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Kawasaki KX 250F 2008. Nero e non solo

il 30/12/2007 in Moto

Una botta di vita con i cerchi anodizzati. Ma sotto al vestito più aggressivo c'è tanta sostanza

Kawasaki KX 250F 2008. Nero e non solo
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Nell'estate 2005, quando è stata presentata la nuova generazione di Kawasaki 4T da cross, si è capito che qualcosa stava cambiando: arrivava l'attesa 450F, mentre la piccola 250F si stac ava dalla joint venture con Suzuki e riceveva un telaio perimetrale in alluminio un po'… CRF style. Il verde stava tornando aggressivo come non mai. La cura nei dettagli e la qualità costruttiva delle nuove KX-F si toccavano con mano. La buona impressione è stata subito confermata da risultati concreti: il titolo MX2 2006 con Pourcel, lo strapotere nelle Lites del Supercross americano, dove le KX 250F hanno fatto furore sia sul Pacifico che sull'Atlantico. Con i model year 2008 è successo qualcos'altro di inaudito. Ad Akashi hanno dato una bella botta di vita al look: cerchi neri e grafiche intriganti. Oltre ai luccichini, però, tanta polpa: pochi interventi a un motore già competitivo e una particolare cura per migliorarne l'affidabilità. Ecco quindi i nuovi carter, irrobustiti nella zona dell'albero motore e della primaria. Per quanto riguarda la ciclistica, si è lavorato solo di fino, perché la KX 250F è una moto nata bene: si è cercato di renderla ancora più "user friendly", interponendo dei distanziali tra gli attacchi del motore e il telaio, per diminuire un pelo la rigidità totale della moto.
Interventi anche sull'assetto, per rendere la KX 250F un po' meno bassa die tro. A dire il vero, questa del posteriore basso è una caratteristica delle Kawa, che non dispiace agli amanti delle verdi (una vera e propria setta a parte), ma che fa storcere il naso ad altri. In effetti, anche durante il nostro test qualcuno ha trovato la Kawa un po' troppo seduta, sensazione accentuata dalla spugna un po' cedevole della sella. Ma il posteriore così morbido si è dimostrato ben accordato con la forcella, perché la Kawa alla fine è una moto equilibrata, abbastanza svelta in inserimento e molto piacevole in percorrenza di curva. A colpire tutti, comunque, la grande stabilità, a prova di bomba, anche nei canali.
Il motore spinge di brutto e già di serie è pronto per schierarsi al cancelletto di una gara (magari non proprio di campionato italiano o mondiale...): ha forza in uscita di curva e poi va via alla grande senza flessioni. Tiene bene anche in allungo, ma senza esaltare. Meglio quindi buttare dentro marce, piuttosto che andare a cercare il limitatore.


SHEDA TECNICA

MOTORE
Tipo monocilindrico 4 tempi raffreddato a liquido
Alesaggio e corsa 77 x 53,6 mm
Cilindrata 249 cc
Rapp. di compressione 13,5 : 1
Distribuzione Bialbero con comando a catena, 4 valvole
Alimentazione carburatore Keihin FCR a valvola piatta da 37 mm con sensore TPS
Avviamento kick starter

TRASMISSIONE
Finale a catena
Cambio a 5 marce
Comando frizione a cavo

CICLISTICA
Telaio a doppio trave in alluminio
Forcella Showa rovesciata da 47 mm a cartuccia con doppia camera.
Regolazioni: compressione e ritorno; escursione n.d.
Ammortizzatore Showa regolabile nel ritorno e nella compressione per le basse e alte velocità; escursione n.d.
Cerchi anteriore 1,60x21";
posteriore 1,85 x19"
Freni ant. disco da 250 mm;
post. disco da 240 mm

DIMENSIONI
Interasse 1.469 mm
Altezza sella 955 mm
Altezza min. da terra n.d.
Peso a secco 92,5 kg
Capacità serbatoio 7,2 litri

PRESTAZIONI
Potenza max n.d.
Coppia max n.d.

Prezzo: 7.875,00 euro

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