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Husqvarna TC 250
Con la KTM 250 SX, era già la cross a miscela più evoluta del mercato. Con il MY23 arrivano l’iniezione elettronica a doppio iniettore, l’avviamento elettrico, il nuovo telaio e le sospensioni aggiornate
“Gemelle diverse” delle KTM, le Husqvarna prevedono plastiche e componentistica dedicate oltre ad alcune tarature, ma condividono la sostanza tecnica: il telaio più stretto e leggero prevede nuovi attacchi motore, leggermente ruotato per abbassare il pignone e ridurre il tiro catena, mentre le pedane sono più larghe ma posizionate più all’interno. La forcella ospitata dalle belle piastre ricavate dal pieno resta la WP XACT 48 con molla ad aria e funzioni separate tra gli steli, ma con nuovo hydrostop; completamente nuovo il mono, più corto di 15 mm e più leggero di 100 g, oltre che regolabile senza attrezzi come la forcella. Nuova cassa filtro e plastiche aggiornate, ancora più filanti che in precedenza.
Insieme con la KTM 250 SX, la Husqvarna TC 250 è indiscutibilmente la cross a miscela più evoluta del mercato. Partiva già da una buona base, con il motore compatto, potente e dotato di contralbero, la frizione con parastrappi e molla a tazza, il telaio delle FC a 4 tempi, le sospensioni WP XACT con la forcella ad aria e i freni Brembo. Il MY23 ci mette il carico con l’iniezione elettronica a doppio iniettore, l’avviamento elettrico, il nuovo telaio compatto col motore riposizionato e le sospensioni aggiornate, con nuovi tamponi idraulici e un mono più corto e abbinato a un diverso leveraggio.
Il motore, che ha un alternatore ovviamente più potente, pesa ora 23,9 kg (poco meno del 250 4T che ferma la bilancia a 26 kg); mantiene la valvola allo scarico, ora coordinata dalla centralina con l’iniezione e che apre i travasi di scarico secondari in anticipo su quelli principali. La nuova ciclistica (c’è anche un forcellone ancora più lungo) mira a ridurre lo schiacciamento e il sollevamento della moto dovuto al tiro catena, mentre dietro arriva un nuovo telaietto ibrido, non più in poliammide ma misto poliammide-alluminio. Ci sono nuovi comandi al manubrio, più snelli e funzionali. Ancora una volta plastiche innovative, ed aggiornata l’ergonomia.
Come va
Stefano Dami: "Le grandi novità dell’avviamento elettrico e dell’iniezione non sono solo marketing, anzi: l’erogazione è estremamente lineare pur senza intaccare la potenza, che probabilmente si attesta attorno ai 45 CV. Se già il vecchio motore (rimasto su GASGAS) era rotondo, adesso è davvero molto lineare e precisa, con un buon cambio marcia e un ottimo allungo. Ottimo motore e una ciclistica ottimamente bilanciata: è quella che ho preferito in pista".
Pablo D’Aniello: "L’iniezione ha molto giovato all’erogazione e la moto è senz’altro meno stancante; trovo comunque che a livello di feeling la nuova ciclistica non abbia ancora raggiunto le migliori giapponesi".
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