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Intervista Josep Garcia: un uomo solo al comando

Redazione
dalla Redazione il 22/07/2025 in News
Intervista Josep Garcia: un uomo solo al comando
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Il pilota della KTM è il leader della EnduroGP, ma è anche l'unico spagnolo al top nel Mondiale. In questa intervista ci parla dei rivali, della moto e della sfida con l’Italia in vista della Sei Giorni 2025

Ciao Josep, partiamo dalla Sei Giorni: sei quasi sempre il più veloce in gara, ma dietro di te sembra che manchi un po’ il movimento sotto. Come mai la Spagna che è fortissima nella Velocità, nel Trial, ora anche nel Cross fatica invece nell’Enduro?

Sì, adesso nel Mondiale sono praticamente da solo in rappresentanza della Spagna, ma alla Sei Giorni avremo i due fratelli Navarro, di cui uno è stato campione del mondo Youth con la 125 d Julio Pando, che è un bravissimo pilota. La base c’è, ma il problema è che in Spagna, in questo momento, manca un po' di aiuto ai piloti che vogliono correre, non è come qualche anno fa che trovavi aiuto da tante parti. Anche se arrivi a fare il Mondiale adesso è difficile, e questo ci limita nell’Enduro e anche un po’ nel Motocross. Prendi Navarro, è stato campione del mondo Youth, dopo ho fatto la Junior con un po' di aiuto ha dovuto metterci del suo e quando è dovuto passare nel Mondiale avrebbe dovuto spendere così tanto che ha preferito fermarsi e correre solo il campionato spagnolo.

Noi dall’Italia vediamo la Spagna come un Paese molto organizzato e con tanto sostegno al motociclismo. Quindi non è sempre così.

No. Penso che deve succedere qualcosa magari deve arrivare qualcuno… non so quando, c’era Cervantes che era un pilota vincente e popolare, poi quando lui ancora correva sono arrivato io che a 19 anni ho iniziato con Husqvarna Factory. Non ci manca lo step per far bene al Mondiale, ma ancora non basta per generare un movimento solido anche a livello di sponsor.

C’è un solo spagnolo nel Mondiale, ma è davanti a tutti. Però nel Motocross quando Prado ha vinto il titolo se ne è parlato dappertutto, hanno fatto le piste nuove, si è visto entusiasmo in tutto il movimento e probabilmente qualche giovane in più ha incominciato. Nell’Enduro ci aspettiamo lo stesso o no?

Sì sì, sicuramente il Campionato spagnolo di Enduro è bellissimo, fanno gare proprio belle. Certo in Italia per chi corre il campionato italiano c’è il fatto che la base di quasi tutti i team è qua e allora è più facile, ma penso che il campionato spagnolo sia un campionato veramente buono e possa farti crescere tanto. Anche Pichon ha fatto 3-4 anni il campionato spagnolo di Enduro, per dire. Dobbiamo star lì martellando con tutti insieme e vediamo se si arriva a qualche risultato.

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Cosa ti aspetti dalla Sei Giorni a Bergamo? Qui c’è il cuore dell'enduro italiano, hanno anche questo orgoglio di fare il percorso difficile.

Conosco bene Bergamo, sono da 10 anni con il team Farioli. Poi non sono andato tante volte a fare enduro qua, ma in Italia le gare sono sempre belle sono toste e sono varie. Sono gare diverse dalle altre nel mondo, tanto tifo… penso che saranno giorni bellissimi.

Chi ti aspetti che sia lì davanti per la vittoria?

