Fantic XX 125 e XE 125: figlie di un dio maggiore

Non c’è niente da fare: Fantic le corse se le sente dentro. Negli anni ci ha sempre dato dentro con il trial e l’enduro junior, e i successi ottenuti dall’ultima gestione hanno incoraggiato l’azienda veneta a sparare al bersaglio grosso, proponendo una gamma dalle chiare ambizioni iridate che parte con due ottavo di litro: la XX 125 da cross e la XE 125 da enduro.

Il progetto si chiama “Newracingera”, tutto attaccato, e si appoggia come ormai noto a Yamaha per la base tecnica. Fantic aggiunge la propria interpretazione in fatto di sovrastrutture, taratura delle sospensioni, messa a punto del motore e, per la XE, omologazione. Modifiche a cui si aggiungerà verso la fine dell’anno (quindi in tempo per la stagione racing 2021) il kit Evolution sviluppato dalla squadra corse guidata dal leggendario Jan Witteveen.

Newracingera

Abbiamo preso contatto con le due 125 racing venete in occasione della presentazione stampa a Savignano sul Panaro (MO), pista da cross tradizionale caratterizzata da lunghe salite e discese e fondo duro. Per la parte enduro era stato allestito un tracciato dedicato, abbastanza vario con zone più lente e altre più veloci.

Per sviluppare entrambi i modelli Fantic è dunque partita dalla base YZ125, un progetto straordinariamente longevo se si considera che è sulla scena, con relativamente poche modifiche, da quasi un ventennio. A Dosson di Caser sono intervenuti per ammodernare le plastiche e rinvigorire il motore, lasciando invariata l’apprezzata ciclistica basata sul telaio perimetrale in alluminio. Il pacchetto sospensioni è KYB con forcella AOS 48 e mono con leveraggio. L’escursione per le due ruote è di 300 e 315 mm rispettivamente, mentre il diametro dei dischi dell’impianto frenante Nissin è di 250 mm davanti e 245 mm dietro; i cerchi Excel calzano pneumatici Dunlop MX52.

Più significative le modifiche apportate al motore. Il 2T Yamaha, raffreddato a liquido e dotato di valvola allo scarico YPVS, riceve una diversa centralina con mappature dell’accensione dedicate e accordate al nuovo impianto di scarico Arrow con silenziatore trafilato in alluminio. Il carburatore resta un Mikuni TMX38 a valvola piatta, ovviamente con taratura specifica.

Se al motore manca dunque qualcosina per essere competitivo in gara (per quello ci sarà il kit), a livello ciclistico la XX 125 condivide tutti i pregi delle Yamaha ed è quindi a postissimo. Nelle zone più lente e strette dà tanto feeling, nei canali è facile e intuitiva e anche sul veloce rimane stabile. Ottima la maneggevolezza in aria.

Il pacchetto sospensioni KYB lo conosciamo benissimo; la taratura scelta da Fantic per la forcella AOS 48 è più libera e morbida nel primo tratto, ma con una buona progressione per chi vuole darci dentro: un ottimo compromesso per l’amatore. Discorso analogo per il mono, che abbiamo solo chiuso un po’ nel ritorno per evitare che pompasse troppo. I freni rimangono i Nissin della YZ, quindi più modulabili che potenti. Anche gli pneumatici restano i Dunlop MX52, con un ottimo posteriore mentre sul duro i tasselli dell’anteriore non sostengono molto in curva.

In sella: fun bike

Nonostante le plastiche diverse, l’ergonomia definita dai punti fissi (pedane, manubrio, altezza sella) resta quella della YZ125: quindi in sella la sensazione è la stessa, ottima, offerta da una Yamaha. Le differenze principali riguardano il grip della sella e delle manopole più grandi. Dopo i primi metri si riconosce anche il differente feeling delle plastiche, che hanno convogliatori e fianchetti un po’ più avvolgenti. Sono molto ben raccordate, con l’unica pecca della zona centrale dove il passaggio tra serbatoio e fianchetto in ingresso curva a volte intralcia la ginocchiera a chi ha le leve lunghe.

Quanto al motore, alla prima pedalata risponde subito con un sound diverso, più aggressivo grazie allo scarico completo Arrow. Sound a cui corrispondono dei bassi e medi leggermente più presenti: rispetto a una YZ125, la XX 125 è più reattiva e sembra un po’ più pronta in uscita di curva. Non sembra diverso l’allungo: non è mai stato il punto forte delle YZ e anche la Fantic richiede una cambiata tempestiva.

Insomma, nel complesso una moto dalla ciclistica che è una garanzia, moderna nella linea e promettente nel motore in attesa del kit per chi vuole correre: la prima Fantic da Cross dell'era moderna parte decisamente con il piede giusto. Ma non finisce qua, perché c'è anche la XE 125 da Enduro...