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Husqvarna FC 250
Il nuovo motore ultraquadro con l’alesaggio di ben 81 mm ha permesso di allargare le valvole di scarico a 27,5 mm. Grazie alla corsa di appena 48,5 mm il bialbero può girare a regimi altissimi
Anche la FC di ultima generazione non scherza, perché monta il motore ultraquadro con l’alesaggio che cresce da 78 a ben 81 mm: un aumento monstre sfruttato per allargare le valvole di scarico a 27,5 mm, mentre quelle di aspirazione restano da 32,5 mm. Il rapporto di compressione sale a 14,5:1. Grazie alla corsa di appena 48,5 mm e all’abbondante uso di trattamenti anti-attrito, il bialbero potenzialmente può girare altissimo ma per ora si ferma sempre a 14.000 giri/min. Il cambio aggiornato negli innesti e nella rapportatura prevede per la prima volta nel mondo off-road il quickshifter per agevolare il passaggio al rapporto superiore e che si aggiunge alla ricca dotazione elettronica con traction control, launch control e doppia mappatura.
Come va
Stefano Dami: "La versione MY23 dei telai austriaci ha fatto un bel passo avanti in termini di feeling, soprattutto di feeling iniziale. Hanno trovato più maneggevolezza, scendono in curva meglio di prima anche se non con la facilità di Honda e Yamaha; ma lo stacco rispetto a GASGAS che monta il telaio precedente è netto. Le nuove sospensioni WP funzionano bene, come del resto le precedenti; oggi mi sono piaciute di più sulla FC, che nasce più confortevole tanto che ho dovuto indurire un pelo dietro, togliendo un giro di molla al precarico per farla stare più alta. Nel complesso è più facile e meno stancante della KTM.
Motore: come KTM, un po’ più dolce. Il quickshifter mi è parso utile, specie in partenza e nelle piste sabbiose, dove si tirano tanto le marce e si cambia spesso a gas aperto e in posizione arretrata sulla sella. Col quickshifter si fa meno fatica in queste fasi, e aiuta i piloti magari meno esperti, che non hanno ancora sviluppato certi automatismi di polso e frizione. Come per tutti gli ausili elettronici, c’è comunque margine per migliorare".
Pablo D’Aniello: "Un bel passo avanti in termini di guidabilità, anche se continuo a preferire i telai in alluminio e le loro geometrie; il motore è ulteriormente migliorato e va davvero molto forte".
Riccardo Perrone: "Un’ottima moto. Il nuovo telaio è molto maneggevole, il motore ha un bellissimo allungo ma anche buoni bassi e un ottimo raccordo, con un’erogazione lineare e prevedibile".
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