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Intervista Pierre-Alexandre Renet. La stoffa del campione

il 21/08/2012 in News

È arrivato all'Enduro tre anni fa senza fare rumore e oggi è in lotta per il titolo mondiale della classe E2

Intervista Pierre-Alexandre Renet. La stoffa del campione
Portogallo, anno 2010, aeroporto di Lisbona o forse di Oporto, non ricordo bene. Ci trovavamo li solo per riconsegnare la macchina a noleggio. Quella volta saremmo ritornati a casa in pullman, a causa dell'eruzione del vulcano Eyjafjoll, in Islanda. Un viaggio interminabile. Lui se ne stava seduto con Johnny Aubert, tranquillo e pacato. Fu proprio Johnny a presentarmelo. Si era appena corsa la seconda gara del Mondiale Enduro di quella stagione, dopo la classica apertura iridata sul suolo spagnolo. Lui, fresco vincitore del Mondiale MX3 e appena arrivato in quel mondo tutto nuovo, era gia li davanti, nelle posizioni giuste, quelle che contano. Portogallo, anno 2012, tre anni dopo. Sono ancora con lui: Pierre-Alexandre Renet. Siamo fuori dal parco chiuso di Torres Vedras, il sabato, al termine di una giornata in cui e stato battuto proprio dall'amico-rivale Johnny Aubert. Solo una sconfitta in battaglia perche la guerra e ancora aperta, e la comanda proprio lui. L'ex crossista ormai si e fatto uomo . enduristicamente parlando . e i risultati non lasciano spazio a interpretazioni. Dopo otto giornate guida la classifica mondiale della classe E2 con un discreto margine e, senza troppi giri di parole, sembra proprio essere l'uomo da battere. Sara capace di succedere ad Antoine Meo sul trono della E2, di certo la classe piu combattuta in questo 2012? E ancora troppo presto per dirlo ma, come sempre, basta aspettare. Nel mentre, a ogni buon conto, abbiamo fatto quattro chiacchiere con Pela per capire chi e, da dove arriva e cosa pensa della sua nuova vita da endurista. Conosciamolo.

Ciao Pierre, presentati ai lettori di XOffRoad!
Ciao, il mio nome e Pierre-Alexandre, ho ventisette anni e, dopo ventidue stagioni spese nel Motocross, sono passato all'Enduro nel 2010, dopo avere conquistato un titolo mondiale nel Campionato mondiale MX3. Ecco, diciamo che spero proprio di ottenere lo stesso risultato anche qui!

La prima vera domanda. Perche tutti ti chiamano Pela?
E' un soprannome che mi ha dato mia cugina quando eravamo piccoli. Lei non riusciva a pronunciare Pierre Alexandre, ma diceva soltanto Pela. Da quella volta, questo nome mi accompagna e io sono diventato... Pela Renet.

Allora, parliamo un po' di te. Hai vinto un campionato del mondo Motocross e poi, nonostante questo, sei passato all'Enduro! Perche?
Dopo il titolo vinto in MX3, volevo passare in MX1 con delle buone condizioni, ma quello che mi e stato offerto non mi andava bene. Era da un po' che in un angolino della mia testa c'era l'Enduro, e cosi mi sono detto che era il momento giusto per fare il grande salto.

Cosa hai pensato la prima volta che ti sei trovato in una Extreme?
La prima Extreme che ho visionato a piedi e stata quella del Gran Premio di Spagna nel 2010. Quando l'ho vista mi sono detto che non sarei mai riuscito a salire in cima a quel pendio. Ma alla fine, dopo un primo giro molto complicato, ce l'ho fatta.

Quali sono state le difficolta piu grandi con la nuova disciplina? Le speciali in linea, le estreme e, in generale, il saper andare forte in posti che hai visionato solo a piedi, camminandoci sopra. C'e una bella differenza rispetto al Motocross.

Sei andato forte fin dalle prime gare. C'e un motivo particolare, un'attitudine specifica a questo sport?
Diciamo che per uno che deve imparare, ho avuto la migliore compagnia possibile: Eric Bernard e Johnny Aubert, che mi hanno dato i consigli giusti.

Dimmi la differenza piu importante tra il paddock del Mondiale Enduro e quello del Motocross?
L'atmosfera, non c'è dubbio! Quella dell'Enduro e molto piu rilassata rispetto al Motocross.

Sei al tuo terzo anno di Enduro. Meo e Aubert hanno vinto il loro primo titolo dopo tre anni. Pensi che possa succedere anche a te?
Spero proprio di si!

Meo e Aubert sono due piloti francesi. Sono stati anche avversari e tra loro c'è stata una forte rivalita. Per te chi e il piu forte?
Allora... penso che Johnny sia cresciuto piu rapidamente, diventando piu forte di Meo all'inizio; ma credo che Antoine, oggi, sia complessivamente migliore.

Dopo tre anni lo puoi dire in maniera chiara: te lo aspettavi meno combattuto il mondiale Enduro?
No, non mi aspettavo proprio per nulla che fosse facile. E, infatti, avevo ragione.

Chi e il pilota del paddock Enduro con cui hai legato di piu?
Diciamo che vado d'accordo con tutti, anche se quelli con cui passo piu tempo sono Johnny Aubert e Chris Nambotin.

