un po' più facile per gli altri.

Il concetto di tappa maratona incarna la sfida definitiva della Dakar: trovare il giusto equilibrio tra pura prestazione e resistenza. Queste tappe consecutive, spesso decisive per il riassetto generale, hanno assunto varie forme nel corso degli anni, la più recente delle quali è stata la cronometro da 48 ore, presente nelle ultime due edizioni. Per il 2026, la filosofia minimalista rimane intatta. In entrambe le tappe maratona-rifugio, una a metà della prima settimana e l'altra a metà della seconda, a corridori ed equipaggi verrà consegnato un pacchetto essenziale composto da sacco a pelo, tenda e razioni alimentari. Per evitare qualsiasi manovra tattica volta ad assicurarsi una posizione di partenza più favorevole per il giorno successivo, l'ordine di partenza seguirà il regolamento standard, basato rigorosamente sulla classifica della speciale precedente.
La decisione di separare i veicoli FIA e FIM in alcune tappe si è dimostrata valida su più fronti e verrà mantenuta anche nell'edizione 2026. Il format aumenta la sicurezza riducendo i sorpassi, estende l'orario di guida diurno per auto e camion e premia i navigatori più abili nelle prime posizioni del gruppo delle quattro ruote motrici. Quattro tappe seguiranno questo modello a percorso diviso, raggruppate in due coppie consecutive. In questo modo, qualsiasi strategia che si basi su una partenza deliberatamente in ritardo per ottenere un vantaggio il giorno successivo è destinata a fallire: qualsiasi tempo guadagnato il primo giorno verrà quasi certamente perso il secondo!
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