Supercross
AMA Supercross 2023: dalla sabbia di Tampa escono Webb e H. Lawrence - L'analisi di Stefano Dami VIDEO

Sexton cade sulle whoops a due minuti dalla fine e regala la vittoria a Webb. La classifica si accorcia grazie alla giornata no di Tomac.In 250 H. Lawrence vince dopo una bella lotta con Nate Thrasher. Max Anstie è terzo
Il supercross approda a Tampa, sulla costa occidentale della Florida, per il quinto main event della classe regina ed il secondo della East cost Lites.
La città è sede di una ricca comunità militare, e si sa che gli Americani hanno uno spirito patriottico senza eguali, cosicché tutto l'evento ha come tema la "military appreciation". Questo vuol dire show a tema durante la serata per ringraziare l'operato delle forze militari, e grafiche ed abbigliamenti dedicati che danno un tocco in più alla serata!
Personalmente ho sempre apprezzato la capacità degli americani di saper costruire un evento nell'evento, di portare lo show a livelli altissimi sfruttando il loro patriottismo ed esaltando quelli che sono i loro credo sui temi scelti si può poi essere più o meno d'accordo, ma sicuramente non si può discutere sui modi in cui lo fanno: promoter, team e pubblico tutti uniti nella stessa direzione, per creare uno spettacolo unico!
Inoltre durante la settimana precedente molti piloti hanno indossato la maglietta con la scritta "love moto stop cancer", per sensibilizzare e raccogliere proventi a favore della ricerca sul cancro dei bambini. Da tempo infatti il promoter del supercross Usa sostiene una raccolta fondi per aiutare il St. Jude Children's research hospital, struttura specializzata nel cercare nuove cure e salvare la vita a molti bambini malati di cancro.
Ma veniamo alla gara. Mancano nomi importanti in entrambe le classi: Stewart, Musquin, Ferrandis da una parte, Shimoda, Swoll, Marchbanks, Hammaker, Romano dall'altra. E personalmente sono molto curioso di vedere se Vialle e Deegan sapranno confermare quanto di incredibile hanno fatto vedere all'esordio nell'SX.
Le condizioni meteo non promettevano nulla di buono, ma alla fine ha piovuto poco. Meglio così, visto che il Raymond James Stadium è all'aperto! Pista caratterizzata da una lunga section di sabbia bianca e profonda, dove poter fare la differenza oltre che sulla lunga serie di woops. Per il resto non troppe combinazioni possibili, con quasi tutti i piloti che scelgono le stesse sequenze ritmiche.
Chase Sexton con una zampata finale negli ultimi secondi della qualifica sorprende Anderson per 24 centesimi di secondo, con Tomac terzo a poco più di un decimo. Praticamente un nulla, con i primi due del campionato che si trovano nuovamente insieme nella heat, e la spunta Sexton mentre Tomac subisce anche il sorpasso di Plessinger e lascia presagire di non essere troppo in forma.
Il main parte con qualche goccia di pioggia, fastidiosa ma che non causa troppi problemi. Sexton prende subito la testa della gara, a seguire Webb e Plessinger, più attardato Tomac intorno all'ottava posizione. L'unico sussulto è la caduta tra Barcia e Anderson, con quest'ultimo che esagera con il block pass finendo anche lui a terra. Oramai tra i due sono scintille, anche fuori dalla pista!!
Poco dopo cade Cianciarulo sulle woops. E poi niente. La gara scorre abbastanza noiosa, senza sorpassi, con Webb che gioca un pò all'elastico con Sexton, rimanendo nei 2 secondi di distacco ma senza mai trovare un vero attacco. Plessinger, oggi veloce e concentrato, non sbaglia e mantiene agevolmente la terza piazza; Tomac un pò anonimo fa fatica a recuperare terreno su un Roczen determinato a non cedere il quarto posto. Forse l'ufficiale Yamaha non ha gradito le poche possibilità di sorpasso e di fare la differenza del tracciato, ma non è apparso neppure consistenze sulla durata, andando a perdere progressivamente terreno sul tedesco. Finalmente una giornata no anche per lui, non è un alieno!
Bella rimonta per Anderson che dal fondo recupera bene fino a superare Cooper ( sempre il miglior rookye ) per il sesto posto finale.
A 2 minuti dalla fine il colpo di scena, e non è la prima volta che Sexton regala la vittoria all'avversario sul finale di gara ( ricordate il National lo scorso anno..??). L'ufficiale Honda cade sulle woops da solo, senza particolari pressioni da parte di Webb, anzi il pilota Ktm aveva sbagliato sulla stessa sezione proprio il giro precedente regalando qualche secondo in più di vantaggio a Chase. Forse un calo di concentrazione nel momento in cui ha sentito con più certezza la vittoria in pugno? Lo sa soltanto lui, fatto sta che serve la vittoria su un piatto d'argento a Webb, riuscendo comunque a rialzarsi in tempo per chiudere la gara al posto d'onore. La classifica di campionato si accorcia notevolmente, le posizioni rimangono invariate con Tomac che mantiene la tabella rossa, ma ora sono in 3 racchiusi in 4 punti!

Hunter Lawrence è l'unico ad abbattere il muro dei 50 secondi in qualifica, rifilando 3 decimi a Jordon Smith e più di mezzo secondo a Max
Anstie.
Il Lawrence sulla carta meno quotato ( ma occhio che secondo me è in crescita e non è poi così distante da Jett ) sembra poter davvero fare la
differenza in questa coast, e lo dimostra con una rimonta incredibile dopo una partenza poco felice. A suon di sorpassi riesce a ricucire lo strappo da Thrasher che dopo l'holeshot se n'era andato in solitaria, e nell'ultimo giro sfrutta benissimo anche la lotteria dei doppiati per poter tentare l'attacco. Dopo due contatti nelle ultime curve, Hunter ha caparbiamente la meglio per la seconda vittoria stagionale. Al momento ne ha davvero di più rispetto a suoi avversari.
Terzo un regolare Anstie che parte bene, non fa errori e subisce un solo sorpasso, quello del rimontante Lawrence. Va peggio a Mosiman, che subisce il sorpasso nella stessa curva sempre da parte di Lawrence ma finisce a terra perdendo la possibilità di lottare per il podio. Chiuderà settimo.
Un velocissimo Jordon Smith butta via la gara al primo giro, cadendo al termine della sezione sabbiosa mentre si trovava al secondo posto. Idem Vialle, che cade praticamente in concomitanza con il pilota Yamaha, nella stessa curva. Riesce a recuperare fino al sesto posto finale, guidando comunque bene per un rookye come lui, chiudendo alle spalle di Jeremy Martin.
Ma se parliamo di rookye bisogna assolutamente spendere due parole, o anche qualcuna in più, per Haiden Deegan. In tanti lo davano solo per un fake, non abbastanza veloce da poter davvero competere nelle gare che contano. In 2 main event ha messo a tacere tutti, dimostrando velocità, stile, consistenza ed anche un notevole controllo delle situazioni e dei suoi impulsi. Chiude ancora quarto, dopo aver vinto la sua heat di qualifica in maniera spettacolare e clamorosa, non è assolutamente né un fake né un fuoco di paglia! Vedremo se continuerà così, per ora occupa il terzo posto in un campionato che sembrava quasi non dover neppure correre!
Tra sette giorni ne riparliamo, stay tuned!
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