Moto
APRILIA SXV 550 DAVERIO FORMULA. Bella e possibile
il 31/10/2007 in Moto
L'Aprilia SXV 550 da due anni stupisce per le prestazioni ma soprattutto per l'inconfondibile look. In queste pagine l'interpretazione della Daverio Formula che come sempre brilla per l'accuratezza dei dettagli e le soluzioni cromatiche aggressive. E' in vendita, a solo… 16.900 euro.
APRILIA SXV 550 DAVERIO FORMULA. Bella e possibile
Eravamo abituati, ce lo aspettavamo, ci eravamo preparati. Daverio e la sua gang la conosciamo bene. Ricordiamo per rinfrescarvi la memoria la sua prima Honda CRF con il telaio anodizzato blu, l'iniezione elettronica, le ruote tubeless, e con seduto sopra Trampas Parker. Insomma, nei suoi quattro anni di attività la Daverio Formula ha sempre trovato il modo di far parlare di sé.
La scorsa stagione il passaggio alla Casa del Leone, l'Aprilia. Una sfida difficile e importante vista la poca esperienza fatta su questa moto. Ma nonostante tutto il team è riuscito a raccogliere diversi successi con Christian Iddon e Jerome Giraudo.
Ed ora ci viene svelato l'ultimo giocattolino della Daverio Formula, che ci ha lasciato a bocca aperta quando l'abbiamo visto occhieggiare dall'interno del furgone: un bolide nero carbonio e rosso corsa dalle forme mozzafiato.
Carbon Look
Salta subito all'occhio il grande investimento in fibra di carbonio, fatto per intervenire sia sul peso complessivo sia sull'aspetto della moto. Il carbonio ha il sapore delle gare, è in grado di donare a qualsiasi "mezzo" quell'aura aggressiva tipica delle corse. Per fare un paragone, quando c'erano i due tempi si usava l'olio di ricino per la miscela che lasciava al passaggio delle moto una scia inconfondibile, tanto che anche se ci si tappava le orecchie si riusciva ugualmente a capire di trovarsi su una pista di Motocross. Altri tempi, stesse sensazioni. Tornando al prototipo di Daverio, balza all'occhio l'entità dell'intervento: serbatoio, convogliatori, fianchetti, parafango posteriore, parapignone, coperchi punterie e carter frizione sono realizzati in fibra di carbonio. Non basta a farvi sgranare gli occhi? Bene, allora continuiamo col telaio (con inclinazione del cannotto di sterzo ridotta di 2,5° rispetto all'originale) cromato nella parte in tubi d'acciaio e verniciato rosso nella zona delle piastre in alluminio, per proseguire con il forcellone accorciato di 30 mm e verniciato anch'esso di rosso, come pure il telaietto posteriore. E ancora le piastre forcella (di serie) anodizzate rosse, e i tubi del circuito di raffreddamento sostituiti con elementi in silicone rosso. Per quanto riguarda il propulsore, invece, le modifiche si limitano alla sostituzione dello scarico originale con uno della Silmotor, all'aggiornamento della mappatura della centralina e all'adozione di un filtro aria in carta della DNA. Infine, per migliorare la staccata, è stata montata una frizione antisaltellamento della STM.
Sospensioni ufficiali
Il comparto sospensioni è stato affidato alla Sachs che fornisce alla Daverio Formula forcella e monoammortizzatore ufficiali. La forcella mantiene foderi e steli (colorazione a parte) di serie ma viene sostituita completamente la parte idraulica adottandone una con cartuccia separata. Il mono, invece, è realizzato direttamente dal reparto esperienze, e quindi non è acquistabile, ed ha la particolarità di avere il piedino regolabile su un'escursione di 9 mm, il che consente di variare l'altezza del retrotreno. Per concludere non possiamo dimenticarci dell'impianto frenante Beringer con pinza radiale a 4 pistoncini, pompa radiale da 16 mm con vaschetta del fluido integrata e disco in ghisa flottante da 310 mm. Ai piedi, ormai un must quando si parla di Supermoto, troviamo le bellissime ruote tubeless marchiate Alpina Raggi. Speriamo questo vi basti a giustificare la non molto modica cifra di 16.900 euro che il preparatore milanese chiede in cambio di questa "Special".
On and Off
Si tratta del fastidioso difetto che abbiamo riscontrato su questa Aprilia (soprattutto a freddo) al momento della riapertura del gas. Un vero peccato visto la grande guidabilità che la moto ha acquisito grazie alle modifiche fatte al telaio. In effetti la SXV 550 lamenta una certa difficoltà nell'ingresso di curva e in generale a girare "stretto". Due particolarità completamente scomparse sulla moto n° 86 di Alessandro Daverio (impegnato nel campionato italiano S2). Anche se ovviamente diventa un po' nervosetta in uscita di curva e si fatica parecchio a mantenere la ruota anteriore incollata a terra. Questo anche a causa di una taratura delle sospensioni parecchio rigida che limita la capacità di copiare i piccoli avvallamenti dell'asfalto. Il forcellone più corto regala grandi emozioni in accelerazione, il traverso di potenza è sempre in agguato, ma bisogna essere gentili col gas altrimenti non perdona. D'altra parte la tendenza sulle ciclistiche più moderne è quella di allungare il forcellone, spostando il più possibile avanti il motore, per creare le geometrie più adatte a regalare trazione alla moto. Daverio ha invece cercate il maggior handling, rinunciando a questa caratteristica a favore di un interasse più corto.
