Moto
United in Dirt, una giornata a tutto GAS(GAS)
L’evento GASGAS è una vera e propria festa dedicata ai fan del marchio, agli amatori e ai piloti, di qualsiasi livello. Noi ci siamo andati con il nostro Stefano Dami per testare la gamma cross nella cornice magica del Maggiora Park
Qual'è la ricetta per coinvolgere e far divertire un appassionato di fuoristrada? Semplice, scegli uno degli Action Park più belli e prestigiosi d'Europa, portaci un tour itinerante che ti permetta di vivere e godere dell'atmosfera di un paddock mondiale, dai inoltre la possibilità di provare i più svariati mezzi guidandoli fianco a fianco dei campioni che normalmente guardi in TV ed il gioco è fatto!
In realtà la semplicità è solo nel dirlo, metterlo in campo non è un gioco da ragazzi, c'è un impiego di forze ed energie che soltanto una casa che investe e crede fermamente in ciò che fa può realizzare.
GASGAS questa ricetta la conosce bene, e per il secondo anno consecutivo UNITED IN DIRT, dopo essere stata nel Regno Unito, in Belgio ed in Spagna, ha fatto tappa anche in Italia nel tempio del motocross mondiale, il Maggiora Park. Una combinazione esplosiva, solo in parte offuscata dall'unica variante non controllabile, il meteo, che ha fatto un po' i capricci ma che non ha sicuramente potuto spegnere il fuoco degli appassionati intervenuti. In fondo per chi è unito nella passione per il Dirt, fango o polvere fanno parte del gioco!
Lo spirito coinvolgente di GASGAS nei confronti dei propri clienti va di pari passo con lo spirito Racing, che ha permesso quest'anno di ottenere risultati incredibili nelle più svariate discipline.
Vincitori della Dakar alla prima apparizione con Sam Sunderland, campioni del mondo della moto3 con Izan Guevara (e dal prossimo anno presenti anche in motoGP con Pol Espargaro), campioni del mondo di Enduro1 e assoluti con il nostro strepitoso Andrea Verona (vincitore anche assoluto individuale alla Sei Giorni), al terzo posto nel mondiale motocross sia MX2 che MXGP con Langenfelder e Prado, oltre a svariate vittorie e podi con i piloti ufficiali Trial. UNITED IN DIRT è anche un modo per festeggiare proprio questi successi, per condividerli con i propri appassionati e per permettere loro di vivere una giornata insieme ai loro campioni senza alcuna pressione, solo con l'obbiettivo di divertirsi e godere della passione che ci accomuna. Così erano presenti a Maggiora Andrea Verona per l'enduro, Mattia Guadagnini, Simon Langenfelder e Kiara Fontanesi per il motocross, Gianluca Tournour, Luca Petrella, Andrea Riva e Alessia Bacchetta per il trial. Oltre a tutte le guide ed agli esperti dello staff GASGAS pronti ad accompagnare gli intervenuti nei vari percorsi ed a rispondere ad ogni loro domanda.
Per gli appassionati c'era la possibilità di prenotarsi e provare tutta la gamma cross ed enduro, la nuova generazione di trial, la gamma travel ES 700 e supermoto SM 700 e le Ebike, le bici a pedalata assistita GASGAS. Tutto fattibile grazie all'estrema versatilità del Maggiora Park, capace di contenere al suo interno qualsiasi tipo di percorso per soddisfare le esigenze di ognuna di queste discipline. E da quest'anno la possibilità anche di scendere in pista con la propria moto (l'importante è che fosse una GASGAS!), e se considerate che il Maggiora Park ha a disposizione 9 giornate all'anno da destinare ai motori, per lo più occupate dalle gare internazionali, avere la possibilità di mettere le ruote in pista qua dentro è davvero una cosa per pochi privilegiati!
