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Prova TM MX 250 Fi: fatela urlare!
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La MX2 di Pesaro non ama le mezze misure, perché è racing nel senso più puro del termine. Nei primi giri va capita, ma poi è capace di darti tutto. Desidera solo una cosa: essere condotta con decisione
Se c’è un’azienda che in Italia esprime bene il concetto di “made in Italy” questa è proprio la TM Racing, realtà pesarese con un solido bagaglio tecnico di competenza e con il vizio di costruirsi in casa tutto in maniera autonoma: dal telaio al motore, dai mozzi fino, addirittura, al monoammortizzatore.
Azienda niente fumo e tutto arrosto, in TM Racing hanno sempre pensato una sola cosa: le corse sono il miglior banco di prova, perché ciò che va bene in gara funziona anche nelle mani dell’appassionato. Non è un caso, infatti, che pur essendo una realtà con poco più di 80 persone a libro paga, la TM sia impegnata con successo – e ad altissimo livello – in tutte le competizioni off-road che contano, oltre che nella velocità con il progetto Moto3.
Il pezzo forte è il motore
Questa mentalità ha, di conseguenza, sempre portato a creare delle moto “maschie” e dalla forte personalità, forse meno intuitive al primo abbraccio ma capaci di conquistarsi la fiducia e di regalare poi grandi dosi di adrenalina. E la duemmezzo da Cross che vedete in queste pagine esprime esattamente questo concetto.
Tecnicamente la moto è costruita intorno a un telaio perimetrale in alluminio, che avvolge il pezzo forte della Casa: un raffinato motore doppio albero a camme in testa con aspirazione avanzata (quindi con airbox in posizione frontale davanti alla sella) e serbatoio nella zona centrale/posteriore, con il tappo del rabbocco sul fianchetto destro. È una soluzione, questa, che in TM hanno iniziato a sperimentare con successo nella Supermoto (specialità dove da anni l’azienda pesarese è leader mondiale assoluta) e che hanno poi travasato anche nel Motocross e nell’Enduro.
Le TM sono diverse anche nell'architettura: aspirazione avanzata e serbatoio spostato sotto la sella. E il telaio è un perimetrale in alluminio, soluzione "giapponese" atipica su una moto europea
Purosangue... blu
Abbiamo provato la TM MX 250 Fi sulla sabbiosa pista di Ottobiano. La abbiamo affidata a Edoardo Boga, pilota che corre il campionato Italiano Motocross in sella a una Husqvarna FC 250 e abituato quindi a un mezzo dalla grande agilità dinamica e dalla notevole potenza motoristica. Edo saliva per la prima volta su una TM e il primo contatto è stato spiazzante: "questa TM è una moto che appena sali sembra come tutte le altre, ma dopo aver fatto i primi metri in pista ti rendi conto che non è fatta per tenere ritmi blandi trotterellando”. E i motivi sono tre: il telaio rigido, il motore esplosivo e le sospensioni sostenute come quelle di un pilota Pro, che sono poi i tre elementi che rendono questa moto molto più racing delle avversarie.
Entrando nello specifico, la posizione di guida è ok, sia come triangolazione pedane-sella-manubrio, sia a livello di comfort della seduta. Nessun componente della moto disturba durante la guida, mentre più particolare è la piega del manubrio, un po’ alta: ma questi sono gusti personali. Molto bene anche i comandi, sia a leva che a pedale, con quello della frizione idraulica davvero a punto a livello di precisione e stacco.
il manubrio ha una piega piuttosto alta, che contribuisce al peculiare feeling della moto. Anomalo anche il pacchetto sospensioni misto: forcella KYB e mono TM Racing
Una moto "tosta"
“Continuo a girare – racconta Edoardo – trovo il giusto feeling, prendo le misure a questa duemmezzo e inizio a fare sul serio. Giro di più il gas, la velocità aumenta: qui inizio ad apprezzare il telaio, davvero rigoroso alle alte velocità. Esco dalla curva, metto dentro due marce e mi lancio nei canali bucati a tutta: la pista è devastata, ma la moto sta lì, e più vado forte più la rigidità del telaio mi aiuta a mantenere le giuste linee. Di contro, nei punti più lenti, dove c’è da girare stretti stretti, la MX 250 Fi è meno fluida, soprattutto in inserimento di curva”.
È carico il nostro tester, con il feeling aumenta di pari passo la voglia di tornare in pista; ma non prima di aver dato due click dove serve: “Il pacchetto sospensioni – riprende – è in linea con il carattere della moto. Sia la forcella che il mono sono molto rigidi, e per come li ho trovati settati, per farli lavorare a dovere in pista devi essere davvero molto veloce. La forcella KYB con molle in acciaio è un bel prodotto, infatti con pochi interventi sono riuscito a trovare la giusta quadra; stessa cosa dicasi per il monoammortizzatore, molto reattivo, anche lui rigido ma perfetto per una guida aggressiva e bello sensibile alle regolazioni. Il plus, lato sospensioni, è che chi possiede nel polso destro, e nel fisico, la velocità da campione, troverà in questo pacchetto KYB/TM Racing un perfetto alleato per emergere”.
La TM è spaventosa quando prendi il gas in mano fuori dalle curve. La spinta è impressionante, piena, corposa e sempre presente ma, allo stesso tempo, mai cattiva o inutilmente aggressiva
TM Airlines
A Pesaro sanno fare i motori, ma soprattutto sono capaci di farli andare forte. “Questo motore – ci confida Edoardo – già dal sound lascia intendere le sue potenzialità, che sono davvero grandi, perché ciò che non manca a questa moto è proprio la sostanza motoristica. La TM è spaventosa quando prendi il gas in mano fuori dalle curve. La spinta è impressionante, piena, corposa e sempre presente ma, allo stesso tempo, mai cattiva o inutilmente aggressiva. Se vogliamo cercare il pelo nell’uovo, forse manca un po’ di allungo, per cui è una moto in cui è meglio sparare dentro una marcia dopo l’altra”.
È determinato Edoardo, anche perché in tutta la sua vita non aveva mai messo le chiappe su una moto pesarese: “Lo ammetto – racconta alla fine del test di Ottobiano – ero molto curioso e, dopo una giornata passata a smanettare, mi sono fatto un’idea chiara su questa TM. È una moto che fai un po’ fatica a capire nei primi giri, ma più prendi confidenza, più aumenti la velocita, il ritmo e la confidenza, più aumenta il tuo sorriso sotto il casco, perché capisci che lei è in grado di assecondarti in ogni tua ambiziosa volontà. È una moto che più vai veloce e più diventa semplice, ma che pretende una guida decisa e uno stile in sella aggressivo e mai tentennante. E te lo fa capire senza troppi preamboli: è come se ti dicesse ‘strapazzami, ti farò volare dove vuoi tu!’".
Il nostro radar evidenzia tutte le peculiarità della TM MX 250 Fi, con una forma "a farfalla" più piena dal lato del motore e della ciclistica, dove emerge un buon bilanciamento ciclistico; mentre qualche pecca emerge a livello di feeling, soprattutto per la peculiare ergonomia e per una maneggevolezza che non è ancora a livello delle migliori. Impeccabile per contro la capacità della ciclistica pesarese di scaricare a terra i tanti cavalli del suo bialbero, quindi gran trazione e grande efficacia allo start, e ottima anche la stabilità. Come da pronostico, questa TM si è rivelata una moto efficace, ma per polsi esperti e personalità decise.
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