Moto
KTM 125 SX: la giovane regina
Chiusi in casa come tutti, possiamo almeno concederci il ricordo di tempi migliori. Venite con noi in sella alla KTM 125 SX in una torrida giornata di luglio, per (ri)scoprire le qualità del progetto più aggiornato e vincente della categoria... e il gusto di un pomeriggio in pista
Quando correvo con il 125, una decina di anni fa, il panorama delle gare di Campionato italiano era 100% orange, con qualche punta di verde e di blu. Negli ultimi anni si è aggiunto il bianco (che è a ben vedere un arancione sotto candeggina) e un più deciso tocco di blu, ma la grande certezza della 125 resta una: prendi KTM e sei sicuro di non sbagliare.
Il bello del 125 è che ti fa rivivere le emozioni della tua adolescenza: puoi avere vent’anni o puoi averne quaranta, ma quando scalci sulla pedivella e senti cantare l’ottavo di litro, torni ragazzino. E in questi giorni di riposo forzato in cui si può solo guardare video o ricordare tempi migliori, vi voglio parlare del giorno che ho preso una KTM 125 SX MY20, l’ho caricata sul furgone e sono andato a Bellinzago Novarese, la pista dove mi alleno più spesso.
Metti un pomeriggio di luglio, una KTM 125 SX nuova nuova e una pista incarognita il giusto... cosa volere di più dalla vita?
La Lommel del nord Italia
Per chi non lo sapesse, Bellinzago è un po’ la Lommel del nord Italia. Non tanto per il fondo – che non è di sabbia fine ma anzi piuttosto duro – quanto per il fatto che è facile trovarla in condizioni da “pro”: bucata e piena di canali. È questo che rende speciale questo tracciato corto, con dei saliscendi pronunciati ma che in sé non sarebbe particolarmente tecnico: lo diventa però per il fatto che viene sistemata solo il venerdì, per consentire di girare nel weekend ai “turisti” del Motocross; mentre in settimana resta scavata e ci trovi molti nomi importanti del nostro Motocross, compresi tanti che fanno il Mondiale; anche perché è praticamente sempre aperta, a differenza di moltissimi altri impianti italiani.
A pensarci in questi giorni sembra incredibile, eppure l’estate scorsa era facile come dirlo: caricavi la moto in furgone, arrivavi in pista e giravi. L’unico ostacolo era magari il caldo atomico come quello che ho trovato io a Bellinzago, quel mercoledì pomeriggio di luglio.
Bellinzago novarese: fondo duro, tanti saliscendi e durante la settimana un fondo bucato come ormai se ne trovano pochi. Il top per mettere alla prova la moto... e il fisico del pilota
Ready To Race
Tiro giù dal furgone la 125 SX che è pari pari a come esce dal concessionario. È una moto che si è fatta un nome per essere subito più racing, pronto gara. Quando ci correvo io era una bomba sul veloce, mentre sullo stretto faticava; con l’ultimo rifacimento nel 2016 (motore rifatto secondo i principi di centralizzazione delle masse, nuovo telaio) si è molto avvicinata ciclisticamente alla Yamaha YZ125, che resta il riferimento in termini di maneggevolezza, e ora il livello è altissimo per entrambe anche se la moto blu continua ad avere un vantaggio nello stretto, dove sembra quasi più corta tanto è scelta.
Dove la KTM resta inarrivabile è nel motore. In Austria sembrano essere riusciti a trasferire ai loro 2T lo stesso carattere dei 4T, e persino questo 125 è fenomenale per quanto è rotondo, ti aiuta in uscita: con un’altra moto se sbagli marcia non esci, con una austriaca sì. Questo KTM ha perso l’aggressività di qualche anno fa rimanendo efficace, e proprio come gli SX-F ha tanta trazione ma mai troppa cattiveria.
Bella in sella, dove è un po’ più snella anche della cugina Husqvarna e con una bellissima piega del manubrio, ha gli ottimi freni Brembo, pronti e potenti anche se in giornate calde come questa il posteriore tende a surriscaldarsi se uno lo usa tanto.
Eccola qua, la nostra compagna di giochi. KTM 125 SX MY20: telaio in tubi, sospensioni XP XACT con la forcella ad aria freni Brembo e il miglior motore 125 sulla faccia della terra. Vi basta?
E la forcella?
Insomma, la KTM 125 SX di cose belle ne ha fin troppe, ed è difficile trovarle difetti. Ci sarebbe da parlare forse della forcella XACT ad aria, che sulle moto più grandi non piace a tutti. In effetti le forcelle ad aria sono scomparse dai radar dopo che Honda l’ha levata dalla CRF450R qualche anno fa, e tutti l’hanno seguita tranne appunto KTM.
Chi ha ragione? Le forcelle ad aria sono spesso criticate per come lavorano nella prima parte di corsa, dove faticano a partire. Su una 125, con piloti e moto molto leggeri, questo problema si sente meno. Io a Bellinzago l’ho un po’ accusato lo stesso, faticando a trovare il compromesso ideale sulla pista così bucata. Se setti la forcella più “gonfia” e più rigida, dove ci sono poche buche in effetti lei non parte, e la moto perde nel guidato, specie in inserimento dove non c’è il canale o l’appoggio. Se però la “sgonfi” finisci per andare a pacco nelle buche grandi, e insomma devi tenere una via di mezzo.
Non si può però dire che non sia una buona forcella: nasce per un uso amatoriale e per un uso amatoriale va benissimo. Per giudicarla sulla pista di oggi bisognerebbe lavorare sulle lamelle, fare una taratura “racing” dedicata. Basti vedere che gente come Guadagnini e Forato corre con la forcella di serie: a fine stagione 2019 ho provato la moto di Alberto e non è affatto male, grazie alla taratura messa a punto dal team che sta lavorando da anni sul materiale WP.
Negli ultimi anni ha fatto un bel passo avanti nella ciclistica confermando un motore pazzesco: rotondo ai bassi, imperiale agli alti e capace di aiutarti tantissimo dal giro secco alla manche, qualunque sia il tuo livello. Grande 125 SX
L'importante è tornare in pista!
Forse allora ha ragione KTM ad aver insistito su questa tecnologia: la molla ad aria regala un avantreno leggero (in media oltre 1 kg in meno rispetto a una forcella con molle in acciaio) e ha tanti pregi, fra cui una versatilità senza pari. Forse è davvero tramontata troppo presto, prima che ci fosse tempo di sviluppare la cultura tecnica nei team per la sua messa a punto e la abitudine dei piloti a un feeling un po’ diverso.
Ma a parte questo, la KTM 125 SX è davvero facile, divertente e completa. Il pomeriggio con lei è stato una goduria: in pochi giri ho ripreso confidenza con la guida della 125, gas a manetta e zero freno motore, e mi sono divertito come un matto nonostante il caldo africano. Non vedo l’ora che torni luglio, finisca questa pausa forzata da coronavirus e si possa, tutti, tornare a divertirci in pista!
Forza ragazzi, per ora possiamo solo sognare... ma presto o tardi faremo di nuovo tuonare i motori per demolire gli appoggi!
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Motore
Stabilità
Ergonomia
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Feeling freni
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