Non c'è proprio nessuno con cui non sei mai entrato in sintonia? No, nessuno in particolare!

Come pensi ti vedano gli altri piloti? Per quel che riguarda la guida, credo che quando gli altri piloti mi vedono guidare pensino che io non stia andando fortissimo, poiche ho uno stile di guida per niente spettacolare.

La Francia sta dominando in tutte le classi. Perche secondo te?
Penso per due motivi. Il primo: tanti crossisti francesi di buon livello sono passati dal Motocross all'Enduro. In parallelo, pero, devo dire che la Federazione francese fa un sacco di lavoro con i ragazzini e con i gruppi di allenamento.

Rispetto a quando correvi nel Motocross, e cambiato il tuo allenamento in moto?
Allora, diciamo che a livello fisico non ho cambiato quasi niente. Con la moto, invece, ho cambiato le tempistiche e la programmazione dell'allenamento.

Per la preparazione ti affidi a un preparatore fisico o curi la programmazione del lavoro da solo?
Si, ho un preparatore, si chiama Bruno Losito e mi segue fin dai tempi del Motocross. E lui che continua a impostare il mio programma di allenamento, anche perche penso che sia piu facile attenersi a uno schema che ti viene consigliato piuttosto che farsene uno da solo.

Come ti alleni? Raccontaci la tua settimana tipo.
Beh, dipende dal periodo. Se parliamo di una settimana fuori stagione, allora faccio circa due ore di sport al giorno alternando il lavoro muscolare in palestra alla corsa a piedi e alla bicicletta; se e un giorno in cui mi alleno in moto, invece, non faccio nient'altro. Durante il periodo di gare, invece, faccio solo un po' di mantenimento fisico: il grosso dell'allenamento di sicuro va fatto d'inverno.

Dimmi il nome di un pilota che non vorresti mai sfidare, uno che ti fa piu paura degli altri.
Nessuno in particolare, anche perche nella mia classe, la E2, ci sono gia un sacco di campioni del mondo!

La classe E2 e la piu combattuta, ma nonostante questo il leader sei tu, e con un certo margine. Pensi di essere al top della condizione, o hai ancora spazio per crescere?
Alla fine questa e solo la mia terza stagione di Enduro. Io so che posso crescere ancora, soprattutto in quelle situazioni e condizioni in cui l'esperienza e un fattore determinante.

Come e l'ambiente sotto la tenda nordica del Team Husaberg Factory? Ci sono delle differenze culturali?
L'atmosfera e fantastica. Le persone del team Husaberg sono molto semplici, cordiali e, soprattutto, professionali.

La tua moto, la Husaberg FE 450, sembra essere un po' meno maneggevole delle rivali. Tu cosa ne pensi?
In apparenza la Husaberg puo sembrare piu ingombrante e meno agile delle altre moto. Nella realtà, pero, questa e una delle moto piu maneggevoli. C'è solo la parte posteriore, il retrotreno, che e piu pesante dato che il motore e inclinato all'indietro.

Tu sei fra quelli favorevoli al downsizing, come ad esempio la KTM 350 e l'Husky 310, oppure preferisci la cilindrata piena, la quattrommezzo?
Io sono per qualsiasi cilindrata. Alcuni preferiscono il 350, altri il 450... dipende solo dallo stile di guida del pilota.

Se dovessi vincere il Mondiale 2012, ti piacerebbe cambiare classe o vorresti rimanere ancora in E2?
Beh, cominciamo a vincerlo... poi vedremo!

Quale e la moto su cui ti piacerebbe correre nel 2013?
Se oggi sono qui, in testa al Mondiale, e grazie alla Husaberg. Proprio per questo, se dovessero impegnarsi per tenermi mi piacerebbe rimanere con loro.

Sei uno dei pezzi pregiati del mercato piloti. Hanno gia iniziato a corteggiarti per la stagione 2013? Chi?
Certo, alcune marche hanno gia iniziato a starmi dietro... ma per ora non voglio dire il loro nome!

Ho visto che sei fidanzato. Quanto e importante per te, durante le gare, avere la tua ragazza vicino?
Oggi mi piace molto quando Johanna viene con me alle gare, perche alla fine quando va bene siamo tutti felici, mentre quando le cose vanno male e lei quella che mi tira su, dandomi una bella spinta morale.

Se tu fossi Alain Blanchard cosa cambieresti nell'EWC?
Io comincerei con l'introdurre un sistema di qualificazione per le gare in paesi nuovi come il Cile e l'Argentina, per evitare i problemi che ci sono stati quest'anno, nelle due date di apertura del Mondiale con tutti quei piloti locali. Inoltre sono contrario alla categoria unica, cosa che invece lui sta pensando di istituire. A parte questo, penso stia facendo davvero un buon lavoro.

Dimmi una sola parola per definire il Motocross...
Individualismo.

E una sola parola per definire l'Enduro?
Il contrario dell'individualismo. Il piacere di stare insieme. La socievolezza.

Ultima domanda. Saluta i lettori italiani di XOffRoad e fai loro una promessa!
Prometto che se vengono a trovarmi durante un GP rispondero a tutti le loro domande con molto piacere. A presto, lettori di XOffRoad!
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