Supercross
AMA Supercross 2024 - Anaheim1: l'approfondimento di Stefano Dami
Tanti gli spunti interessanti per questo inizio di stagione, dai piloti che hanno cambiato casacca fino ad arrivare a quelli che rientravano da infortuni più o meno gravi. Ma tra tutti spicca l'esordio vittorioso di Jett Lawrence in 450
Finalmente si ricomincia! L'attesa è terminata ed i piloti del Supercross sono tornati in pista per la prima prova dell'AMA supercross 2024. Come da consuetudine si è partiti da Anaheim, nell'Angel Stadium che ospiterà 2 round, il prossimo in programma per Sabato 27 Gennaio con il primo Triple Crown. 17 gare in totale, con la chiusura a Salt Lake City il 13 Maggio.
Tanti gli spunti interessanti per questo esordio, a partire dai piloti che hanno cambiato casacca fino ad arrivare a quelli che rientravano da infortuni più o meno gravi. E poi l'attesa per il debutto dei fratelli Lawrence in 450, entrambi nel team HRC Honda che si affida quest'anno ai due talenti australiani e non mette sotto contratto neppure un pilota americano!
Nella mia testa le domande più incalzanti della vigilia erano le seguenti: Tomac avrà saputo recuperare al meglio dal brutto infortunio al tendine d'Achille? Jett Lawrence saprà ripartire da dove si era fermato lo scorso Settembre, ovvero vincendo tutto? Sexton e Webb saranno già a loro agio con le moto nuove? Prado potrà stare nella top ten senza correre troppi rischi? Domande che hanno trovato risposte già abbastanza concrete, anche se una gara soltanto è troppo poco per trarre delle conclusioni definitive.
Cominciamo da Tomac. L'ex campione 2022 mi aveva stupito quando aveva annunciato, a 32 anni, che il brutto infortunio non sarebbe stato la causa del suo ritiro dalle competizioni. Non credevo che avesse ancora voglia di rimettersi in gioco e ricominciare tutto da capo, dopo aver praticamente vinto tutto quello che c'era da vincere. Credo che anche Yamaha avesse qualche dubbio sul suo pieno recupero, lo intendo in questo modo l'ingaggio di Webb prima ancora che il National terminasse. Invece Eli ha stupito tutti ed è tornato con dichiarazioni molto importanti, facendosi aerografare anche il casco con la scritta "ancora affamato". Di certo un pilota del suo calibro scende in pista con l'unico obbiettivo di provare a vincere, non ci sono altri risultati possibili. Qui ad Anaheim mi è apparso non in deficit dal punto di vista fisico a causa dell'infortunio ( mi sembrava sicuro nelle serie ritmiche e non impaurito dal dover fare attenzione a non sollecitare troppo il piede incriminato ), ma sicuramente un pò in ritardo come condizione fisica e ritmo gara. Ma è anche vero che tanti mesi fuori pesano e ci vorrà qualche gara per capire se potrà tornare ad essere il Tomac cannibale che conosciamo.
Su Jett Lawrence personalmente non avevo dubbi, credo che la mia simpatia verso questo talento sia oramai stata accertata. Ma quando hai gli occhi di tutti puntati addosso non è facile mantenere la calma e la concentrazione, soprattutto se tutti si aspettano una sola cosa da te, ovvero la vittoria. Ma Jett è stato impeccabile anche da questo punto di vista, andando a dominare dopo una bella partenza il main avent. Fin dalle prove è sempre stato il più veloce in pista, soltanto nella Heat ha commesso un errore mentre si giocava la vittoria con Webb ed è finito a terra. Nulla di grave, quando è arrivato il momento dove non bisognava sbagliare ha guidato con la precisione e la tecnica che abbiamo imparato a conoscere in questi ultimi mesi. Diventando il primo pilota nella storia del Supercross Usa a vincere al debutto nella classe 450. Un nuovo record da aggiungere ai tanti che sta collezionando nonostante abbia appena 20 anni.
Chi ha invece cambiato casacca forse anche per togliersi dai piedi la presenza ingombrante di Lawrence è il campione in carica Chase Sexton. Red Bull KTM per lui, insieme alla tabella rossa con il numero 1 ben stampato. Chase ha guidato accorto, per non commettere gli errori che sappiamo bene chi deve giocarsi il titolo non può fare alla prima gara. Ma non ha avuto durante la serata mai il passo per giocarsi la vittoria, addirittura anche il podio è arrivato soltanto grazie alla caduta di Webb sul finire del main event. Ma anche per lui siamo solo alla prima gara, c'è tempo per dimostrare che può impensierire Jett e mettergli pressione, e la sfida credo si giocherà anche molto di testa. Meglio però non aspettare troppo tempo, per non rischiare di fare la fine del Pro Motocross dello scorso anno!
