Dopo un 2023 condizionato dagli infortuni, Brent van Donick aveva fatto il suo ritorno in MXGP  in Argentina per il primo round del 2024, ma le cose sono andate decisamente male per il pilota del team JM Honda.

A causa di una caduta in partenza nella gara di qualificazione del sabato,  Van Donick si è procurato la frattura del femore, un infortunio che lo terrà lontano dalle piste per un lungo periodo.

Ma non è finita qui. Il manager del team JM Honda, Jacky Martens ha raccontato infatti ai media belgi (www.hbvl.be) che Van Doninck dopo la caduta è stato portato direttamente all'ospedale locale, dove è iniziato per lui un brutto incubo.

"Hanno riempito Brent di morfina e gli hanno messo un perno nella parte inferiore della gamba per riallineare  l’osso fratturato, ma senza nessuna anestesia (!!!). È stato orribile. L'ospedale non aveva il materiale necessario per l'operazione e  il lunedì è stato improvvisamente deciso di trasferirlo a Bariloche. Quando siamo arrivati lì abbiamo dovuto prima pagare. 2.000 dollari, in contanti. Hans Corvers del team Kemea Yamaha per fortuna ci ha aiutato. Quell'ospedale si è rivelato un disastro. Hanno lasciato Brent a cavarsela da solo. Non ha nemmeno visto un medico. Avevo organizzato tutto e avevo già pagato. Un prezzo elevato. Ma all'improvviso gli argentini hanno deciso di trasferire Brent da soli. Ha passato la prima notte su una barella rigida nel corridoio. Il suo meccanico, che è rimasto con lui, ha dovuto lavare Brent e dargli da mangiare. Per fortuna non si tratta di una frattura aperta, perché in quel caso probabilmente avremmo parlato di un'amputazione. Dopo alcune telefonate, ora è finalmente in una stanza decente. Hanno anche promesso che opereranno Brent al più presto. Ma abbiamo già ricevuto questa promessa un paio di volte questa settimana. Spero che finalmente mantengano la parola data, perché Brent è in completo disordine fisico e mentale. Una situazione che supera ogni immaginazione. Non ho mai vissuto una cosa del genere. Una vergogna", si è sfogato Martens. " Brent è il mio pilota, sono responsabile per lui. Voglio che riceva le migliori cure, in modo che possa tornare rapidamente in Belgio. Non vedo l'ora di averlo di nuovo con noi", ha concluso Martens.