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Lo strano caso di cbdMD, official sponsor dell’AMA Supercross
Ovvero come si diventa in un solo anno da prodotto bandito a official sponsor dell’AMA Supercorss…
I più attenti ricorderanno la storia. A gennaio 2019, la FELD, organizzatrice del campionato AMA Supercross, aveva vietato tutti i loghi legati a prodotti CBD nel Monster Energy Supercross, creando non pochi problemi, tra gli altri, a Dean Wilson, sponsorizzato da IgniteCBD e a Chad Reed, supportato da cbdMD.
Ora, dopo soli dieci mesi, cbdMD torna addirittura come official sponsor dell’intera serie americana supercross. Per i pochi che ancora non lo sapessero, ricordiamo che CBD è l’acronimo del cannabidiolo, la molecola non psicoattiva della cannabis, con presunte capacità rilassanti, antinfiammatorie e antidolorifice . La Cannabis infatti è costituita da diversi elementi, tra cui spiccano le cosiddette sostanze cannabinoidi, ovvero il THC (tetraidrocannabinolo) e il CBD (cannabidiolo). Il THC è l’elemento psicoattivo, mentre il CBD è l’elemento non psicoattivo che, stimolando i recettori CB2, darebbe luogo all’azione anti-infiammatoria e immunomodulatrice vantata dai produttori. Non producendo effetti psicotropi il CBD è legale nella maggior parte dei paesi del mondo.
E indovinate un po’ quale è il paese che negli ultimi anni ha registrato i progressi più forti di mercato del CBD… Indovinato, gli Stati Uniti, per i quali è previsto un mercato in crescita che entro il 2023 potrebbe valere circa 24 miliardi di dollari. Non è difficile quindi capire come si possa essere passati in pochi mesi dall’assoluto divieto di pubblicità ed esposizione dei marchi di prodotti correlati al CBD all’annuncio di cbdMD come official sponsor dell’AMA Supercross 2020.
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