Webb è invece apparso già velocissimo e a suo agio in sella alla Yamaha, moto con cui aveva comunque già corso e vinto in passato. Vincitore della sua heat, in finale non ha saputo accontentarsi del podio e nell'attaccare Anderson per il secondo posto è caduto in avanti su un salto, abbastanza pericolosamente. Errore che per fortuna non ha avuto gravi conseguenze, se non quella di fargli perdere qualche posizione. Ma poteva costargli molto di più, un infortunio alla prima gara sarebbe stato veramente pesante per le sorti della stagione. Ma la voglia e l'aggressività messa in mostra, insieme alla velocità, dimostrano però che Cooper vuole giocarsi tutte le sue carte e puntare al titolo. E credo sarà un osso duro per tutti.
Molto bene Anderson, anche lui non più giovanissimo ma che ha sempre molta voglia di stare davanti e difende la sua posizione con grande aggressività. Un podio importante non solo per la classifica, in fondo siamo solo all'inizio, ma in primis per la testa. Sapere di aver lavorato benenella off season e di poterti giocare le prime posizioni è il modo migliore per cominciare un campionato.
Sfortunato Roczen, a terra nel primo giro del main event ma vittorioso nella sua Heat, e credo che il tedesco ha ancora molto da dire e mi aspetto un riscatto già il prossimo Sabato. Così come mi aspetto un pronto riscatto anche da Hunter Lawrence: il fratello maggiore di Jett è incappato in un debutto in 450 davvero sfortunato. A terra già il venerdì in occasione del press day, è stato atterrato in partenza della sua heat da una manovra del solito Friese (che poi nel main event ha nuovamente atterrato in malo modo Wilson, e credo che nei prossimi round ne vedremo delle belle nei confronti di Vincent perchè oramai tutti i piloti sono esasperati dai suoi comportamenti). Hunter è dovuto passare per la last chance, ma anche qua a causa di una partenza disastrosa è rimasto escluso dal main event per una sola posizione. Davvero incredibile l'epilogo della serata per l'ufficiale HRC, che a mio avviso ha tutte le carte in regola per ben figurare anche tra i big.
Passiamo ora al debutto di Prado, che ha destato molta curiosità ed attesa. Personalmente non ho mai creduto che lo spagnolo potesse inserirsi nelle prime posizioni, il Supercross non lo si impara in un mese. Per questo credo che la sua gara sia stata positiva, ha fatto quello che mi aspettavo da lui. Ovvero stare lontano dai problemi, imparare in mezzo ai top rider che praticano SX per professione da una vita, fare esperienza e cominciare a conoscere quello che lo aspetterà se mai deciderà di trasferirsi in USA a tempo pieno. Ed ha comunque dimostrato una buona tecnica ed una predispozione a questo tipo di tracciati che non era poi così scontata. Ora deve continuare con questo atteggiamento per le prossime gare a cui intende partecipare, deve resistere alla tentazione di voler fare di più, perchè esagerare è un attimo così come farsi male. Il suo obbiettivo primario rimane quello di difendere il titolo di campione del mondo.
Nella classe 250, Hampshire ha potuto finalmente fare la voce grossa. Dopo anni in cui ha sempre trovato davanti qualcuno da battere, quest'anno sembra essere arrivato il suo momento. E' lui l'uomo da battere, e qui ha dimostrato di averne più di tutti. Dietro grandi duelli tra compagni di squadra, visto che Kitchen e Vohland sono entrambi in Kawasaki Pro Circuit, mentre Jordon Smith e Trasher (caduto pesantemente nel main avent tra l'altro sullo stesso salto che da li a poco avrebbe tradito anche Webb) sono in Yamaha Star Racing. Grande il debutto del rookie Beaumer, 17 anni e ufficiale Red Bull KTM, che alla sua prima gara di supercross tra i Pro si è preso il lusso di centrare l'holeshot e di stare a lungo in zona podio, prima che una centratina lo facesse retrocede di qualche posizione. Una vera sorpresa in mezzo a nomi già conosciuti.
Maluccio il debutto in Honda del giapponese Shimoda, uno dei pretendenti al titolo. Cattive partenze ne hanno condizionato la gara, ma ha dimostrato di avere il passo per giocarsi le prime posizioni. Lo metto come primo contender di Hampshire!
Ha fatto parlare il ritorno alle gare di Billy Laninovich, buon pilota degli anni 2000, che all'età di 40 anni ha deciso di ributtarsi nella mischia della classe 250. Non è riuscito a centrare il main event, ma non ha neppure sfigurato girando con tempi di assoluto rispetto, e poi direi che già solo per il coraggio di presentarsi nel massimo campionato di supercross al mondo contro piloti in media di 20 anni più giovani di lui meriti tutto il nostro rispetto!
Pochi giorni e si continua, San Francisco è già pronta ad ospitare Sabato 13 il secondo round. Vedremo chi confermerà il buon esordio di Anaheim e chi riuscirà invece a riscattarsi fin da subito!
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