Moto
"Chi l'ha vista?" - Bimota BBX 300 - BBX 508
Figlie della Jotagas con cui Mika Ahola avrebbe dovuto disputare il Mondiale Enduro 2012, le moto riminesi furono presentate ad EICMA 2011, ma rimasero solo dei prototipi
Quella delle Bimota BBX 300 - BBX 508 è una storia strana, legata a doppio filo con quello delle Jotagas MK 300/508 da cui derivano in maniera piuttosto stretta.
Jotagas è una piccola azienda spagnola creata con fondi statali all'interno del Parco tecnologico di Alcañiz al MotorLand di Aragón. Oltre ai modelli trial per i quali è conosciuta, nel 2010, con la collaborazione del pilota spagnolo Miki Arpa, aveva iniziato a sviluppare le MK 300 e 508, due modelli da enduro 300 a due tempi e 508 4T. La 300 nelle intenzioni della casa spagnola avrebbe dovuto debuttare nel Campionato Mondiale Enduro 2012 nientemeno che con Mika Ahola, il pilota finlandese che dopo aver ottenuto nel 2011 il suo quinto titolo iridato, aveva annunciato il ritiro dalle corse, salvo poi fare retromarcia a seguito dell’ingaggio da parte di Jotagas per le stagioni 2012 e 2013. L’avventura di Ahola con Jotagas fu però breve e tragica: a causa di una infezione sviluppatasi in seguito a una caduta in allenamento, il pilota finlandese morì il 15 gennaio 2012 in una clinica di Barcellona.
I due modelli BBX 300 e BBX 508 furono presentati, un po’ a sorpresa per la prima volta al Salone di Milano nel novembre 2011. Dopo anni di produzione di moto sportive stradali, Bimota si cimentava per la prima volta con il settore del fuoristrada racing e la cosa spiazzò gli appassionati del marchio riminese.
La BBX 300 era equipaggiata con un motore monocilindrico a due tempi da 300 cc (alesaggio x corsa: 72 x 72 mm) Jotagas, alimentato da un carburatore Keihin da 38 mm, con valvola elettronica allo scarico, pompa dell'acqua interna che permetteva di smontare la frizione senza dover scaricare il liquido di raffreddamento e motorino d'avviamento nella parte anteriore del basamento. Peso dichiarato, 100 kg.
La BBX 508 era equipaggiato con un monocilindrico quattro tempi 495 cc di derivazione Gas Gas, alimentato da iniezione elettronica. Il peso era di 115 kg.
Per entrambe il telaio era un doppia culla con forcellone in alluminio, forcella Marzocchi rovesciata da 50 mm di diametro e ammortizzatore Öhlins, con escursioni rispettivamente di 330 e 320 mm, La frenata era assicurata da un disco Braking Bat-fly da 260 mm all’anteriore con pinza ad attacco radiale e da un disco da 240 mm al posteriore.
La gamma completa avrebbe dovuto comprendere due modelli a 2 tempi da 250 e 300 cc e tre a 4 tempi da 400, 450 e 500 cc. ma il progetto fu abbandonato, perché le moto non furono accolte con particolare entusiasmo dai fan della Bimota e perché JTG preferì concentrarsi sullo sviluppo dei modelli trial tralasciando il settore enduro.
Un versione ulteriormente sviluppata della MK300 è stata presentata ad EICMA 2018 allo stand Jotagas.
Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.