Noi spagnoli vogliamo giocarcela, arriviamo con tanta voglia da lottare, poi penso che l'Italia sarà forte, come anche la Svezia… adesso gli svedesi sono in un bel momento come piloti. Dopo sarebbe forte la Gran Bretagna, ma gli inglesi sono tutti infortunati. Gli americani vediamo, so che ci saranno i fratelli Rodriguez e non so chi altro, Oliveira forse. Loro sono dalla parte dell'America dove è più secco il terreno. Dopo non so chi viene dall'Australia, non lo sai mai ma loro fanno sempre alti e bassi. Poi sai com’è, alla Sei Giorni non sai mai chi è forte e chi meno finché non passano le prime due o tre giornate, ogni volta è diverso il terreno e magari un team che in Spagna l’anno scorso aveva faticato, con tanto fango, magari quest’anno fa paura sul secco.

Parliamo della moto: Andrea Verona è passato dalla 250 alla 350 e ora 450. Tu resterai con la 250?

Sono stato tre anni con il 350, dopo Andrea voleva passare anche lui al 350 e Fabio Farioli mi ha chiesto di passare alla 250. All’inizio non ero sicuro, ma dopo averla provata mi è piaciuta subito e ho fatto il cambio. Il 350 è divertente, ma alla fine nell’Enduro si è visto che puoi vincere il GP con un 250, con un 300 2T… alla fine l’Enduro è oggi l’unico sport a motore in cui puoi vincere nella top class con la moto che vuoi. L’anno prossimo sono ancora sotto contratto con KTM penso che resterò con la 250, forse 350. Ma una volta nella mia carriera mi piacerebbe fare un anno con la 300 due tempi. Non l’anno prossimo, ma vediamo.

Se dovessi comprare una moto tua cosa sceglieresti?

Dipende, la 300 2T è bella se ti piace scorrere, è una bella moto già di serie ma anche la 350 e la 250 mi piacciono. Il 4T oggi è meglio se vuoi fare un po’ di cross, il 2T per la mulattiera o le estreme. Ma la 250 4T se sei uno a cui piace sentire la moto che canta, che sei al limite è bellissima, anche perché hai potenza ma è ancora controllabile, sei al limite della moto e sei in controllo. La 450 ha uno stile di guida diverso, mi piace di meno.

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Ti chiedo l'ultima cosa: ti senti un endurista “puro” o un crossista passato all’Enduro?

Io sono stato sempre crossista fino ai 16 anni, dopo facevo anche qualche gara di Enduro ma soprattutto Cross. Poi ho avuto l'opportunità di iniziare professionalmente nell'enduro, con un team ufficiale, e mi è piaciuto tanto, per cui mi sono concentrato tanto nell'enduro. Ci sono piloti che hanno fatto benissimo e piloti che hanno fatto più fatica, guarda ad esempio Charlier, non ha fatto quello che poteva sembrare. Adesso il livello dell’Enduro è altissimo, tutti noi piloti stiamo portando il livello al massimo, non solo nelle gare ma nella preparazione a casa, la palestra… è tutto portato al limite. Negli ultimi anni mi sembra che proprio il livello sia diventato più alto.

C’entra il fatto che è arrivata la EnduroGP?

Certo, alla fine sei proprio in confronto con tutti. Quando sono arrivato io nell’Enduro c’erano le classi e la classe era il tuo obiettivo massimo. Adesso capita che qualcuno vinca la classe e non sia contento, ma alla fine sei comunque campione del mondo! Io l'anno che non ho vinto la GP ma ho vinto la classe ero contento, sono campione al mondo. Però quando c’è un campionato ancora più alto, ovviamente l'obiettivo di tutti i piloti è vincere il massimo, ma non è che vincere la classe sia facile!

Detto questo, a vederti da fuori sei il pilota più impressionante per come guidi, sembra che sia sempre oltre il limite. Ma è così?

[Ride] Dipende dal momento. Certo, il mio stile è quello; ma in una gara se sei davanti di 25 secondi guidi al 95%, se sei davanti di un secondo vai al 100% e se arrivi all’ultima Speciale e devi recuperare mezzo secondo, vai al 110%. Ma questa è una cosa che ho imparato con il tempo, con gli infortuni. Prima andavo diciamo al 105% dalla prima all’ultima Speciale…

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