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"Chi l'ha vista?" - OSSA Enduro 300i

il 24/07/2018 in Moto

L'innovativa enduro del marchio spagnolo fu presentata al Salone di Milano del 2011, ma non è mai entrata in produzione

"Chi l'ha vista?" - OSSA Enduro 300i
Continuiamo la nostra disamina sulle offroad "belle e impossibili" che negli ultimi anni sono state presentate dalle case produttrici, ma che poi, per i più svariati motivi non sono mai arrivate alla catena di montaggio.
Oggi è il turno della OSSA Enduro 300i. I lettori più giovani probabilmente non conosceranno il marchio OSSA, acronimo di Orpheo Sincronics Sociedad Anonima, storica azienda spagnola che negli anni '60 e '70 faceva concorrenza agli altri due colossi nazionali, Bultaco e Montesa e il cui simbolo era il famoso quadrifoglio verde.
Dopo i fasti di quegli anni però, a partire dai primi anni '80 il declino per il marchio spagnolo fu molto rapido a causa dei crescenti costi e della sempre più profonda crisi del mercato del motociclo che portò al fallimento di questo glorioso marchio.
Al Salone di Milano del 2009, il marchio tornò a far parlare di se, presentando la "OSSA TR 280i", una innovativa moto da trial, dopo che il finanziere spagnolo Jordi Cuxart aveva rilevato il marchio fondando a Girona la OSSA Factory.
Nell'ambito di quel progetto di rilancio del marchio spagnolo, a EICMA 2011 fu presentata la OSSA Enduro 300i., una rivoluzionaria offroad con motore due tempi, telaio perimetrale e innovativo posizionamento dell'airbox. Tra le tante novità proposte dalla OSSA Enduro 300i c'era sicuramente il posizionamento del serbatoio e dell'airbox. Il primo, da 9,8 litri, non era montato sul telaio, ma è abbracciato da questo, fatto in Cr-Mo, e dunque in posizione più bassa ed avanzata. All'interno dello stesso era poi stato posizionato l'airbox, in posizione particolarmente protetta.
Le sospensioni erano Öhlins, con una forcella TTX da 48mm, mentre al posteriore l'monoammortizzatore, sempre TTX, lavorava su un link progressivo, assemblato all'interno di un forcellone tubolare ed era posizionato sul lato destro, per lasciare spazio al collettore di scarico con l'espansione che girava sotto il codone.
I freni e disco erano da 260 mm all'anteriore e 220 mm al posteriore, entrambi a margherita, e le pinze erano della Brembo. Il peso dichiarato era di 97 Kg.
Il motore due tempi derivato dalla trial TR280, era piuttosto innovativo, con il cilindro ruotato di 180° e inclinato di 45°, il cambio estraibile a sei rapporti, l'alimentazione con doppia iniezione (sul basamento e sul cilindro) sviluppata in collaborazione con Kokusan per assicurare la massima pulizia allo scarico e la valvola elettronica alla scarico, controllata dalla stessa ECU dell'iniezione.
I piani prevedevano di costruire 20 moto pre-serie per gli importatori entro l'inizio del 2013 per poi partire con la produzione delle prime 2.000 moto entro giugno 2013.
La OSSA 300i non è però mai entrata in produzione a causa delle difficoltà economiche in cui finì la OSSA Factory, difficoltà che hanno portato alla fusione, nel gennaio del 2014 con l'altra azienda spagnola, Gas Gas. L'accordo tra i dua marchi avrebbe dovuto portare ad una sinergia sul piano produttivo per abbattere i costi di gestione, ma nel 2016 i problemi economici che avevano coinvolto Gas Gas, hanno portato ad una nuova sospensione della produzione di Ossa.
"Chi l'ha vista?" - OSSA Enduro 300i
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