COME E' FATTA
Il mercato delle moto 125 cc ha conosciuto un'importante crescita negli ultimi 5 anni. Certo non si può pensare di fare un paragone con gli anni d'oro di questa categoria, ovvero gli anni 90, ma la crescita c'è e bisogna saperla sostenere e sfruttare. Fabrizio Corsi, responsabile pianificazione Yamaha, crede molto in questo segmento e nell'importanza di far crescere l'appassionato fidelizzandolo al marchio, proponendo una gamma completa, dalla più piccola 125 cc, al 600 cc passando per la 250. Ed ecco che a tener compagnia alla WR250R arriva anche la WR125R che parte senz'altro con il piede giusto. Perchè? Presto detto. I ragazzi sono molto attenti al design, alle forme e il loro più grande desiderio è quello di guidare una moto da "grandi". Ed ecco che la WR125R ha sia un look vincente, sia forme da moto di grossa cilindrata. Basti pensare che il suo telaio ha le stesse dimensioni di quello della sorella maggiore WR250R. Il motore è il monocilindrico raffreddato a liquido 4 tempi, con singolo albero a camme in testa e 4 valvole, montato anche sulla YZF-R 125. Rispetto alla sportiva però è stata modificata l'aspirazione e lo scarico, così da migliorare la risposta ai medi-bassi regimi. Il motore è conforme alle norme anti-inquinamento Euro3. A livello di ciclistica WR125R si presenta con un telaio in acciaio, forcella da 41 mm e monoammortizzatore Monocross regolabile nel precarico della molla. A completare il tutto troviamo una ruota anteriore da 21 pollici e una posteriore da 18 pollici, la prima rallenta da un disco a margherita da 240 mm e la seconda da uno da 220 mm. Entrambi hanno la pista frenante ondulata. La WR125R è già disponibile, in due colori: Racing Blue e Yamaha Black. Prezzo: 3.790 euro f.c.

COME VA
Bisognerebbe formattare il disco dei ricordi per non essere minimamente influenzati durante il test di una 125 della nuova generazione: chi scrive è infatti cresciuto in un periodo dove nel fuoristrada esisteva solo il 2 tempi. La prima lacrimuccia scende non appena si preme sul tasto dell'avviamento elettrico e si dà gas. Il motore sale di giri lentamente e il sound allo scarico non è paragonabile a quello emesso dalle marmitte a espansione di una volta, ma facciamoce una ragione: i ragazzi devono farsi le ossa con silenziosi motori da 11 kW. Poi a voler guardar bene, dopo qualche ora in sella alla Yamaha WR125R, si capisce che 15 cavalli bastano e avanzano e che anche con questi nuovi 4 tempi c'è di che divertirsi. Poi cosa non trascurabile, non si crea il ben che minimo fastidio alla quiete pubblica: il rumore della WR125R è talmente ovattato che fino a 5 o 6 metri non si sente nemmeno! Tanto è vero che se nel sottobosco ci si imbatte in qualche pedone, si viene accolti con un sorriso e non a male parole. La piccola Enduro piace in tutto e per tutto: ottima frenata anteriore, rapportatura del cambio (forse solo la prima è un po' troppo corta), modulabilità della frizione, elasticità del motore. Il freno posteriore è poco modulabile. Le sospensioni lavorano bene sui piccoli avvallamenti; su quelli più grossi invece, soprattutto il mono, lasciano un po' a desiderare. Ma questa è una moto che si presta sia ai tragitti casa-scuola sia al fuoristrada: non è un mezzo specialistico e quindi le si concede anche questo. Ottima l'agilità, la distribuzione dei pesi e la posizione in sella. Insomma questa WR125R piace molto e per le sfidanti sarà vita dura.