Per noi giornalisti è stata dedicata la prima parte della giornata di Venerdì, dove poter provare l'intera gamma 2023. Io mi sono concentrato sulla gamma cross, e la pioggia ha purtroppo caratterizzato tutta la mattinata, rendendo il fondo dello splendido Mottaccio del Balmone pesante e viscido, togliendo in parte i contenuti più tecnici alla nostra prova e limitando le sensazioni ed il divertimento del percorrere i saliscendi mitici di questo tracciato. Poco male, in fondo anche in queste condizioni, sicuramente più impegnative, mi sono comunque divertito ed ho potuto apprezzare le qualità della gamma cross, che come già sapevamo non ha subito interventi di rilievo. Giocando d'anticipo e presentate già prestissimo, a Marzo, gli aggiornamenti hanno riguardato soltanto la veste grafica e l'intera gamma era già disponibile ed in vendita da fine Aprile. Cinque i modelli a disposizione ( 125 e 250 a 2 tempi, 250 350 e 450 a 4 tempi ), a cui si aggiungono i 5 minicross tra cui la più piccola MC-E 3, l’elettrica destinata ai giovanissimi.
Nulla di nuovo quindi, con le qualità e le caratteristiche che già avevamo sottolineato nelle prove precedenti, con la differenza di averle provate quest’oggi in una pista molto pesante, dove la quantità di fango che si incollava alla moto la rendeva sicuramente meno maneggevole ed il motore faticava davvero molto sulle salite e nelle ripartenze. Il 125 chiaramente è quella che ha faticato di più e nonostante si insistesse sul gas e sulla marcia in modo davvero esagerato rispetto alla normalità, bisogna dire che non ho avvertito nessun cedimento né calo di potenza. Sappiamo che questa moto è al top nella sua categoria come potenza ed allungo, e chiaramente in una condizione come quella odierna avrebbe fatto la differenza in un’ipotetica comparativa.
Quella che mi ha fatto davvero divertire è stato il 250 a 2 tempi, che in queste condizioni ha potuto dimostrare tutte le sue qualità migliori. In primis la leggerezza e la facilità di guida, che ti permetteva di galleggiare meglio sul fango e di trovare più scorrevolezza nelle zone difficili. Anche in staccata il minor freno motore rispetto ad un 4T permetteva di piantarsi meno e di non avere la sensazione dell’anteriore che si schiaccia troppo, a tutto vantaggio della precisione e della frenata. Il motore ha davvero doti di potenza ed allungo notevoli, in uscita dai tornanti più stretti e sulle ripide salite la spinta e la progressione erano ottime. Ed anche la trazione non era male, grazie ad una buona schiena e ad una rotondità ai bassi che non metteva in crisi neppure dove il terreno diventava viscido e lucido.
La gamma a 4 tempi ha conservato l’unico neo leggermente negativo, se così si può dire, della forcella un po’ morbida e che affonda troppo, oggi accentuato dal fango che rendeva ancora più pesante la moto. Lo si avverte principalmente con il 450, essendo maggiori le inerzie e quindi anche i trasferimenti di carico. Tolto questo le caratteristiche classiche si sono confermate anche oggi. Ottime doti motoristiche, sia come spinta ai bassi che come potenza agli alti, anche se si confermano più tranquille e rotonde nell’erogazione rispetto alle sorelle KTM. Sprigionano il meglio da metà in su, con il 450 che sul terreno odierno faceva veramente la differenza. Ma nelle zone più guidate e soprattutto nelle curve ho particolarmente apprezzato il 350, che ha caratteristiche simili alla piccola quarto di litro in termini di leggerezza e maneggevolezza, ma i 100 cc di cubatura in più sul terreno che lega si sentono tutti e ti danno quel qualcosa che manca al 250, senza stancarti fisicamente come il 450.
Una prova in condizione molto al limite ma in un contesto di festa che ha fatto passare in secondo piano anche la pioggia. In fondo quando ci si diverte insieme a delle persone che condividono con te la stessa passione per il fuoristrada, l’importante diventa lo stare insieme e tutto il resto passa in secondo piano. E su questo i ragazzi di GASGAS hanno colto nel segno!
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