Moto
Borile MDV 300, enduro da “vecioti” ma neanche troppo

Umberto Borile, fondatore e anima del marchio, ha presentato al Motorbike Expo 2025 la sua nuova enduro, una “Motorea da Vecioti” (MDV appunto…) che potrebbe piacere anche a tanti amanti dell’enduro amatoriale
Motorbike Expo, giunto quest’anno alla sua 17^ edizione, si conferma come un appuntamento interessante, che ha saputo ritagliarsi un suo spazio in una dimensione differente rispetto ad EICMA. Rispetto a Milano, nei padiglioni di Veronafiere si può apprezzare un’atmosfera meno frenetica e più famigliare, dove anche le piccole aziende riescono a ritagliarsi il proprio spazio.
E tra le piccole realtà degne di nota c’è, come da tradizione, Borile, che a MBE gioca in casa. L’azienda è nata infatti a Vo’, poche decine di chilometri da Verona, pur se in provincia di Padova, per mano di Umberto Borile. A Verona l’azienda veneta ha tolto i veli all’ultima versione della sua MDV 300, “Motorea da Vecioti”, un nome che è tutto un programma e che non ha bisogno di traduzioni. Il motore è il “vecchio” Husqvarna 300 4t (di quando l’Husqvarna era ancora sulle sponde del lago di Varese), bialbero raffreddato a liquido che oggi viene costruito da SWM. Tutta la moto è improntata sulla facilità d’uso: bassa di sella, leggera, morbida di motore e di ciclistica. È pensata per chi non voglia privarsi del fuoristrada o non voglia rassegnarsi alle sole strade bianche anche dopo aver superato una certa soglia d’età, oppure per chi non abbia il tempo di allenarsi o il fisico per stare dietro alle prestazioni di una enduro racing.
A fianco alla MdV 300, si è rivisto anche il motore con sistema di distribuzione brevettato “Crossbow”, un sistema che rinuncia a molle e catene, sfruttando ingranaggi in materiale plastico, cuscinetti ceramici e non ha bisogno di lubrificazione. Lo vedremo mai su una moto di serie? Chissà.






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