Sicuramente vi ricorderete della splendida CRF450RX Rally RS, la moto nata dalla competenza rallistica di Simone Agazzi sulla base della Honda RedMoto CRF450RX Enduro.

L’eco del successo di quella splendida creatura è arrivato fin oltre oceano, tanto che ad Agazzi sono arrivate molte richieste dagli Stati Uniti per  trasformare nello stesso modo la CRF450L , la dual-sport di casa Honda, da noi conosciuta come XR e che negli USA è molto in voga.

Simone si è quindi dato fare per adattare, con piccoli accorgimenti, il kit della RX alla versione L, ottenendo un moto pronta ad affrontare qualsiasi rally ma che, rispetto alla versione più racing, può vantare in più un cambio a 6 marce e un’affidabilità a prova di bomba. Ricordiamo infatti che la CRF450L può percorrere fino a 32.000 km tra gli intervalli di assistenza più importanti, con un cambio del filtro dell'aria e del filtro dell'olio previsto ogni 1.000 km.

COME È FATTA

Come per la RX anche su questa L il motore e la ciclistica rimangono il più possibile quelli della moto di serie.

Sull’Unicam 450 non si cambia una vite, ma viene aggiunto un dettaglio che Simone Agazzi definisce “il cuore del motore”: un kit radiatore supplementare di lubrificante, che permette di aumentare la quantità di olio del 30%, anche grazie a una cover del carter frizione maggiorata. L’olio è determinante per la vita del motore; nel deserto, infatti, oltre al caldo si va a bassa velocità nelle dune, e in queste condizioni la moto soffre parecchio: più olio significa più raffreddamento e più lubrificazione.

Per quanto riguarda il liquido di raffreddamento, la versione L è dotata già di serie di un radiatore maggiorato con relativa elettro ventola.. Stop, a parte questo sul motore non si fa più niente. Piccolo intervento poi alla centralina, rimappata soprattutto per ottimizzare i consumi.

Anche sulla parte ciclistica le modifiche sono minime: il telaio rimane quello di serie, ma viene forato nella zona del cannotto per montare il castelletto della strumentazione e la piastra di ancoraggio dei due serbatoi anteriori; leggera modifica anche al telaietto posteriore (dove si monta un rullo per ancorare i due serbatoi posteriori) e al forcellone (si rinforza l’attacco della cruna).

Medesimo discorso per le sospensioni (dove si monta l’ammortizzatore di sterzo): il materiale rimane quello Showa di serie, rivisto nel setting e nelle tarature considerando un peso della moto in ordine di marcia di circa 40/45 kg in più. La forcella ha ora molle da 5,5 N/mm e il mono una da 62 N/mm.

Adeguato anche l’impianto frenante, con disco da 300 mm all’anteriore, e il rapporto finale di trasmissione – ora 14/45 – necessario a divorare le lunghe tappe da 500 chilometri spingendo la CRF fino ai 170 km/h.

UN LAVORO IMMENSO

Raccontato così sembra un lavoretto di poca cosa, ma non è così. Come racconta Simone Agazzi, infatti, “in sede di preparazione la moto si spolpa per eliminare tutto ciò che non è necessario alla partecipazione di un rally e viene allestita con tutto ciò che serve per rispettare il regolamento internazionale. Ha una capacità di benzina di 30 litri - con doppi serbatoi avanti e dietro - e la torre porta strumenti, dove è alloggiato tutto ciò che serve per partecipare a una Dakar o a una Africa Eco Race”.

Buone notizie per quanto riguarda i costi. Oltre alla versione completa, per la quale servono circa 23mila euro iva compresa ( che scendono a 14mila euro se la CRF450L ce la mettete voi), è in arrivo un kit “Light” che comprende i soli serbatoi anteriori e la torre della strumentazione ad un prezzo davvero invitante.

Per info: info@rsmoto.it