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Inaugurata a EICMA 2025 la mostra “Desert Queens”
Per la prima volta in Italia, EICMA porta la Dakar a Milano: a Fiera Milano Rho, da giovedì 6 a domenica 9, trentuno motociclette in mostra in una riproduzione di un bivacco tra sabbia e aneddoti di piloti che hanno scritto la storia del rally
È stata inaugurata “Desert Queens”, la grande mostra dedicata alla più iconica e avventurosa competizione rallystica del mondo, all’interno dell’82ª edizione di EICMA – Esposizione internazionale delle due ruote, aperta al pubblico da giovedì 6 fino al 9 novembre a Fiera Milano Rho.
Per la prima volta in Italia, la mostra racconta oltre quarant’anni di storia della Dakar attraverso 31 motociclette uniche: dalla Yamaha XT500 di Thierry Sabine, ideatore della leggendaria corsa, fino alla moto vincitrice dell’ultima edizione, il percorso svela la nascita, l’evoluzione e il futuro del rally più celebre del pianeta. Frutto della collaborazione tra EICMA e ASO (Amaury Sport Organisation), partner dell’iniziativa e organizzatore della Dakar, “Desert Queens” è uno dei contenuti speciali di questa edizione, che consolida la piena trasformazione di EICMA da fiera di settore a evento espositivo anche esperienziale, culturale e immersivo.
Allestita nell’area esterna MotoLive, nella sua porzione a EST, la mostra si sviluppa in una tendostruttura trasparente di oltre 900 metri quadrati, che ricrea un bivacco dakariano, tra sabbia e aneddoti. Il percorso accompagna i visitatori in un viaggio cronologico e tecnologico attraverso sezioni tematiche sull’evoluzione dell’abbigliamento e dei sistemi di sicurezza, fino a mostrare il progresso degli strumenti di navigazione.
L’allestimento comprende anche memorabilia originali, roadbook, caschi, documenti d’archivio e, di grande interesse, il trofeo originale della Dakar. Un imponente schermo centrale proietta poi filmati e testimonianze che ripercorrono le tappe più iconiche della Dakar: dalle prime sabbie africane ai paesaggi sudamericani, fino ai tracciati sauditi. Tra i contenuti multimediali, anche approfondimenti video in quattro specifici corner dedicati a figure leggendarie come Thierry Sabine e i piloti Fabrizio Meoni, Danilo Petrucci e Aldo Winkler.
Le moto che hanno fatto la storia
Protagoniste assolute di “Desert Queens” sono le 31 motociclette originali che hanno segnato le diverse ere della Dakar.
Tra le più significative:
- Yamaha XT500 (1977, Thierry Sabine) – la moto che ispirò la nascita della Dakar dopo lo smarrimento nel deserto del Ténéré.
- Yamaha XT500 (1979, Cyril Neveu) – vincitrice della prima edizione del rally.
- Honda XR550R (1982, Cyril Neveu) – prima vittoria di Honda alla Dakar.
- BMW R80 G/S (1983, Hubert Auriol) – simbolo dell’affidabilità tedesca.
- Yamaha XT600 Ténéré Sonauto (1983, Jean-Claude Olivier) – origine del mito Ténéré.
- Moto Guzzi V65 TT (1985, Claudio Torri) – il sogno italiano nel deserto.
- Cagiva Elefant 900 (1990, Edi Orioli) – la vittoria tricolore col bicilindrico Ducati.
- Honda XRV750 Africa Twin RD04 (1991, Roberto Boano) – la bicilindrica dei privati più veloci.
- KTM LC8 950 Rally (2002, Fabrizio Meoni) – l’inizio dell’era delle maxi-bicilindriche.
- KTM 450 Rally (2014, Marc Coma) – la regina della nuova generazione 450 cc.
- KTM 450 Rally (2022, Danilo Petrucci) – la moto che ha segnato la vittoria di un esordiente italiano.
- Hero 450 Rally (2025, Ross Branch) – prima moto indiana campione del mondo Rally-Raid.
- Honda CRF450 RX Rally (2025, Tiziano Internò) – rappresentante della categoria “Original”, senza assistenza.
- KTM 450 Rally (2025, Daniel Sanders) – la vincitrice dell’ultima Dakar, simbolo dell’innovazione tecnica più recente.
L’incontro con i piloti
Nel programma della mostra Desert Queens anche un palinsesto di due appuntamenti quotidiani condotti dal giornalista Alberto Porta, attraverso cui ascoltare, dalla voce diretta dei protagonisti, le storie di vita più interessanti scaturite dall’esperienza dakariana e dall’incontro col deserto. Sono attesi, tra gli altri, Cyril Neveu, Ciro De Petri, Claudio Terruzzi, Danilo Petrucci, Beppe Gualini, Aldo e Andy Winkler, Tiziano Internò, Andrea Gava, Cesare Zacchetti, Paolo Lucci, Maurizio Gerini, Manuel Lucchese.
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