Moto
TRIUMPH TF 450-RC Edition: la quadratura del cerchio
Le scelte tecniche e ciclistiche a metà strada tra Austria e Giappone si confermano azzeccate, e anzi con la potenza del 450 il pacchetto inglese si comporta ancora meglio
Triumph ci ha portato ad Atlanta, nel suo compound americano, dove con Ricky Carmichael ha sviluppato la versione a stelle e strisce delle TF-X. La nuova 450 debutta in una “RC edition” dedicata al fuoriclasse della Florida, il più titolato pilota AMA della storia, del quale sfoggia l’iconico numero 4.
Come la TF 250-X che abbiamo già apprezzato, la TF 450-RC Edition punta sul rapporto peso/potenza, raggiunto con una cura meticolosa ma senza ricorrere a troppe soluzioni inedite. Eravamo curiosi di vedere le scelte fatte per il motore, che si è rivelato un monoalbero con alesaggio 95 mm, che si allinea quindi alle scelte di KTM mentre i giapponesi (tranne l’Unicam di Honda) optano per motori bialbero e più superquadri (96 mm Honda e Kawasaki, 97 mm Yamaha).
Di pregio le lavorazioni e i componenti, con una camera di combustione e condotti lucidati di macchina, distribuzione con bilancieri a dito rivestiti DLC, un pistone forgiato Konig, valvole in titanio DelWest e un cambio a 5 marce con quickshifter attivo dalla 2.a alla 5.a marcia, di nuovo come KTM. La frizione ha il cestello e i dischi in acciaio, comando idraulico Brembo ed è racchiusa da un carter in magnesio, come quello dell’alternatore. Triumph dichiara 62 CV, allineati ai motori austriaci per i quali si parla di 63 CV.
Ciclistica: come la 250, ma più rigida
L’iniezione è affidata a un corpo farfallato Dellorto integrato con una centralina Athena, che offre la possibilità di gestire le mappe motore, il controllo di trazione e il launch contro tramite l’app MX Tune Pro. È prevista anche una mappa realizzata da Ricky Carmichael. Lo scarico in acciaio inox idroformato ha una camera di risonanza e silenziatore singolo; in opzione c’è quello in titanio firmato Akrapovič, con una mappa motore dedicata che esalta in particolare la potenza agli alti.
Il telaio è un perimetrale in alluminio, con la parte centrale pressofusa per contenere il peso, e valori di rigidezza adeguati alle maggiori sollecitazioni: rispetto alla 250 cambiano i supporti motore, qui pieni. Anche le piastre forcella sono più rigide e stringono una forcella KYB AOS 48, abbinata a un mono sempre KYB a tripla regolazione. I freni sono Brembo, con dischi Galfer, i cerchi D.I.D Dirtstar e le gomme Dunlop Geomax MX34.
L’ergonomia conta su un manubrio biconico ODI RC4 Signature, in lega di alluminio 2014-T6 e con riser sovradimensionati per la massima stabilità. Di serie c’è anche il gancio partenza XTrig. Il peso finale si attesta sui 108,6 kg in ordine di marcia, con 7 litri di benzina nel serbatoio.
Il motore Triumph 450: potente senza spaventare
Il meteo non è il massimo, ma la struttura di Atlanta è impressionante: quattro piste (due da SX e due da MX) e tutto quel che serve tra uffici, officina, palestra e lavaggio. Infiliamo una delle piste MX: il fondo è bagnato e a tratti fangoso, ma non impedisce alla moto di mostrare la sua anima.
Il motore inglese è molto bello, corposo e sempre molto lineare. C’è tanta potenza, ma non ti dà la sensazione di stare guidando un 450 “cattivo”, da trattare con attenzione. Spinge sempre, senza picchibe senza la botta di certi 450, permettendoti di fare tanta strada; solo con la mappa RC sviluppata da Carmichael c’è un po’ più la sensazione di forza bruta, ma sempre nei limiti di una spinta ben controllabile.
La ciclistica, che ci era piaciuta molto sulla 250, conferma le sue qualità e anzi con la potenza in più del monoalbero 450 si comporta molto bene. Come feeling è sempre una via di mezzo tra le giapponesi e le austriache, e per questo ti trovi presto a tuo agio: la TF 450-RC Edition è leggera, sta benissimo tra le gambe e la comandi in modo intuitivo.
Triumph TF 450-RC Edition: che guida!
Ottimo il feeling generale, ottimo il motore mentre ho dovuto lavorare un po’ sulle tarature: ho trovato la forcella molto dura nella prima parte, per cui lavorava molto alta; i tecnici Triumph mi hanno detto che questa è la taratura da Supercross, per cui abbiamo toccato un po’ i registri per riportarla a una condizione adatta al tracciato, dal fondo morbido per la pioggia; qualche ritocco anche al mono, peraltro ottimo per capacità di assorbimento e trazione.
Questa nuova 450 è una moto neutra, comunicativa e divertente: avevamo trovato la 250 inglese subito centrata, e questa con la potenza in più, l’assetto appena più rigido e le maggiori inerzie determina un pacchetto se possibile ancora migliore, che ci ha davvero convinto.
Insomma al termine di questo primo contatto possiamo dire che la Triumph TF 450-RC Edition è senz’altro promossa: aspettiamo di poterla provare in condizioni migliori e magari nella versione standard, che dovrebbe differire per pochi dettagli come il manubrio e le mappe.
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