La scorsa stagione il passaggio alla Casa del Leone, l'Aprilia. Una sfida difficile e importante vista la poca esperienza fatta su questa moto. Ma nonostante tutto il team è riuscito a raccogliere diversi successi con Christian Iddon e Jerome Giraudo.
Ed ora ci viene svelato l'ultimo giocattolino della Daverio Formula, che ci ha lasciato a bocca aperta quando l'abbiamo visto occhieggiare dall'interno del furgone: un bolide nero carbonio e rosso corsa dalle forme mozzafiato.
Carbon Look
Salta subito all'occhio il grande investimento in fibra di carbonio, fatto per intervenire sia sul peso complessivo sia sull'aspetto della moto. Il carbonio ha il sapore delle gare, è in grado di donare a qualsiasi "mezzo" quell'aura aggressiva tipica delle corse. Per fare un paragone, quando c'erano i due tempi si usava l'olio di ricino per la miscela che lasciava al passaggio delle moto una scia inconfondibile, tanto che anche se ci si tappava le orecchie si riusciva ugualmente a capire di trovarsi su una pista di Motocross. Altri tempi, stesse sensazioni. Tornando al prototipo di Daverio, balza all'occhio l'entità dell'intervento: serbatoio, convogliatori, fianchetti, parafango posteriore, parapignone, coperchi punterie e carter frizione sono realizzati in fibra di carbonio. Non basta a farvi sgranare gli occhi? Bene, allora continuiamo col telaio (con inclinazione del cannotto di sterzo ridotta di 2,5° rispetto all'originale) cromato nella parte in tubi d'acciaio e verniciato rosso nella zona delle piastre in alluminio, per proseguire con il forcellone accorciato di 30 mm e verniciato anch'esso di rosso, come pure il telaietto posteriore. E ancora le piastre forcella (di serie) anodizzate rosse, e i tubi del circuito di raffreddamento sostituiti con elementi in silicone rosso. Per quanto riguarda il propulsore, invece, le modifiche si limitano alla sostituzione dello scarico originale con uno della Silmotor, all'aggiornamento della mappatura della centralina e all'adozione di un filtro aria in carta della DNA. Infine, per migliorare la staccata, è stata montata una frizione antisaltellamento della STM.
Sospensioni ufficiali
Il comparto sospensioni è stato affidato alla Sachs che fornisce alla Daverio Formula forcella e monoammortizzatore ufficiali. La forcella mantiene foderi e steli (colorazione a parte) di serie ma viene sostituita completamente la parte idraulica adottandone una con cartuccia separata. Il mono, invece, è realizzato direttamente dal reparto esperienze, e quindi non è acquistabile, ed ha la particolarità di avere il piedino regolabile su un'escursione di 9 mm, il che consente di variare l'altezza del retrotreno. Per concludere non possiamo dimenticarci dell'impianto frenante Beringer con pinza radiale a 4 pistoncini, pompa radiale da 16 mm con vaschetta del fluido integrata e disco in ghisa flottante da 310 mm. Ai piedi, ormai un must quando si parla di Supermoto, troviamo le bellissime ruote tubeless marchiate Alpina Raggi. Speriamo questo vi basti a giustificare la non molto modica cifra di 16.900 euro che il preparatore milanese chiede in cambio di questa "Special".
On and Off
Si tratta del fastidioso difetto che abbiamo riscontrato su questa Aprilia (soprattutto a freddo) al momento della riapertura del gas. Un vero peccato visto la grande guidabilità che la moto ha acquisito grazie alle modifiche fatte al telaio. In effetti la SXV 550 lamenta una certa difficoltà nell'ingresso di curva e in generale a girare "stretto". Due particolarità completamente scomparse sulla moto n° 86 di Alessandro Daverio (impegnato nel campionato italiano S2). Anche se ovviamente diventa un po' nervosetta in uscita di curva e si fatica parecchio a mantenere la ruota anteriore incollata a terra. Questo anche a causa di una taratura delle sospensioni parecchio rigida che limita la capacità di copiare i piccoli avvallamenti dell'asfalto. Il forcellone più corto regala grandi emozioni in accelerazione, il traverso di potenza è sempre in agguato, ma bisogna essere gentili col gas altrimenti non perdona. D'altra parte la tendenza sulle ciclistiche più moderne è quella di allungare il forcellone, spostando il più possibile avanti il motore, per creare le geometrie più adatte a regalare trazione alla moto. Daverio ha invece cercate il maggior handling, rinunciando a questa caratteristica a favore di un interasse più corto.
APRILIA SXV 550 DAVERIO FORMULA. Bella e possibile
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